Domenica 23 ottobre a Sepang, durante il GP della Malesia, in un terribile incidente se ne va Marco Simoncelli. Sic – questo il suo soprannome – entra in curva, si piega, la sua Honda sbanda, Marco cerca di riprenderla ma non ce la fa e cade, stranamente, all’interno. Colin Edwards e Valentino Rossi non riescono a evitarlo. L’impatto è tremendo, Simoncelli perde il casco, rimane immobile sulla pista. Il mondo dello sport piange un grande campione, un giovane pulito, che aveva fatto delle corse la sua ragione di vita.
La bara di Marco Simoncelli è giunta oggi a Fiumicino dalla Malesia. I funerali si terranno a Coriano, paese di Sic, nella giornata di giovedì. IlSussidiario.net ha seguito la vicenda e offre notizie e aggiornamenti sulla dinamica dell’incidente, il parere di esperti, i commenti e saluti dei suoi fan, vip e gente comune.
Riceviamo e pubblichiamo «Sic», una poesia dedicata a Marco Simoncelli da Mauro Grimoldi.
Ancora una volta
Partire
Dopo ogni volta
Come si fosse daccapo
Per un progresso
Che potrebbe non essere
Con il cuore che picchia
Più in fretta della scintilla
Nella tregua che segue
Il giro che saggia
Questo vivere
Che è correre alla morte
In ogni curva e frenata e balzo e spostamento di peso
Nella traiettoria di ventiquattro
Cortissimi anni
Dall’adriatico al pacifico
Veramente angusto percorso
Se non ci fosse il presente
Tempo eversore
In cui uno vorrebbe addomesticare la sedia
Recalcitrante
Che sta sotto
In ogni ditta e casa e ufficio e scuola
Come invero qualunque altro edificio
Adibito a dimora
Vera cattedrale
Ad esempio anche il sellino della moto
Panciuta e filante
Che scivolare centrifugando dovrebbe
Anziché mordere ostinata la terra
Per tornare in gioco
Nell’agguato della ganascia
Attonita
Non avendo calcolato
L’appuntamento fatale
Che gettò Saulo da cavallo
E mandò per le terre mille migliaia d’altri
Non registrati su nessuna agenda
Perciò dunque siate contenti
Che i vostri nomi sono scritti nel cielo
Compreso quello che abbiamo sotto i piedi
Consapevoli persino quando sono ignari
Di ogni direzione
Ma comunque avviati a trasumanar
Che significar non si porìa
Mentre si può esser certi
Di quell’esperienza che Grazia serba
Nella svisata simmetria dei volti
Quando si incrociano sull’asfalto di questa vita
Nell’intersezione esatta
Tra limite e perfezione
Cioè a dire in ogni millesimo di millimetro
Che come tempo è qui
E come spazio è ora
E nell’adesso della nostra morte
(Mauro Grimoldi)