Dopo tre settimane di sosta la Moto Gp torna il pista in questo fine-settimana per il Gran Premio di Spagna sulla pista di Jerez de la Frontera. Siamo già a fine aprile ma questa è soltanto la seconda gara stagionale; si riparte dunque dal successo di Lorenzo e della Yamaha in Qatar, tanto più importante se si considera che è giunto in un “feudo” tradizionale di Casey Stoner, che tra l’altro ha avuto a Losail anche un piccolo problema fisico. Si riparte però anche dalla crisi Ducati e dalle pessimistiche dichiarazioni di Valentino Rossi dopo il decimo posto del debutto stagionale. Si riparte anche da due gare positive per gli italiani nelle classi minori, soprattutto dal clamoroso secondo posto di Romano Fenati al suo debutto nel Motomondiale a 16 anni nella neonata categoria Moto 3. Per presentare questa gara spagnola abbiamo contattato Guido Meda, la voce delle telecronache Mediaset. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Meda, in Qatar Lorenzo ha vinto forse un po’ a sorpresa. Sarà il favorito anche a Jerez?
Di certo a Jerez Lorenzo corre in casa e la pista gli piace, quindi potremmo considerarlo il favorito anche qui. Però va detto che nei test invernali su questa pista Stoner – quando ha voluto – è stato il più veloce. C’è anche il rischio di gara bagnata, che potrebbe cambiare qualcosa, anche se Stoner, Lorenzo e Pedrosa al momento sono i più forti anche sotto la pioggia.
Quali sono le condizioni fisiche di Stoner?
Casey garantisce che il problema è risolto e che era dovuto solo a un guanto troppo stretto, dunque non dovrebbe ripresentarsi. Crediamogli e aspettiamo di vedere cosa succede.
Pedrosa in Qatar ha preceduto Stoner: a cosa può ambire quest’anno?
Lui parte sempre con l’obiettivo di vincere il Mondiale, anche se di solito – per un motivo o per l’altro – lo perdiamo attorno a metà stagione e ha la bega di un compagno di squadra obiettivamente più forte di lui e che ha preso più spazio e più importanza in seno al box Honda, di cui prima Pedrosa era stato per anni il leader. Ora deve rivedere il suo ruolo in funzione dell’altro.
Resta il fatto che quest’anno la Yamaha sembra davvero forte, ad altezza Honda…
Sì, con il ritorno delle 1000 hanno indovinato la scelta di fare un motore magari un pochino meno potente ma molto dolce e inserito in una ciclistica fulminea e precisissima. L’esatto contrario di quanto hanno fatto in Ducati, che ha aumentato la potenza ma – essendo rimasti invariati i litri di benzina a disposizione dei piloti – la carburazione è più magra e quindi la moto molto più scorbutica.
Dovizioso potrebbe avvantaggiarsi della forza della Yamaha?
Sì, anche se guida una moto clienti, e man mano che la stagione va avanti di solito la differenza ufficiali-clienti cresce. Inoltre con la situazione che c’è quest’anno, con la crisi Ducati, la Yamaha non ha troppa necessità di sostenere Dovizioso e Crutchlow per fargli ottenere buoni risultati senza contrastare i due piloti ufficiali.
Se dovesse piovere potrebbe avvantaggiarsene Rossi?
Bisogna sperare nella pioggia per Rossi, certo. A Jerez e anche ad Estoril la Ducati sarà identica a quella del Qatar, anche perché non ci sono i tempi tecnici per andare nella direzione indicata da Rossi nella famosa sfuriata del dopo gara.
Pioggia a parte, la situazione è davvero difficile per Valentino…
Difficilissima, sì, anche se presumo che dopo quella sfuriata si siano incontrati e chiariti, anche per definire il lavoro da fare e cosa non serve fare. La Ducati mette sempre tanta carne al fuoco, forse troppa, quando magari servirebbero ritocchi più mirati, voluti dai piloti.
Come mai è stato Hayden ad effettuare gli ultimi test?
Perché Hayden, poveraccio, ha passato un inverno da convalescente e aveva bisogno di girare. Gli avevano promesso un test in più ed è stata mantenuta quella promessa, anche se la pioggia ha rovinato i piani. Niente di più, non c’è nessun altro motivo e nessuna dietrologia possibile.
Nelle classi minori cosa possiamo aspettarci dagli italiani?
Ci auguriamo soprattutto che Fenati possa proseguire bene, considerando anche che conosce già la pista di Jerez.
Tra l’altro ha dichiarato di non essere del tutto contento del suo secondo posto all’esordio…
Andiamoci calmi adesso… Di certo è molto professionale e determinato, ma solo il tempo ci dirà di più.
(Mauro Mantegazza)