La sessione di prove ufficiali del Gran Premio di Spagna che si è disputata oggi ha emesso verdetti davvero interessanti: Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position davanti a Daniel Pedrosa, e i due spagnoli hanno inflitto un secondo ai primi inseguitori (clicca qui per la griglia di partenza del Gran Premio di MotoGp di Spagna), tra i quali si è distinto Nicky Hayden, ottimo terzo con la Ducati. Brutta giornata per Casey Stoner – quinto e pesantemente staccato dai due grandi rivali – e addirittura disastrosa per Valentino Rossi, relegato in una umiliante tredicesima posizione, con un distacco abissale sia dalla pole position sia dal compagno di squadra. Il migliore pilota italiano è stato Andrea Dovizioso, settimo in sella alla sua nuova Yamaha. Per commentare tutto questo abbiamo contattato Nico Cereghini, pilota e volto noto del giornalismo motociclistico. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Cereghini, domani vedremo un grande duello Lorenzo-Pedrosa?

Sicuramente su questa pista è un bel duello. Lorenzo è il favorito naturale, avendo vinto le ultime due edizioni, e il duello tra loro due è proprio quello che vogliono i tifosi spagnoli. Un bel confronto, peccato che non ci siano italiani lì davanti…



Allora andiamo subito a parlare di Valentino Rossi: disastroso, soprattutto vista la differenza con Hayden…

Eh sì, perché finora quello che diceva mi trovava abbastanza d’accordo, e invece quello che è successo oggi è grave. Non sa perché è così in ritardo da Hayden, ha detto che ha sbagliato la messa a punto e ha provato troppo tardi quella di Nicky. Ma con la squadra che ha non si può accettare che sia solo Hayden a trovare la giusta messa a punto. C’è qualcosa che non va, questo è chiaro.

Ieri sul bagnato era andato bene: come è possibile questa differenza tra le due situazioni?



Beh, allora speriamo che domani vinca sotto la pioggia, sarebbe meraviglioso… Ma a parte le speranze, si è visto che sul bagnato va forte: la voglia c’è ancora, ma andare forte con l’acqua è più facile con la sensibilità e la guida bella rotonda che lui ha. Non mi stupisce dunque che vada forte col bagnato anche se la moto non è proprio a posto, ma è chiaro che questo non basta.

Ormai si può parlare di incompatibilità con la Ducati?

Non lo so, io mi aspetto sempre che da un momento all’altro cambi tutto perché è assurdo che non ci siano spiegazioni tecniche per le differenze abissali tra un pilota e l’altro o tra asciutto e bagnato. E’ forse la prima volta che non ci sono spiegazioni per una situazione del genere, questo non mi piace. Mi sembra di non capire più niente…

L’altro deluso di giornata è Stoner: come si spiega il pesante ritardo da Lorenzo e Pedrosa?

Lui su questa pista parte male: non gli piace e per lui – che non è razionale, è emotivo, umorale e un po’ fragile – questo è un problema, perché parte negativo fin dal primo giorno. Bisogna prenderlo per quello che è: fa delle cose bellissime ma a volte si perde in un bicchiere d’acqua. Speriamo almeno che non vengano fuori di nuovo i problemi di allenamento mostrati in Qatar, anche perché la storia del guanto non ha convinto nessuno.

Cioè?

Suppo l’ha raccontata in modo diverso, quindi sembra chiaro a questo punto che non si allena abbastanza. Non vorrei che prendesse le cose sotto gamba perché gli piace di più fare il papà o fare il contadino: tutte cose belle, ma se sei lì a fare il pilota, devi farlo al 100%.

L’unico italiano tra i primi è Dovizioso: cosa possiamo aspettarci da lui?

Speriamo in lui, anche se è giusto dargli qualche gara di ambientamento con la Yamaha. Inoltre ha un compagno di squadra, Crutchlow, molto veloce, e la Yamaha è un po’ strana.

In che senso?

Lorenzo vola, ma Spies non si trova più. E’ una moto che in mano ad alcuni sembra una bomba e anche la migliore per equilibrio generale, però mette in difficoltà altri. Speriamo che la gara sia asciutta, così capiremo qualcosa in più – e non soltanto sulla Yamaha.

 

(Mauro Mantegazza)