“Mi ritirerò a fine stagione, questa non è la MotoGp di cui sono innamorato”. Le parole di Casey Stoner hanno quasi provocato uno choc nel mondo delle due ruote. 26 anni, due titoli mondiali all’attivo, 66 punti in questa stagione, con due successi su tre gare disputate, al comando nella classifica delle MotoGp, il pilota australiano della Honda sembra essere deciso sulla sua scelta di abbandonare il mondo delle corse. Forse tutto dipenderà anche dalla nostalgia dell’Australia, il fatto che Stoner non ha mai gradito fino in fondo la vita del Motomondiale. Forse la nascita della figlia Alessandra, avvenuta il 16 febbraio (lo stesso giorno di Valentino Rossi), avrà portato Stoner a pianificare la sua vita in un modo diverso. Sta di fatto che il suo ritiro porterà alla perdita di uno dei campioni delle due ruote più forti degli ultimi anni. Per parlarne più a fondo abbiamo sentito forse il pilota più forte di tutti i tempi, un mito del motociclismo, Giacomo Agostini. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Come spiega questo ritiro di fine stagione di Stoner?
Posso solo dire che è una sua decisione e bisogna rispettarla, anche se non capisco fino in fondo la sua scelta. Si può solo dire che il suo amore per le due ruote non è poi così grande. Io quando mi sono ritirato ho pianto per tre giorni e se potessi tornerei a correre anche adesso.
Secondo lei ci sono dei motivi che il pilota australiano ha nascosto?
Non lo so. Ha detto che gli manca l’Australia, che vuole stare vicino alla sua famiglia, che il tipo di vita che c’è in Europa non è quello che sogna. Personalmente, ripeto, mi sembra strano che un ragazzo di 26 anni abbandoni così presto.
Quanto conta lo stress nella carriera di un pilota di moto: viaggi, vittorie, stare sempre lontano da casa?
Lo stress? Se uno decide di intraprendere questo sport, saprà che avrà attorno tanto pubblico, sarà al centro dell’attenzione. E poi non mi sembra che sia uno sport così faticoso. Ci sono tanti momenti per recuperare, tutto l’inverno ad esempio. A 26 anni poi sei nel pieno della vita, puoi anche sopportare tante cose. Forse è proprio la mancanza di passione, di amore per le due ruote il motivo dell’abbandono di Stoner.
Pensa che Stones ci ripenserà?
Non posso dire quello che passa nella testa di Stoner. So solo che già in passato aveva manifestato questo suo rapporto difficile con il mondo delle due ruote.
Come si comporterà il pilota australiano fino alla fine della stagione?
Credo che dovrà cercare di essere il pilota migliore, di essere un vero professionista.
E chi prenderà la Honda al suo posto?
Dico un nome, Marquez.
Come colloca invece Stoner nella classifica dei piloti più forti della storia del motociclismo?
E’ stato un grande pilota, con tanto coraggio. Ma non ha l’abilità e la tecnica di Valentino Rossi.
Cosa cambierà con l’addio di Stoner alle corse, più possibilità di vittoria per Valentino?
Certamente ci mancherà, la sua assenza si sentirà. Per quanto riguarda Valentino Rossi i suoi futuri successi dipenderanno da tante cose, una Ducati competitiva, battere i nuovi piloti che si presenteranno nel motomondiale, la presenza di un Lorenzo che si sta mantenendo ad alti livelli…
(Franco Vittadini)