Sempre al comando, Marc Marquez primo inseguitore, Jorge Lorenzo in calo al pomeriggio, Valentino Rossi subito a ridosso dei tre spagnoli: questo è il bilancio essenziale delle due sessioni di prove libere della MotoGp sul circuito di Sepang, in vista del Gran Premio della Malesia 2013 che si correrà domenica. Dunque il venerdì è stato positivo soprattutto per Dani, certamente molto desideroso di riscatto dopo l’esito amaro e sfortunatissimo della gara di Aragon due settimane fa: per Pedrosa miglior tempo già nella mattutina (), per poi scendere nel pomeriggio fino a nella . Impressionano soprattutto i distacchi rifilati dal pilota della Honda a tutti i rivali, e in particolare al compagno di squadra Marquez, secondo in entrambe le sessioni: 367 millesimi al mattino, addirittura 533 al pomeriggio (clicca qui per i risultati della FP1, clicca qui per i risultati della FP2). Insomma, Pedrosa davvero in formissima, che mette in difficoltà anche il fenomeno Marquez, che comunque può contare su 59 punti di vantaggio su Dani. Ancora più lontani tutti gli altri: Lorenzo ha chiuso terzo al mattino, ma è scivolato in sesta posizione nella FP2, beccando oltre un secondo da Pedrosa e senza riuscire a migliorare il tempo della FP1. Segni non buoni, mentre per Marquez la vera nota negativa è stata la dura staccata ai danni di Nicky Hayden, che riaprirà le polemiche sul suo atteggiamento in pista, aggressivo (troppo?) fin dal venerdì mattina, anche se poi sono arrivate le scuse. Per Valentino, a differenza di Lorenzo, c’è stato un miglioramento tra il mattino (quinto in ) e il pomeriggio (quarto in ), ma la Yamaha deve inseguire la Honda, e non sarà una missione facile. Al pomeriggio buon guizzo di Cal Crutchlow, che ha conquistato la terza posizione. Come al solito, purtroppo, lontanissime le Ducati, che hanno subito un distacco di quasi due secondi, con Hayden ottavo davanti ad Andrea Dovizioso.



Nelle prove libere 1 a sorpresa è Pedrosa ad imporsi con 2’01.229 seguito con 3 decimi di distacco dal compagno di squadra Marquez. Lorenzo è terzo con 2’01.623 mentre Valentino Rossi è solo quinto con 2’02.039 preceduto da un buon Bautista.

Inizia all’insegna della pioggia il gran premio della Malesia. Le previsione meteorologiche non sono delle migliori infatti è previsto qualche temporale durante la giornata che potrebbe bagnare la pista. Le condizioni meteo potrebbero andare a peggiorare nel weekend. Per Rossi, Lorenzo e Marquez quindi sarà un gran premio difficile da interpretare con i valori in pista in continua evoluzione. Situazione ancora più complicata per Dani Pedrosa che dovrà riuscire a non farsi condizionare dall’ultima caduta rimediata nell’ultimo gran premio.



Si torna in pista per la MotoGP: alle 8:05 di questa mattina si corre la seconda sessione di prove libere (FP2) del Gran Premio della Malesia, sul circuito di Sepang. Una pista divenuta tristemente e tragicamente nota nell’ottobre del 2011, quando Marco Simoncelli perse la vita a causa dell’incidente occorsogli al secondo giro della gara. Allora, il Gran Premio fu annullato: bandiera rossa subito, e senza il completamento dei tre giri necessari a una classifica, la corsa non fu omologata. Immagini che ci portiamo ancora dentro con una profonda tristezza e angoscia, e che mai avremmo voluto vedere così nitide e chiare. Qui si corre ancora, nonostante tutto: lo si fa a Sepang dal 1999, mentre fino al 1997 la sede era stata Shah Alam, e solo per un anno il GP si era disputato a Johor. Il vincitore dello scorso anno è Dani Pedrosa, che vi aveva già trionfato nel 2003 in 125 e nel 2004 in 250; Jorge Lorenzo non ha mai vinto nella classe regina (un successo in 250 nel 2006), mentre Valentino Rossi ha trionfato nel 1997 in 125 e poi per sei volte tra 500 e MotoGP (2001, 2003, 2004, 2006 e 2008). Per quanto riguarda il leader del Mondiale Marc Marquez, la sua vittoria è targata 2010, quando ancora guidava la Derbi in 125 (e si laureò campione del mondo). Si tratta della quattordicesima prova di una stagione che si avvia a rapidi passi verso la conclusione: dopo Sepang si correrà ancora a Phillip Island, Motegi e Valencia, e poi sarà finita. Il leit motiv è uno solo, e ce lo ha ricordato anche Pierfrancesco Chili (clicca qui per l’intervista esclusiva): fermare Marc Marquez. Non sono riusciti a farlo nemmeno i giudici: l’inchiesta per l’incidente tra lui e Dani Pedrosa occorso ad Aragon (l’esordiente aveva sorpassato in un punto molto stretto, tranciando un cavo esposto sulla Honda HRC di Dani, che è impazzita disarcionandolo) si è risolto in una bolla di sapone, nonostante le proteste del numero 26. Tolti 25 punti alla casa motociclistica, mentre Marquez se l’è cavata con un punto sulla “patente”: dovesse incorrere in un’altra penalità, sarebbe costretto a partire dall’ultimo posto sulla griglia. Per quello che si è visto nelle 14 gare fin qui disputate, per il centauro catalano non sarebbe decisamente un problema. Anche perchè, come detto, il Mondiale è saldamente nelle sue mani, e solo la sua irruenza potrebbe portarglielo via. 



A dire il vero, Marquez sembra migliorato anche in questo: a inizio stagione si era detto che il difetto principale di questo esordiente in MotoGP fosse la sua voglia di vincere sempre e comunque, e l’incapacità di gestire la gara e pigiare sul freno. A conti fatti, l’unico scivolone causato dalla foga è capitato al Mugello, alla quinta gara stagionale; peccati di gioventù, da allora non è più successo e anzi sono stati gli altri a finire sotto i ferri, perchè sia Jorge Lorenzo che Dani Pedrosa hanno accusato cadute che sono costate gare e punti preziosissimi. Non sappiamo a che punto saremmo se i due rivali del leader avessero corso a pieno regime, ma di certo la corsa al titolo non sarebbe così chiusa. Marc Marquez ha 278 punti, 39 in più di Lorenzo e 59 in più di Dani Pedrosa che ormai è tagliato fuori. Addirittura, il giovanissimo pilota della Honda aspira a battere il record di punti MotoGP fatto registrare da Lorenzo nel 2010: 383. Gliene mancano 115, ce ne sono 25 in ballo: lo agguanterebbe con tre vittorie e due secondi posti, e per quello che si è visto fino a qui l’impresa è ampiamente alla portata, anzi. Certo Marquez ha di fronte dei mostri sacri della moto, in particolare il numero 99 della Yamaha M1 no è abituato a darsi per vinto, e lo ha dimostrato quando ad Assen ha corso con la clavicola fratturata ed è arrivato quinto tra le lacrime, non volendo perdere troppi punti dal suo avversario. Lui ci proverà fino in fondo, resterà attaccato all’avversario ben sapendo che un errore è sempre dietro l’angolo e che Marquez, per quanto fenomenale sia, può sempre incappare in una sbavatura. Resta comunque l’unica e ultima speranza; quella che ha Valentino Rossi per questa gara, è quella di andare a podio: è successo ad Aragona con il terzo posto, quinta volta in cui il Dottore è salito a festeggiare con lo champagne. In classifica è quarto con 185 punti, ne ha 34 da recuperare a Pedrosa per la terza posizione finale e tutto sommato sarebbe una bella soddisfazione riuscire ad arrivare davanti a uno dei grandi favoriti della vigilia. Di più probabilmente non potrà fare, come nemmeno gli altri piloti che solitamente cercano di rimanere nelle prime posizioni: Cal Crutchlow sta vivendo una spaventosa involuzione nelle ultime gare, mentre Stefan Bradl e Alvaro Bautista sono in crescita costante ma prendono paga anche dallo stesso Rossi. Così, prepariamoci a un Gran Premio di Malesia avvincente: per lo spettacolo non possiamo che sperare che i giochi restino aperti fino al termine, ma sarà dura, molto dura. Intanto, prima indicazione dalle prove libere, che stanno per cominciare…

 

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Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 324.8 2’01.229
2 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 327.0 2’01.596 0.367 / 0.367
3 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 322.8 2’01.623 0.394 / 0.027
4 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 322.4 2’01.877 0.648 / 0.254
5 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 323.5 2’02.039 0.810 / 0.162
6 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 319.6 2’02.370 1.141 / 0.331
7 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 324.4 2’02.421 1.192 / 0.051
8 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 320.2 2’02.632 1.403 / 0.211
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 313.7 2’02.725 1.496 / 0.093
10 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 320.0 2’03.039 1.810 / 0.314
11 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 308.0 2’03.574 2.345 / 0.535
12 29 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing Ducati 322.2 2’03.596 2.367 / 0.022
13 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 305.8 2’03.773 2.544 / 0.177
14 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 306.4 2’04.273 3.044 / 0.500
15 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 307.8 2’04.425 3.196 / 0.152
16 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 306.2 2’04.703 3.474 / 0.278
17 68 Yonny HERNANDEZ COL Ignite Pramac Racing Ducati 318.3 2’04.785 3.556 / 0.082
18 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 305.3 2’04.902 3.673 / 0.117
19 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport ART 310.7 2’05.319 4.090 / 0.417
20 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 301.7 2’05.638 4.409 / 0.319
21 23 Luca SCASSA ITA Cardion AB Motoracing ART 302.7 2’06.355 5.126 / 0.717
22 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 299.4 2’06.693 5.464 / 0.338
23 50 Damian CUDLIN AUS Paul Bird Motorsport PBM 300.9 2’07.642 6.413 / 0.949
24 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 299.2 2’08.023 6.794 / 0.381

 

Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 326.9 2’00.554
2 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 325.7 2’01.087 0.533 / 0.533
3 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 319.7 2’01.423 0.869 / 0.336
4 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 322.4 2’01.538 0.984 / 0.115
5 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 322.2 2’01.659 1.105 / 0.121
6 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 322.4 2’01.710 1.156 / 0.051
7 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 325.1 2’01.727 1.173 / 0.017
8 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 321.6 2’02.373 1.819 / 0.646
9 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 319.4 2’02.487 1.933 / 0.114
10 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 317.7 2’02.551 1.997 / 0.064
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 306.2 2’02.610 2.056 / 0.059
12 29 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing Ducati 320.4 2’02.819 2.265 / 0.209
13 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 307.8 2’03.225 2.671 / 0.406
14 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 307.1 2’03.707 3.153 / 0.482
15 68 Yonny HERNANDEZ COL Ignite Pramac Racing Ducati 318.4 2’03.780 3.226 / 0.073
16 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 308.3 2’03.922 3.368 / 0.142
17 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 306.0 2’04.414 3.860 / 0.492
18 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 306.9 2’04.807 4.253 / 0.393
19 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 300.5 2’04.965 4.411 / 0.158
20 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport ART 307.6 2’05.551 4.997 / 0.586
21 23 Luca SCASSA ITA Cardion AB Motoracing ART 303.4 2’05.598 5.044 / 0.047
22 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 302.0 2’06.538 5.984 / 0.940
23 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 297.0 2’07.024 6.470 / 0.486
24 50 Damian CUDLIN AUS Paul Bird Motorsport PBM 304.0 2’07.122 6.568 / 0.098