A poco meno di due mesi dal via del Campionato del Mondo della MotoGp, dopo i primi tre giorni di test del 2013 sulla pista malese di Sepang possiamo dire che i due grandi rivali del 2012, cioè gli spagnoli Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa, sono ancora gli uomini di riferimento nella classe regina del Motomondiale. Ma dovranno stare attenti ai loro compagni di squadra: Marc Marquez ha subito dimostrato di essere un grande talento, mentre Valentino Rossi si è subito trovato a suo agio sulla “sua” Yamaha, quasi come se i due anni difficili trascorsi in Ducati non fossero mai esistiti. Molto più indietro la Ducati, mentre è evidente che le moto private – in condizioni normale – dovrebbero lottare per le posizioni dalla quinta in giù. C’è poi l’ipotesi di un rientro di Casey Stoner, anche se solamente per alcuni Gran Premi (clicca qui per l’opinione in merito di Nico Cereghini). Per parlare di tutti questo abbiamo intervistato Fausto Gresini, che naturalmente ci ha descritto anche gli obiettivi e le prospettive della sua squadra. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come sta procedendo la messa a punto delle vostre nuove moto? Abbiamo fatto finora solo la prima sessione di test, e ci sono ancora molte cose da migliorare, però siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino a questo momento. A novembre e a gennaio abbiamo sempre girato a Sepang, sarà interessante la sessione di Jerez perché ci permetterà di vedere come andranno le cose su una pista differente.



Quali sono le prospettive della sua squadra per questa stagione? Puntiamo a salire qualche volta sul podio, diciamo che ci piacerebbe essere i migliori dietro alle quattro moto ufficiali di Honda e Yamaha.

Cosa si aspetta dai due piloti? Si tratta di due situazioni molto diverse. Alvaro Bautista è il pilota di maggiore esperienza, quello che dovrà guidare il team e darci i risultati migliori con la Honda: ha molta voglia di fare, quindi speriamo bene.

Di Staring cosa ci può dire? Lui è un esordiente, deve crescere e fare esperienza, inoltre guiderà una Crt, che è una moto indubbiamente inferiore. Quindi è un anno diciamo di apprendistato, speriamo di vincere questa scommessa.



Chi vede favorito per il Mondiale? Difficile dirlo adesso. Lorenzo è il campione del Mondo, dunque è lui l’uomo da battere, ma Pedrosa è sullo stesso livello, anzi forse per ora ha qualcosa in più. E’ molto determinato e molto forte.

Valentino Rossi cosa potrà fare?

Lo vedo certamente competitivo, ed è ancora capace di fare grandi cose. Quindi secondo me potrà lottare per il titolo. I primi test dopo due anni difficili sono andati subito bene, e non era scontato che andassero così. C’erano alcune perplessità, invece ha stupito tutti. Inoltre avrà una grandissima voglia di fare, se la giocherà alla pari con gli altri.

E la Ducati invece? Come diceva Valentino, non è una moto vincente. Sono indietro e credo che in questo momento non siano messi molto bene.

Marquez potrà fare bene fin da subito? Arriva in una grandissima squadra da campione del Mondo della Moto2, e nei primi test ha fatto subito bene. Se non farà errori, sarà subito protagonista della MotoGp, in grado sempre o quasi di lottare per il podio.

Iannone potrà regalarci soddisfazioni? La sua situazione è diversa, anche perché sarà in sella alla Ducati. Non potrà essere grande protagonista.

Cosa pensa dell’ipotesi del possibile ritorno alle corse di Stoner? Si è appena ritirato, non abbiamo ancora nemmeno iniziato la stagione successiva, quindi mi sembra molto strano, così come il fatto che disputerebbe due sole gare. Per me o corri o non corri, queste vie di mezzo non mi convincono.

Sarebbe comunque una scelta in linea secondo lei con il personaggio Stoner? Di certo a lui non piaceva più il mondo della MotoGp, l’ambiente delle corse, però questa soluzione non mi convince.

 

(Franco Vittadini)