La MotoGP è pronta a scaldare i motori. Il motomondiale 2013 è alle porte, la prima gara si svolgerà il 7 aprile in Qatar e stanno cominciando i test di preparazione. In questi giorni il mirino è puntato in Malesia: sul circuito di Sepang si sono svolte le prime prove, che hanno registrato i primi risultati a sorpresa. Spicca ad esempio l’ottimo debutto di Marc Marquez, campione uscente della categoria Moto2 e compagno di Dani Pedrosa nel Repsol Honda Team. Quest’ultimo dal canto suo ha messo subito le cose in chiaro, facendo registrare il miglior tempo sia nella sessione pomeridiana di martedì che in quella di mercoledì. Bene anche Valentino Rossi, tornato in sella alla “sua” Yamaha e protagonista di una sessione di prove incoraggiante, col secondo tempo di martedì mattina dietro al giovane Marquez, e il quarto assoluto di mercoledì. Per una valutazione dell’attendibilità dei test di Sepang, e un primo commento dei risultati emersi, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Nico Cereghini, ex pilota oggi voce di Sport Mediaset per la MotoGP.



A due mesi dall’inizio del motomondiale quanto sono indicativi questi test di Sepang? Abbastanza, anche se non possono fornire informazioni definitive. Qualche indicazione però la stanno dando.

Sugli scudi Marc Marquez: fino a che punto è stata una sorpresa per lei? Questi test possono autorizzarci ad immaginare una stagione al vertice per lui? Io scrissi anche tre mesi fa che Marquez è il nuovo Stoner, e che avrebbe messo il pepe sulla coda da subito a Pedrosa e a Lorenzo. Penso ancora di non sbagliarmi: naturalmente qui aveva un piccolo vantaggio, perché aveva fatto tre giorni di test privati, anche se non tutti con tempo favorevole. E’ uno che ha classe e voglia di fare: forse non sarà in grado di vincere la prima gara, ma molto presto sarà lì davanti coi due connazionali.



Valentino Rossi è tra le note positive dei test di Sepang: come lo ha visto? E’ partito molto bene, e soprattutto è sembrato anche molto sicuro di sè e contento, e questo è importante. Purtroppo le prove sono state interrotte dall’acqua, quindi non ha potuto girare tanto; si è fermato un pò prima degli altri quando il momento era buono, però i suoi tempi ci dicono che lui c’è ancora. A che punto è esattamente sarà più chiaro nella prossima tornata di prove, a fine mese.

Crede che il fatto che Rossi sia recuperato “umanamente” sia una garanzia di competitività per lui? Sì, mi sono sempre trovato in disaccordo con chi lo vede vincere al massimo due gare all’anno. Io vedo Valentino alla pari con Lorenzo e Pedrosa, anche se forse se la prenderà un pò comoda.



In che senso? Immagino che non vorrà strafare subito, cercherà di stare attento a non cadere: è possibile che le prime gare Valentino darà qualcosina meno rispetto al suo massimo potenziale, ma dal terzo-quarto Gran Premio lo vedo in grado di vincere tutte le corse.

Hayden e Dovizioso hanno fatto registrare tempi non entusiasmanti: cosa possiamo aspettarci dalla stagione della Ducati?

Purtroppo la moto è rimasta la stessa dell’anno scorso: loro stessi hanno detto che devono trovare la strada, scremare meglio il materiale usato nel 2012, trovare un sistema di lavoro. Non ci si può aspettare niente di buono: speriamo che trovino la direzione dello sviluppo della moto, poi dipenderà molto da Dovizioso. 

Non crede in Hayden? Credo che da Hayden non ci possa aspettare niente: è uno che va forte ma non è capace di far evolvere la moto. Dovizioso è molto più bravo di lui in questo senso, vediamo se riesce a trovare la strada più in fretta. Ma la prima metà della stagione sarà un calvario incerto, perché le Ducati sono dove erano l’anno scorso, tra il secondo e mezzo e i due secondi di distacco.

A parte Marquez, che attendiamo tutti al varco, c’è un pilota da cui personalmente si aspetta una grande stagione? Mi aspetterei molto da Iannone ma con la Ducati può fare poco al momento. A parte Marquez potrebbe riservare qualche sorpresa Bradl. E’ già stato il rookie dell’anno scorso, è rimasto sulla stessa moto e nello stesso team: potrebbe fare delle ottime cose.

 

(Carlo Necchi)