Anche Marc Marquez può sbagliare. Cominciavamo a pensare che fosse una sorta di androide sbarcato nel mondo del motomondiale per assumerne nemmeno troppo lentamente il dominio. Dopo il titolo mondiale in Moto2 vinto quasi sbadigliando (che aveva seguito quello in 125), il diciannovenne catalano aveva iniziato i test ufficiali di Sepang attaccato a Pedrosa e Lorenzo, dando la sensazione che il grande salto nella classe regina non gli fosse per nulla pesato. Test ottimi, un passo gara da podio, una classe imperturbabile; poi nell’ultima giornata il pilota della Honda, chiamato a sostituire un grande campione come Casey Stoner, ha commesso un errore: gli è partito l’anteriore alla curva 15 ed è finito a terra. Oggi è rimasto dietro anche a Valentino Rossi, ma quello che da tutti è annunciato come il nuovo fenomeno non può che essere contento di questi tre giorni: “Sono soddisfatto dei tempi sul giro, ma soprattutto della costanza di rendimento sul passo. Sono riuscito a centrare quello che era il mio principale obiettivo di questi test. I tempi sono secondari: in MotoGp è fondamentale la costanza sul passo”. Marc Marquez dimostra di avere già le idee chiare: se sarà un craque – come dicono in Spagna – o semplicemente un ottimo pilota lo scopriremo presto.