Sono terminati i primi test invernali a Sepang, in Malesia. La MotoGp si è già messa al lavoro: dopo la strepitosa stagione 2012, che ha visto il secondo trionfo in tre anni di Jorge Lorenzo, piloti e scuderie si preparano al grande esordio. Il 7 aprile in Qatar ci saranno in ballo i primi punti di un lungo campionato: assetti e modifiche vanno studiati qui, perchè poi non si potrà sbagliare. Tanti i motivi di interesse in questo 2013: il ritiro di un fenomeno come Casey Stoner, la “promozione” dalla Moto2 di un altro potenziale campione come Marc Marquez, il grande ritorno di Valentino Rossi in Yamaha che lo rende immediatamente competitivo, le difficoltà di una Ducati nella quale debutterà Andrea Dovizioso. I tempi di queste tre giornate ci hanno detto che Pedrosa ha girato più veloce di tutti, Lorenzo rimane in scia ma Valentino Rossi e Marc Marquez sono lì a giocarsela. Insomma: sarà Honda contro Yamaha, sperando che non si tratti di una gara a due come fu lo scorso anno (anche e soprattutto a causa dell’infortunio di Stoner) ma che si possa assistere a una battaglia a quattro, cosa che naturalmente renderebbe il campionato decisamente appassionante. Per un commento su questa tre giorni malese abbiamo contattato Loris Reggiani. Ecco le sue parole, in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Quanto sono indicativi i tempi di questa tre giorni a Sepang? Io credo che siano già molto indicativi; i piloti sono talmente allenati – si allenano anche fuori dalle corse – perciò quando tornano sono già molto preparati. I tempi registrati sono decisamente veloci; credo che possiamo già trarre indicazioni concrete, poi è chiaro che ognuno potrà recuperare qualcosa, ma è vero un concetto.
Quale? Ormai i test invernali sono talmente pochi che difficlmente si potranno ribaltare i valori in campo; qualcuno migliorerà un 1%, qualcuno solo uno 0,5% ma i valori sono quelli. Specialmente per le moto più competitive, e mi riferisco a Honda e Yamaha; la speranza è che la Ducati riesce a fare un salto più grande, perchè in questo momento è davvero molto lontana.
Si aspettava un Valentino Rossi attaccato ai migliori? Sinceramente me lo aspettavo; magari non dal primissimo giorno. Al terzo giorno non mi sorprende che sia andato così forte, mentre al primo ero rimasto un po’ stupito. Valentino però non ha mai smesso di sorprendere, speriamo che lo faccia anche quest’anno. Io penso soprattutto una cosa.
Quali sono le sue prospettive?
Penso che possa vincere qualche Gran Premio e salire sul podio più di qualche volta; non lo ritengo in grado di lottare per il titolo già il il titolo primo anno, ma devo essere sincero: spero che Rossi mi smentisca e lotti per il titolo.
Cosa darebbe al campionato un Valentino Rossi che lotta per il titolo? Che si sia rossiani o anti-rossiani, da quando lui non è più competitivo le gare sono molto più noiose. Solo lui riusciva a far sì che le gare fossero sul filo di lana fino all’ultima curva; ha una capacità di tenere tutti con il fiato sospeso e mi auguro che quest’anno sia ancora così.
Il nuovo fenomeno è Marc Marquez: sarà il nuovo Stoner o sarà inizialmente inconcludente come il Pedrosa del primo anno? Intanto non direi che Pedrosa fosse inconcludente; ho sempre pensato che Dani sia un grande campione, anche al livello di Stoner. Purtroppo ha un corpo troppo fragile, perciò se lui cade si fa male e deve star fuori tre gare; per quello diventa inconcludente, non certo per carattere o altro.
Su Marquez invece? Per me è un fenomeno, e può certamente diventare come Stoner; magari non dal primo anno, però sarà già molto competitivo come del resto sta già dimostrando. Credo che sarà la davanti a farci divertire con gli altri.
A due mesi dal primo Gran Premio: chi è il favorito per il titolo secondo Loris Reggiani? Dico Pedrosa.
(Claudio Franceschini)