Nei motori, e forse in MotoGp in particolare, si sa che le gomme hanno rivestito negli anni una importanza crescente. Tanto determinanti, gli pneumatici, da essere regolamentati, monomarca, troppo determinante una eventuale disparità di qualità nei fornitori, tanto da pregiudicare lo spettacolo. Per quanto riguarda le due ruote, poi, il fatto di non poter effettuare cambi gomme come nella Formula 1 rende il tutto ancora più determinante nella scelta delle mescile iniziale per anteriore e posteriore. Questi tre giorni di test a Sepang sono serviti anche per la Bridgestone e la casa giapponese ha stilato un bilancio positivo. Dani Pedrosa (record sul giro con anteriore dura e posteriore intermedia) e le Crt prestanti con la posteriore morbida hanno dato soddisfazione agli ingegneri del Sol Levante. Un range di temperature che va da 27 a 55 gradi e il clima secco hanno permesso test decisamente indicativi e le prestazioni sono state confortanti in attesa dei responsi dei prossimi test ufficiali in programma dal 25 al 28 febbraio. In particolare Shinji Aoki, responsabile del dipartimento sviluppo delle Bridgestone, ha posto l’accento sul trip e l’affidabilità delle soft messe a disposizione delle Crt. Significativo perché la missione è renderle più competitive dello scorso anno, ne guadagnerà lo spettacolo e anche la sicurezza in pista. Al momento le opzioni a disposizione dei piloti sono due per l’anteriore (dura e super-dura) e tre per la posteriore (morbida, intermedia e dura asimmetrica).



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