Il debuttante Marc Marquez è stato il più veloce nella prima giornata di test della MotoGP sul nuovo Circuit of the Americas di Austin, dove nello scorso mese di novembre ha già corso la Formula 1 e che quest’anno entra anche nel calendario del Motomondiale. Lo spagnolo della Honda Hrc lancia un messaggio importante ai suoi avversari: in una pista nuova per tutti e sulla quale dunque pesa meno il gap che inevitabilmente un debuttante patisce, Marquez ha firmato il miglior tempo in 2’04”619, precedendo il connazionale e compagno di scuderia Dani Pedrosa, il cui miglior giro è stato in 2’05”047. Terzo l’iridato in carica, Jorge Lorenzo, che con la Yamaha ha chiuso in 2’05”291 completando un ideale podio tutto spagnolo. Quarta posizione per il tedesco Stefan Bradl, che con la Honda del team Lcr ha ottenuto il tempo di 2’06”053, quinto – e ultimo dei cinque piloti impegnati – Valentino Rossi, che non è riuscito a fare meglio del tempo di 2’06″507. La buona notizia per Vale è stata quella di riuscire ad inanellare 68 giri con la sua , ma con problemi di assetto che lo hanno penalizzato. Il circuito texano comunque piace a questi campioni. Marquez ha detto: “Il primo giorno ad Austin è andato bene. È un circuito divertente, si scivola molto e questo test è stato utile soprattutto per conoscerlo”. “La sensazione generale è positiva – ha aggiunto Pedrosa –, è un tracciato molto diverso dagli altri, per questo è importante compiere tanti giri”. Questo il punto di vista di Lorenzo: “È la pista più bella dove ho guidato e una delle più lunghe, ricca di curve molto varie. Non c’è molto grip, serve girare molto per imparare le traiettorie migliori, ci sono dure frenate e stretti tornantini: occorrerà più tempo che altrove per imparare bene il tracciato, è stato utile venire a girare qui”. Infine Valentino Rossi: “Mi piace, è molto scorrevole, con molte curve veloci, tanti cambi di direzione e anche dei tornantini stretti: è molto adatta alla F.1, ma va bene anche per noi, anche se il grip non è il massimo. Il rettilineo è velocissimo e la curva 2 mi ricorda Silverstone. È importante avere il tempo di provare qui perché ci sono un sacco di curve cieche dove devi capire come frenare”.



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