Da sabato 23 a lunedì 25 marzo si è svolta l’ultima sessione dei test della MotoGP, in preparazione all’imminente campionato del mondo 2013 (primo Gran Premio il 7 aprile in Qatar). Una tre giorni condizionata dalla pioggia, ma che ha comunque riservato indicazioni importanti. A cominciare da Valentino Rossi, l’uomo più atteso dal popolo italiano: il Dottore ha fatto notizia con il miglior tempo di domenica (1:39:525) ed il secondo di lunedì (1:39:735). In due giorni su tre Valentino ha tenuto dietro il compagno in Yamaha e campione in carica Jorge Lorenzo: partono sullo stesso piano? Pedrosa non ha corso lunedì ma ha girato bene nei due giorni precedenti, così come Lorenzo che si è confermato ai vertici del gruppo. Lunedì miglior tempo per Cal Crutchlow (1’39’511): sarà l’inglese la variante impazzita in zona podio? Poi il gran ballo dei debuttanti: Marc Marquez (Honda) ha girato bene ma forse non benissimo, se consideriamo le brillanti sessioni precedenti. Positivo Andrea Iannone, che con la Ducati Pramac ha superato sia sabato che lunedì il compagno Andrea Dovizioso, ancora un pò in ritardo con la Ducati “senior”. Di tutto questo, a due settimane dal via del mondiale, abbiamo parlato in esclusiva con Loris Reggiani, ex pilota.
Valentino primo domenica e secondo lunedì: segnali d’immediata competitività per il Dottore? Diciamo che sono ottime iniezioni di fiducia per lui, perché le prime prove non erano state incoraggianti. Va detto che Jerez è un circuito “amico” per lui, è sempre andato forte su quella pista. Rossi si presenta un pò come “spaventapasseri”.
Sia domenica che lunedì Rossi ha tenuto dietro il compagno Lorenzo: partono sullo stesso piano? Questo è impossibile da dire, così come è impossibile capire adesso se Rossi sia pronto per tornare a vincere il Mondiale. Di sicuro non è tornato in Yamaha per fare il gregario, e questi ultimi test lo dimostrano. Fin dalle prime prove io sostengo che possa vincere due-tre gran premi ma non il mondiale: le ultime dicono che forse possiamo aspettarci di più.
Nell’ultimo giorno Cal Crutchlow ha fatto registrare il miglior tempo, mentre domenica il terzo: nel gruppo dietro i favoriti è l’outsider numero uno? Può essere perché ha una moto ottima e già l’anno scorso ha dimostrato di poter essere competitivo. Il suo problema è che non è costante perché rischia troppo, e questo lo porta a cadere e terminare le gare anzitempo. Però nel giro semplice è uno dei migliori.
In due giorni su tre Iannone, sulla Ducati Pramac, è andato meglio del compagno Dovizioso: è uno scenario che potrà ripetersi anche in gara?
Non credo. Iannone è un esordiente ed è un pilota alla Crutchlow, che ama spingere e rischiare sin dalla prova. Dovizioso al contrario rende di più in gara: diciamo che è uno scenario che si può immaginare nei test, ma non nel gran premio.
Per Marquez è stata una sessione non brillante (terzo, settimo e quinto posto) ma positiva: a due settimane dal via lo confermiamo in pole position? Aspetterei un attimo a posizionarlo in prima fila, anche lui è all’esordio e quindi starei cauto, perlomeno adesso. Di sicuro ha un talento smisurato, che ha già lasciato intravedere nei test, e questo lo aiuterà.
In occasione dei primi test aveva indicato Pedrosa come favorito per la vittoria nel primo gran premio. Ora che i test sono finiti conferma? Sì, credo che in Qatar Pedrosa sarà l’uomo da battere, assieme a Lorenzo.
(Carlo Necchi)