Sta per cominciare uno degli appuntamenti più attesi del Motomondiale 2013. A partire da questa mattina infatti sul circuito del Mugello va in scena il Gran Premio d’Italia, di cui oggi sono in programma le prime due sessioni di prove libere di ciascuna delle tre classi (clicca qui per la diretta di MotoGp: le prove libere del Gran Premio di ‘Italia). L’attesa è soprattutto per la MotoGp, che sbarca in Toscana con Dani Pedrosa vincente nelle ultime due gare e in testa alla classifica iridata davanti al suo compagno di squadra, il sorprendente debuttante Marc Marquez. Dunque Honda davanti a tutti, mentre la Yamaha deve inseguire: dopo la doppietta ottenuta in Qatar, i risultati di Jorge Lorenzo e soprattutto Valentino Rossi sono andati nettamente in calando, e ora i tifosi sperano che per il Dottore possa rivelarsi salutare l’aria della pista di casa, dove Valentino ha vinto per ben nove volte (ma l’ultima fu nel 2008). Ci si attende invece un segnale di continuità da parte di Andrea Dovizioso e della Ducati dopo la bella prova fornita in Francia. Per analizzare tutti i temi relativi a questa gara, abbiamo intervistato un mito del motociclismo come Giacomo Agostini, quindici volte campione del Mondo. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Il Mugello è considerato fra le piste più belle e impegnative del calendario. Quali sono le caratteristiche principali? Effettivamente è un circuito molto bello, ma anche molto impegnativo. Per vincere al Mugello ci vuole il manico, come si suol dire. Ci sono curve veloci, sia in salita sia in discesa: un bel mix, per andare forte ci vuole bravura tecnica e coraggio.
Qui Valentino Rossi si è spesso esaltato in passato, sarà la volta buona per il suo riscatto? Ce lo aspettiamo tutti, perché ha possibilità di vincere al Mugello. Gioca in casa e ha sempre fatto grandi gare qui, anche se adesso ci sono dei giovani che vanno molto forte. Però con la sua grande esperienza Valentino potrebbe fare una ottima gara.
Però la Yamaha appare in difficoltà rispetto alla Honda, cosa ne pensa? Su questo mi sembra ancora presto per esprimere giudizi definitivi. Forse la Honda ha qualcosina in più, ma sono convinto che fin da oggi Lorenzo e magari anche Rossi saranno lì davanti.
Pedrosa resta comunque favorito? Sicuramente lui e la Honda hanno un piccolo vantaggio in questo momento, ma anche la Yamaha sta lavorando e presto avrà novità importanti.
Per Pedrosa questo è l’anno decisivo per vincere finalmente il titolo in MotoGp?
Sì, può essere. Lo vedo molto in forma, deve sfruttare questa stagione altrimenti diventerà sempre più difficile per lui in futuro.
La Ducati saprà confermare i segnali di crescita mostrati a Le Mans? Penso che non sia ancora in grado di poter vincere, ma potrebbe regalarci almeno una gara da protagonista.
E da Marc Marquez cosa possiamo aspettarci al Mugello? Il ragazzino è pericoloso… Se dovesse andare molto forte anche al Mugello, allora potrà davvero lottare per il titolo già in questo suo primo anno in MotoGp, anche se questa per lui resta una stagione in cui innanzitutto deve imparare tutto sulla classe regina.
Per quali motivi la Spagna sta dominando in modo così netto in tutte e tre le classi? Stanno raccogliendo i frutti di un grande lavoro fatto negli scorsi anni, quando hanno formato una scuola veramente valida con tante corse, tanti trofei e quindi hanno trovato tanti talenti che ora stanno diventando campioni. Noi invece per qualche anno avevamo dimenticato questa scuola. Adesso abbiamo ricominciato a lavorarci, ma non è che puoi schiacciare un bottone e avere subito i risultati: ci vuole tempo per avere nuovamente dei piccoli campioni.
(Mauro Mantegazza)