È l’uomo dei record, lo sappiamo bene; e la pista sulla quale si corre da domani, quella del Montmelò per il Gran Premio di Catalunya di MotoGP, è appannaggio del Dottore, che ha vinto più di tutti su questa pista (9 volte). Non per niente, Valentino è carico per l’appuntamento dopo la doppia caduta Le Mans-Mugello che gli ha fatto perdere punti preziosi: “E’ la pista giusta per me, per puntare in alto. Ho recuperato perfettamente dalla caduta, amo la pista e voglio fare bene”, ha detto a Sportmediaset. “E voglio farlo dalle qualifiche, dove perdiamo sempre troppo perchè è difficile capire il momento giusto per scendere in pista, devi cercare il giro giusto senza tirare nessuno”. Già: partire dietro aumenta così i rischi di tocchi e cadute. Intanto, il ricordo su questo tracciato va immediatamente al duello fantastico del , risolto all’ultima curva nei confronti di Jorge Lorenzo. Rossi ci scherza su: “Se lui mi aspetta, io sono pronto! Se andasse come allora sarebbe stupendo, ma mi accontenterei di essere lì a lottare perchè la realtà dice che Jorge è più veloce, lo è in qualifica dove riesce a migliorare sempre più. Guida in modo impressionante, si capisce dai dati”. E poi, un pizzico di nostalgia per quando dominava: “Le gare sono cambiate tanto, oggi se parti dietro trovi traffico e perdi magari tre secondi che poi è dura recuperare. A me manca ancora un po’ ma confido di poter recuperare il mio livello. Certo: due anni con una moto con cui non avevo feeling si sentono”. Infine, la risposta a Jeremy Burgess che aveva parlato di piccolo miracolo nell’eventualità di un titolo mondiale vinto dal Dottore, vista l’età: “Quale età conta, la mia o la sua?”, dice ridendo prima di ammettere: “Bisogna essere realisti, vincere un mondiale è dura”.



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