Una vittoria strepitosa per Valentino Rossi oggi nel Gran Premio d’Olanda della MotoGp ad Assen. Il pilota italiano della Yamaha ha dominato la corsa con una fuga d’altri tempi, una vittoria degna dei suoi tempi migliori, che in tanti credevano che non potessero tornare mai più. Alle sue spalle sono arrivati nell’ordine Marc Marquez e Cal Crutchlow. Quarto Dani Pedrosa e quinto un incredibile Jorge Lorenzo, che ha corso dopo l’operazione alla clavicola per l’incidente subito giovedì nelle prove libere. Una prestazione eroica che merita di essere celebrata, anche se naturalmente in copertina va il Dottore di Tavullia, che non saliva sul gradino più alto sul podio dal Gran Premio della Malesia del 2010. Valentino è stato grande, sbarazzandosi di Marquez e Pedrosa nei primi giri e poi involandosi verso una vittoria che ha lasciato quasi incredulo anche lui, come Rossi ha dichiarato subito dopo il traguardo, commosso anche dal grande affetto del pubblico olandese. Per parlare di un Gran Premio d’Olanda che certamente passerà alla storia del Motomondiale, abbiamo sentito Luca Cadalora. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net. 



Per Valentino una vittoria sorprendente o se l’aspettava? Sì, me l’aspettavo. Mi sembrava che Valentino avesse acquistato maggiore sicurezza nella guida, maggiore convinzione nei suoi mezzi prima di questo Gran Premio d’Olanda.
Qual è stato il segreto del suo successo ad Assen? Dopo i test di Aragon ha trovato maggior confidenza con la moto, che era costruita per Lorenzo, per le esigenze del pilota spagnolo.
Per classe, stile e tecnica Valentino resta sempre il migliore? E’ stato il pilota che ha vinto di più in questi anni, il pilota migliore di questa generazione e forse anche di tutti i tempi.
Ora potrà lottare anche per il Mondiale? Questo è difficile, ma vincere oggi gli ha dato tantissima autostima e fiducia.
Cosa dire di Lorenzo, quinto con una clavicola rotta? Lorenzo è stato grandissimo, ha corso in condizioni così difficili e ha fatto benissimo, chiudendo quinto e gestendo anche la corsa, rallentando quando ha capito che non poteva dare di più in certi frangenti della gara. Ha avuto veramente un coraggio incredibile.
E’ la passione per le moto, che non abbandona mai i veri piloti? Quando si corre a certi livelli e si lotta per vincere un Campionato del Mondo non ci si arrende facilmente. Poi c’è anche la passione per le moto che ti spinge a andare oltre i tuoi limiti.



Resta lui il favorito per il Mondiale? Penso proprio di sì. Ha più possibilità degli altri piloti di vincere questo Mondiale.
Cosa dire degli altri piloti che hanno animato la gara? Bene Marquez, secondo con due dita rotte,bene Crutchlow, Pedrosa ha fatto un po’ di fatica giungendo quarto. Questo Gran Premio d’Olanda è stato purtroppo caratterizzato dalla situazione di tanti piloti che hanno corso in non buone condizioni fisiche.

Yamaha superiore alla Honda, merito del tracciato o c’è anche altro? Assen era un circuito favorevole alla Yamaha, le due case giapponesi sono superiori a turno nei vari circuiti del Mondiale.



E la Ducati? Male, ha toccato uno dei momenti più negativi di questa stagione. (Franco Vittadini)