Doveva essere la grande occasione di Marc Marquez, è stata la grande occasione di Marc Marquez. Il catalano vince il Gran Premio di Germania e si prende il comando della classifica mondiale. Lo sapevamo: con l’assenza forzata di Pedrosa e Lorenzo, il proscenio poteva essere di Marquez, il nuovo fenomeno del Motomondiale che vince qui la sua seconda gara di MotoGp – quarta in fila per lui al Sachsenring. Breve inciso: prima della gara Lorenzo aveva annunciato via Twitter che non avrebbe corso a Laguna Seca la prossima settimana, poi è arrivata un’indiscrezione secondo cui il maiorchino ci starebbe ripensando. Sia come sia, adesso lassù c’è Marc Marquez. La gara è stata emozionante nei primi giri: anche Cal Crutchlow e Valentino Rossi avevano la possibilità di avvicinarsi in classifica, in particolare il Dottore arrivava qui galvanizzato dalla grande vittoria di Assen e lo faceva capire a tutti, scattando davanti alla prima curva, prendendo il tempo a Crutchlow e Marquez – che scivolava fino al quarto posto – e ingaggiava battaglia con Stefan Bradl, fantastico inizialmente nel rimanere in scia e nel passare poi Valentino al quarto giro. Il tedesco faceva esplodere le tribune e provava addirittura l’allungo, mentre dietro Marquez passava un sorprendente Espargaro e ricuciva lo strappo, lasciando invece Crutchlow nelle secche del gruppoone, chiuso da un Alvaro Bautista combattivo. Davanti la situazione cominciava a cristallizzarsi intorno a metà gara: Marquez decideva che il tempo degli indugi era finito e saltava prima Rossi e poi Bradl, poi Valentino andava a caccia del tedesco e lo passava. Il pilota della Yamaha non ne aveva però per andare a prendere lo spagnolo; anzi, da dietro arrivava anche Crutchlow che lo prendeva di mira, si incollava agli scarichi e dava battaglia, una battaglia tra due moto che ballavano molto sull’anteriore. Alla fine però il britannico passava e si lanciava all’inseguimento di Marquez, che davanti continuava imperterrito a segnare giri da 1’22”1, 1’22”2 e addirittura 1’22”0; e mentre Rossi si accontentava del terzo posto avendo capito che di più non ne aveva e che dietro non rischiava granchè, la gara cambiava improvvisamente, perchè la gomma di Marquez iniziava a deteriorarsi e il vantaggio da 3 secondi passava a 2”8, poi 2”, poi addirittura un secondo e mezzo. A quel punto però mancava troppo poco: Marquez andava a vincere la gara, lasciando a Crutchlow un secondo posto tutto sommato straordinario viste le sue condizioni fisiche e il terzo a un Rossi che poi troppo contento non era, perchè sicuramente anche lui si aspettava di fare meglio viste le due assenze illustri. La Ducati contiene i danni ma è ancora lontanissima: Dovizioso prende 30 secondi (settimo), Hayden è nono, mentre sono ottime le gare di Bradl e Bautista, rispettivamente quarto e quinto. Adesso il Mondiale cambia il suo scenario: sono in 5 nello spazio di 37 punti, e se forse Valentino Rossi appare troppo distante per provare a fare qualcosa, sicuramente sarà una lotta a tre con il possibile inserimento di Crutchlow. Tra una settimana siamo di nuovo in pista: Laguna Seca bussa, vedremo se Pedrosa e Lorenzo risponderanno presente e torneranno in pista per far capire a Marquez che va bene essere un fenomeno, ma finchè in pista ci sono loro l’ultima parola non è dell’esordiente catalano.



Pos. Points Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time/Gap
1 25 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 160.2 41’14.653
2 20 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 160.1 +1.559
3 16 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 159.5 +9.620
4 13 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 159.3 +13.992
5 11 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 158.8 +21.775
6 10 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 158.6 +25.080
7 9 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 158.2 +30.027
8 8 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 158.2 +30.324
9 7 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 157.3 +45.355
10 6 51 Michele PIRRO ITA Ignite Pramac Racing Ducati 157.2 +47.142
11 5 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 157.1 +47.824
12 4 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 157.1 +48.523
13 3 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 156.7 +54.428
14 2 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 156.3 +1’00.323
15 1 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 156.0 +1’05.530
16 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 155.8 +1’09.153
17 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 155.4 +1’15.601
18 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing ART 155.2 +1’19.683
19 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 153.4 1 Lap
Not Classified
67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 154.1 3 Laps
68 Yonny HERNANDEZ COL Paul Bird Motorsport ART 149.5 29 Laps

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