La griglia di partenza del Gran Premio di MotoGp degli Stati Uniti sembra scritta davvero da uno sceneggiatore di Hollywood qui a Laguna Seca. E il romanzo di questa gara sembra davvero dei più appassionanti. Avremmo potuto leggere del ruggito del giovane leone Marc Marquez che in sella alla sua Honda dominava le qualifiche così come tutte le altre sessioni di prove, o del ruspante outsider Cal Crutchlow, una giubba rossa alla conquista degli Usa con la sua Yamaha Tech 3, o meglio ancora del ruggito del vecchio leone, Valentino Rossi, capace di lanciare la sua Yamaha M1 ancora una volta davanti a tutti. E invece no. La pole position in questa griglia di partenza di MotoGp se l’è guadagnata una piccola, grande LCR, quella di Stephan Bradl, felice ed incredulo a bordopista attorniato dai microfoni di chi voleva una sua dichiarazione da poleman. Una pole position strameritata, una griglia di partenza che promette tante sorprese in gara. Ma partiamo con ordine, come si confà a un grande spettacolo, dal Q1, per salire su su fino alla vetta. Pedrosa e la sua Honda sono i predestinati a sfrecciare fino a vincere la prima parte delle qualifiche, e – stavolta niente sorprese – è proprio quello che avviene. Un tempo da Q2, 1:22:017 che scava un solco netto con il secondo pilota che passa dal purgatorio al paradiso: Randy De Puniet. Quasi 7 decimi il ritardo per lui, ma quanto basta per lasciarsi alle spalle Hector Barbera e il resto della ciurma. Un tempo così buono e ottenuto in modo così perentorio che ha fatto pensare a tutti che il Torero Camomillo fosse tornato a in grado di lottare fino al primo posto in griglia in Q2, ma evidentemente ci sbagliavamo. Vero che sono bastati quattro giri a chiudere i giochi, ma in Q2 ci sono altri protagonisti con cui misurarsi.



Il Q2 si apre nel segno di Marquez, che se si era preso dei rischi notevoli durante le sessioni di prove, qui in qualifica ne prende almeno il doppio. Lo stile di guida è coraggioso ed efficace, ma anche molto dispendioso, anche a livello di resa, con lo spagnolo che dissemina intertempi micidiali in giri però diversi, e ricucire tutto in un unico entusiasmante giro non è stata proprio una impresa da nulla, anche se Marc è andato davvero fortissimo. Diverso invece per Bradl, che pare abbia trovato il giusto assetto negli ultimi due giri, dove ha sentito l’odore del sangue per la caduta di Marquez e allora ha potuto dare quel qualcosa in più che significa pole position. Valentino Rossi è stato un po’ sfortunato perchè – pur avendo chiuso con un più che dignitoso quarto posto che a conti fatti non preclude nulla in gara – il suo best time si allontana pareggio dal suo tempo ideale. Di ben due decimi, che gli avrebbero aperto le porte della prima fila. Invece davanti c’è Bautista, e dietro un Crutchlow che ha pagato molto per la caduta in FP4. Lorenzo e Pedrosa alla fine si accontentano del sesto e settimo posto e aspettano la gara, mentre Dovizioso e Hayden (ottavo e decimo) sono la riprova che la Ducati davvero è ancora lontana da capire come fare ad andare veloce, ma davvero veloce, in questa MotoGp. Insomma, strapotere Honda, con tre diverse case nei primi tre posti, davanti al drappello Yamaha. Per la gara però si riparte da zero, servirà dare gas, servirà dare spettacolo…



Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 266.5 1’22.017
2 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 256.2 1’22.694 0.677 / 0.677
3 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 257.5 1’22.808 0.791 / 0.114
4 15 Alex DE ANGELIS RSM Ignite Pramac Racing Ducati 266.7 1’23.253 1.236 / 0.445
5 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 258.7 1’23.272 1.255 / 0.019
6 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 252.9 1’23.323 1.306 / 0.051
7 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 259.7 1’23.616 1.599 / 0.293
8 68 Yonny HERNANDEZ COL Paul Bird Motorsport ART 255.0 1’23.875 1.858 / 0.259
9 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing ART 260.3 1’23.919 1.902 / 0.044
10 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 249.4 1’23.987 1.970 / 0.068
11 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 255.4 1’24.235 2.218 / 0.248
12 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 249.5 1’24.756 2.739 / 0.521
13 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 246.0 1’24.809 2.792 / 0.053

 

Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 264.3 1’21.176
2 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 263.1 1’21.193 0.017 / 0.017
3 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 268.4 1’21.373 0.197 / 0.180
4 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 269.3 1’21.418 0.242 / 0.045
5 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 264.2 1’21.420 0.244 / 0.002
6 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 264.1 1’21.453 0.277 / 0.033
7 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 264.8 1’21.728 0.552 / 0.275
8 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 262.3 1’22.026 0.850 / 0.298
9 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 253.6 1’22.075 0.899 / 0.049
10 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 265.3 1’22.090 0.914 / 0.015
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 259.5 1’22.099 0.923 / 0.009
14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART

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