Potremmo chiamarlo passaggio di consegne. Quarto giro della gara di Laguna Seca, stanno duellando per la seconda posizione Valentino Rossi e Marc Marquez, all’inseguimento di Stefan Bradl che era scattato benissimo dalla pole position. La superiorità dello spagnolo della Honda appare già abbastanza chiara, e francamente tutti ci aspettavamo che il Dottore della Yamaha prima o poi avrebbe dovuto dargli strada. A fare la differenza, però, è il come: un sorpasso che entrerà nella storia anche per le clamorose similitudine con quanto successe nel 2008 in quello stesso identico punto, la curva 8 del circuito californiano, cioè il mitico Cavatappi. Allora Valentino sorpassò con una manovra epica un Casey Stoner che per tutto il week-end era stato più veloce: il colpo fu durissimo per l’australiano, che non riuscì più a replicare, in quella gara ma anche nel resto del Mondiale. Insomma, potremmo quasi dire che in quell’attimo Rossi vinse non solo la gara ma anche il suo ottavo titolo iridato. Qui i due protagonisti non sono direttamente in lotta per il Mondiale, ma le similitudini fra i due sono impressionanti. Rossi da sempre apprezza il talento del giovane spagnolo, con il quale non c’è la rivalità che caratterizza i rapporti con Jorge Lorenzo o Dani Pedrosa: Valentino si rivede in Marc, e il sorpasso di ieri lo dimostra. Una manovra di puro talento, genio e anche un pizzico di sregolatezza, che ha fatto sobbalzare sulla sedia tutti gli spettatori. Marquez affianca Rossi all’esterno, è più veloce ma non può sorpassarlo rimanendo in pista. Ecco allora che il sorpasso si concretizza oltre il cordolo e persino oltre il tombino che nel 2008 era diventato celebre. A volere essere pignoli, un sorpasso ai limiti del regolamento, anche se va detto che tutto è successo nella dinamica di momenti di adrenalina pura. Proprio come nel 2008, appunto. A Valentino resterà probabilmente questa consolazione: nessuno più gli dirà che quel sorpasso era ‘fuori legge’, oltre al fatto di essere stato di ispirazione al ragazzino che fin da piccolo aveva Valentino come unico idolo. L’abbraccio a fine gara dimostra che fra i due non c’è ‘ruggine’. Una nuova era sta iniziando, e se Marquez vincerà il suo primo titolo in MotoGp al suo primo anno nella massima categoria, domenica 21 luglio 2013 sarà davvero stata l’inizio di un nuovo dominio. Per ora, non ci resta che ammirare di nuovo questo capolavoro motociclistico. (Mauro Mantegazza)