Valentino Rossi è pronto per Misano. Il Gran Premio di San Marino si corre sulla pista di casa sua, perciò per lui è un appuntamento speciale, non una gara come le altre ma una possibilità di tornare sul podio davanti alla propria gente. Alla vigilia delle prime prove libere, il Dottore ha fatto il punto sulla situazione della Yamaha M1: “Proveremo il nuovo cambio, siamo felici. E’ importante in una pista come questa dove si usano molto le marce. Il cambio Seamless usato a Brno è un grande vantaggio, ma non sarei in grado di quantificare il suo aiuto”. E ancora, sul setting della moto: “Non credo di dover cambiare nulla nel setting, il tempo sul giro dovrebbe essere simile ma dovrà migliorare la stabilità in entrata e uscita di curva”. “Rossi ha poi commentato alcune dichiarazioni di Casey Stoner, che aveva parlato dell’elettronica: “Concordo con lui”, ha detto, “è giusto che rimanga per questioni di sicurezza, ma certo non per rendere la guida più facile”. Circa la possibilità di avere un team tutto suo in Moto3, Valentino è rimasto cauto: “Sarebbe bello avere un team VR46, ma non siamo ancora pronti. Nel frattempo mi concentro su questa gara”



In un’intervista al sito ufficiale della MotoGp, Valentino Rossi ha ripercorso gli ultimi anni della sua carriera e dato uno sguardo al prossimo futuro, che per il Dottore significa Gran Premio di Misano (domenica ore 14.00). Rossi comincia dal fallimento con la Ducati (2011-2012), dopo aver vinto e rivinto il motomondiale in sella alla Yamaha: “Non era così sicuro che avrei riavuto la Yamaha, la M1 ufficiale. Quindi ero molto preoccupato di dovere finire la mia carriera così, con due anni negativi e quando sono riuscito a risalire sulla mia M1 avevo tanta, tanta motivazione“. Quest’anno Valentino è tornato a correre per la Yamaha e il primo Gran Premio sulla nuova-vecchia moto è stata una grande emozione: “È stato bello tutto il weekend di Losail (in Qatar, ndr), ma poi in qualifica sono andato male e non sono riuscito a migliorare. Gli altri sono andati molto forte e io sono partito indietro, e poi la gara è stata bella perché comunque sono andato molto bene, ma soprattutto gli ultimi dieci giri avevo un grande passo e quando vedi che vai a prenderli quasi tutti, non è affatto male“. Rossi e tutti i suoi tifosi hanno però una data preferita nella stagione in corso: il 29 giugno, data dell’unica (finora) vittoria del Dottore nel Motomondiale 2013: “Assen è stata la gara più speciale finora perché comunque vincere è diverso. È stata una vittoria speciale sotto tanti punti di vista soprattutto perché era dal 2010 che non vincevo più e non sapevo sinceramente se ci sarei mai più riuscito. Vincere ad Assen, in una gara bella e dopo tanti sorpassi è stata probabilmente la vittoria più difficile della mia carriera, la vittoria più voluta. In un attimo sono stato ripagato di tutte le delusioni di due anni prima e risentire un’altra volta il gusto della vittoria è sempre speciale“. Il prossimo obiettivo è Misano Adriatico, circuito “di casa” del pasarese Valentino che sulla pista romagnola ha vinto due volte (vi si corre dal 2007): “Qui l’obiettivo è prendere i primi tre, cercare di battagliare con loro, anche con Crutchlow che va molto forte e fare punti ma soprattutto cercare di salire sul podio, di vincere gare. Come approccio alle gare  adesso si vuole più impegno di prima perché quando sei giovane ti viene tutto più facile, e adesso per fare dei risultati bisogna essere sempre concentrato al cento per cento e soprattutto lavorare tanto al box, e cercare di non lasciare nessun dettaglio al caso“. La classifica piloti è comandata sempre dal rookie Marc Marquez (233 punti), seguito da Daniel Pedrosa (203) e Jorge Lorenzo (194). Rossi è quarto con 156 punti, seguito da Cal Crutchlow con 136.

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