Seconda vittoria consecutiva per Jorge Lorenzo, che domina il Gran Premio di San Marino e si avvicina ulteriormente a Marc Marquez nella classifica mondiale. Ma il baby catalano fa quello che doveva: non potendo vincere la gara contiene i danni, e arriva secondo perdendo così soltanto 5 punti. Di questo passo Lorenzo non ce la farà, e al di là di questo Marquez conferma di essere ormai un pilota di punta della classe regina: qui la Honda HRC non era favorita, almeno dopo le prove libere e le qualifiche, con un’altra pole del ragazzino, si era comunque capito che la Honda ufficiale non era del tutto a posto. A sfruttare la cosa è stato Jorge Lorenzo, che come nella scorsa gara è volato via fin dalla partenza e poi ha condotto sempre in testa, senza mai farsi avvicinare da nessuno. Marquez ha perso tempo all’inizio: scattato male, ha provato a passare subito Dani Pedrosa, ma si è fatto ingolosire troppo ed è finito largo. Lì lo ha passato anche Valentino Rossi, che però si è dovuto arrendere alla legge del più forte e, alla fine, ha chiuso al quarto posto (l’ennesimo) guadagnando 13 punti in classifica ma di fatto confermando che oggi non ha il passo per stare con i primi tre. Nè Pedrosa, ancora grande sconfitto, ha avuto quello per infastidire Lorenzo: il pilota maiorchino ha sempre avuto almeno tre secondi di vantaggio. Anzi: Marquez ha provato un’altra grande rimonta dopo quella di due settimane fa. Quasi sbadigliando ha passato il compagno di squadra, poi non aveva per andare a prendere il leader della corsa e si è accontentato di un risultato che comunque lo tiene saldamente in testa al Mondiale, quando manca una gara in meno. Nelle retrovie, il vuoto alle spalle di Valentino Rossi: Cal Crutchlow conferma le difficoltà del weekend ed è addirittura sesto (quinto Bradl), le Ducati chiudono settima (Dovizioso), ottava (Hayden) e nona (Pirro). Gli altri italiani sono Petrucci e Corti, rispettivamente quindicesimo e sedicesimo.
Tempo in peggioramento a Misano, ma per ora ancora asciutto: queste sono le condizioni con le quali ci avviamo a vivere una gara che avrà inizio fra pochissimi minuti, cioè alle ore 14.00. Accendete i motori, la MotoGp sta per cominciare…
Archiviato anche il warm-up, ormai sul circuito Santa Monica di Misano Adriatico non ci resta altro da fare che goderci il momento più atteso dell’intero week-end, cioè naturalmente la gara del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini 2013. Si annuncia un grande duello fra i due piloti che sono senza dubbio i principali protagonisti di questa parte della stagione, cioè Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Il primo, a soli 20 anni, conduce la classifica iridata e ha già stracciato quasi tutti i record relativi ai debuttanti nella classe regina, 500 o MotoGp a seconda delle epoche; il secondo è il campione del Mondo in carica e venderà cara la pelle prima di abdicare, anche se deve recuperare ben 39 punti in classifica. La pole position, con netto margine di vantaggio, fa pensare che il nuovo fenomeno della Honda Hrc sia ancora una volta il favorito per il successo, anche sulla pista intitolata alla memoria di Marco Simoncelli. Lorenzo però gli partirà al fianco, e il tempone che ha fatto registrare nel warm-up di questa mattina fa pensare che possa lottare come minimo alla pari con il rampante connazionale. Ci sono poi i rispettivi compagni di squadra a completare la lotta per i tre gradini del podio: Dani Pedrosa appare in calo nelle ultime gare, ma un piazzamento nei primi tre logicamente è ampiamente alla sua portata; è proprio lui però l’obiettivo che appare più facilmente raggiungibile per il Dottore di Tavullia, se Valentino vorrà provare a salire sul podio. Di certo per Rossi partire dalla terza posizione sulla griglia di partenza sarà un aspetto molto positivo, una circostanza che raramente si è verificata quest’anno. L’obiettivo è quello di spezzare la serie dei quarti posti, risultati apprezzabili ma certamente non sufficienti per un nove volte campione del Mondo. Chissà se qualcun altro sarà in grado di inserirsi in questa bagarre: magari Cal Crutchlow oppure la sorpresa Aleix Espargaro con la sua Aprilia Crt, anche se il pubblico spera soprattutto nella Ducati, che però sulla griglia non ha saputo piazzarsi meglio del nono posto ottenuto da Andrea Dovizioso, primo di quattro Rosse consecutive fino al dodicesimo posto. Ma ora è sempre più vicino il momento fatidico: siamo pronti al grande spettacolo!
La prima posizione del warm-up di Misano è andata a Jorge Lorenzo, e già questa è una notizia. Lo spagnolo spezza infatti il dominio del connazionale Marc Marquez, e lo fa in modo decisamente autorevole: il miglior tempo del pilota Yamaha è stato di 1’33″832, la bellezza di 706 millesimi meglio del grande rivale su Honda Hrc, che a sua volta precede – ma con margini molto minori – gli altri due big, Dani Pedrosa terzo e Valentino Rossi quarto a 992 millesimi dal compagno di squadra (clicca qui per i risultati del warm-up). Dunque forse non è più così scontato che per il nuovo fenomeno arrivi una vittoria sul circuito Santa Monica, mentre di certo la lotta per il podio è ristretta a questi quattro fenomeni, anche se Bautista, Crutchlow e Bradl stamattina sono arrivati molto vicino a Valentino. Da segnalare una scivolata, ma senza conseguenze, per Marquez nei minuti finali.
A pochi minuti dall’inizio del warm-up a Misano, la prima notizia è che sulla pista romagnola splende il sole. Dunque nessun problema con il meteo, almeno per questo warm-up che servirà per trovare la definitiva messa a punto di tutte le moto, con Marc Marquez logico favorito e Valentino Rossi che mira al podio.
La gara di oggi sarà combattuta con Marquez pronto ad andare in fuga e le due Yamaha di Rossi e Lorenzo chiamta all’impresa di fermare il giovane spagnolo. A scombinare i piani potrebbe pensarci il meteo. Infatti le previsioni danno rischio pioggia durante la gara. Un’eventuale precipitazione mischierebbe i valori in pista e potrebbe rendere ancora più incerto i’esito della gara di Misano.
Il momento della verità di questo Gran Premio di MotoGp si avvicina. Siamo al warm-up del Gp di San Marino, a Misano, circuito intitolato a Marco Simoncelli e – come se il Sic potesse davvero spingere sul gas – Valentino Rossi ha ottenuto uno dei migliori posti in griglia di tutta la stagione in corso. Certo, per capire se sarà sufficiente a riprendersi, almeno idealmente, quel trono che il piccolo Marc Marquez sembra aver scippato a lui come a Lorenzo e Pedrosa, ci vorrà del tempo. A partire dal warm-up, dove Valentino Rossi affinerà il setup che userà nella gara di questo pomeriggio. Attenzione però agli imprevisti, e uno degli imprevisti più classici in queste gara di MotoGP è la pioggia. Il barometro è destinato a scendere e le previsioni del tempo danno anche violenti temporali sulla pista, con quasi l’80% di possibilità di precipitazioni. Ma attenzione, è presto per gioire, perchè stando agli ultimi dati questo potrebbe avvenire poco dopo la conclusione della gara. Insomma, le condizioni in cui si trova la pista questa mattina dovrebbero essere quelle in cui si correrà. Attenzione però al vento, sempre piuttosto vivace, che potrebbe riservare più di una sorpresa. Al momento però, le maggiori insidie stanno nella bassa temperatura dell’asfalto, che potrebbe evidenziare per qualcuno più di un problema di grip. Certo non per Marquez, che se confermasse il mezzo secondo di vantaggio ottenuto in qualifica giro dopo giro potrebbe senza fatica fare il vuoto attorno a sè. Tuttavia, seppure qualche indicazione significativa la troveremo certamente dal warm-up, la gara potrebbe essere tutta un’altra storia.
Come detto, anzitutto, c’è l’incognita pioggia. E’ quasi sicuro che nel pomeriggio il tempo si guasterà, ma non c’è la certezza che questo avvenga solo a gara finita. Occhio quindi rivolto al cielo e attenzione al vento. Vento che potrebbe cambiare anche in senso metaforico, almeno per Valentino Rossi che – secondo quanto ha dichiarato in una intervista esclusiva al nostro giornale Marco Lucchinelli – potrebbe davvero tirare fuori una prestazione maiuscola sul circuito che ben conosce. “Non sono stato tenero con Valentino in questi mesi – ha detto Lucchinelli – ma qui può fare bene, con mestiere, classe ed esperienza. Non mi stupirei se vincesse o arrivasse secondo”. Insomma sensazioni positive nei confronti di Valentino Rossi che in effetti domina il T3 e il T4 (in coabitazione con Marquez) dando prova di interpretare la pista in modo molto efficace. Nei primi due settori, però, Rossi fa molta fatica, mentre Lorenzo riesce a girare su tempi paragonabili alle Honda, specie quella di Marquez. Insomma, è vero che la Yamaha ancora è indietro rispetto alla Honda, ma per Rossi sarà fondamentale il feeling che riuscirà a raggiungere con la sua M1. Per le Ducati, purtroppo, il discorso cambia. La moto è quasi totalmente alla deriva e i risultati sono pessimi, addirittura paragonabili con quelli delle CRT. Insomma, più che un setup azzeccato, a Dovizioso e Hayden servirebbe un mezzo miracolo. Ma ora spazio ai motori, il warm-up e la gara del Gran Premio di MotoGp a Misano sta per cominciare!
Risorsa non disponibile
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 285.9 | 1’33.832 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 287.8 | 1’34.538 | 0.706 / 0.706 |
3 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 289.1 | 1’34.676 | 0.844 / 0.138 |
4 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 283.4 | 1’34.824 | 0.992 / 0.148 |
5 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 286.9 | 1’34.827 | 0.995 / 0.003 |
6 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 279.7 | 1’34.837 | 1.005 / 0.010 |
7 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 287.9 | 1’34.901 | 1.069 / 0.064 |
8 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 283.1 | 1’35.015 | 1.183 / 0.114 |
9 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 283.3 | 1’35.095 | 1.263 / 0.080 |
10 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 273.8 | 1’35.297 | 1.465 / 0.202 |
11 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 284.5 | 1’35.301 | 1.469 / 0.004 |
12 | 51 | Michele PIRRO | ITA | Ignite Pramac Racing | Ducati | 280.8 | 1’35.474 | 1.642 / 0.173 |
13 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 285.2 | 1’35.697 | 1.865 / 0.223 |
14 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 274.1 | 1’36.040 | 2.208 / 0.343 |
15 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Avintia Blusens | FTR | 275.0 | 1’36.116 | 2.284 / 0.076 |
16 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 275.5 | 1’36.186 | 2.354 / 0.070 |
17 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 270.1 | 1’36.528 | 2.696 / 0.342 |
18 | 71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 270.9 | 1’36.758 | 2.926 / 0.230 |
19 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 272.4 | 1’36.886 | 3.054 / 0.128 |
20 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 271.0 | 1’37.334 | 3.502 / 0.448 |
21 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | ART | 272.8 | 1’37.685 | 3.853 / 0.351 |
22 | 67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 266.4 | 1’38.067 | 4.235 / 0.382 |
23 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 272.7 | 1’38.224 | 4.392 / 0.157 |
52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter |
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 161.0 | 44’05.522 |
2 | 20 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 160.8 | +3.379 |
3 | 16 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 160.5 | +7.368 |
4 | 13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 160.1 | +15.062 |
5 | 11 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 159.6 | +22.355 |
6 | 10 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 159.6 | +22.599 |
7 | 9 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 159.1 | +31.059 |
8 | 8 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 158.4 | +42.702 |
9 | 7 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 158.3 | +44.858 |
10 | 6 | 51 | Michele PIRRO | ITA | Ignite Pramac Racing | Ducati | 158.1 | +47.818 |
11 | 5 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 158.1 | +48.011 |
12 | 4 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 157.2 | +1’03.154 |
13 | 3 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 157.0 | +1’07.600 |
14 | 2 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Avintia Blusens | FTR | 156.5 | +1’15.528 |
15 | 1 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 156.4 | +1’17.907 |
16 | 71 | Claudio CORTI | ITA | NGM Mobile Forward Racing | FTR Kawasaki | 155.7 | +1’29.655 | |
17 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 155.4 | +1’33.990 | |
18 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 155.3 | +1’36.860 | |
Not Classified | ||||||||
67 | Bryan STARING | AUS | GO&FUN Honda Gresini | FTR Honda | 153.8 | 4 Laps | ||
8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Blusens | FTR | 155.6 | 7 Laps | ||
68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Paul Bird Motorsport | ART | 153.7 | 19 Laps | ||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | ART | 152.2 | 21 Laps | ||
29 | Andrea IANNONE | ITA | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 155.6 | 25 Laps | ||
52 | Lukas PESEK | CZE | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 148.0 | 25 Laps |