Ancora una volta Valentino Rossi stecca ad Aragon. Siamo solo al venerdi, ma le indicazioni sono pesanti: di solito il Dottore riesce a tenere il passo nelle prime sessioni di prove libere per poi calare al sabato, e invece questa volta ha fatto capire da subito che anche la gara rischia di vederlo confinato nelle retrovie. Del resto, come ha ricordato lui stesso, non sarebbe una novità: nella storia del Gran Premio d’Aragona Valentino non è mai andato al di là del sesto posto (2010 con la Yamaha), poi è stato decimo nel 2011 e ottavo nel 2012, entrambe le volte con la Ducati. Oggi il settimo posto nelle libere, staccato di quasi un secondo da Marc Marquez che ha centrato il primo posto nella seconda sessione. “Ho avuto problemi al freno“, ha spiegato il Dottore, “la leva vibrava molto e qualcosa non andava nemmeno sul freno motore. Non siamo riusciti a risolverli, siamo in difficoltà”. C’è anche un problema di gomme e di grip non ancora trovato: “Ho girato con le morbide, ma dopo un po’ la moto si muove tanto e diventa ingestibile. Le Honda tengono il passo molto meglio di noi”. Rossi ha spiegato che, in assenza della mescola dura, bisogna arrangiarsi con la morbida sulla posteriore, e questo crea problemi di aderenza per il surriscaldamento precoce. A dimostrazione di questo, il fatto che anche Jorge Lorenzo non sia stato troppo brillante al pomeriggio, “ma lui è un po’ più veloce di me”. Quindi, per domani e domenica si prospetta una sorta di calvario, alla ricerca della prestazione giusta. Con l’obiettivo chiaro: “Andare come Lorenzo, ma sarà dura soprattutto dopo qualche giro. Speravamo andasse meglio dopo i test, ma per lavorare sulle gomme con Bridgsetone i tempi sono lunghissimi. Proveremo ugualmente a battere le Honda che qui sono andate sempre molto bene”. Si punta al quarto posto, che “non sarebbe male”.