Quattro piloti racchiusi in 158 millesimi di secondo, questo il distacco che separa l’autore della pole position Marc Marquez e Valentino Rossi quarto. Secondo si è piazzato Jorge Lorenzo a soli 10 millesimi da Marquez, terzo Dani Pedrosa (clicca qui per la griglia di partenza). Tanto equilibrio quindi in questo Gran Premio d’Aragona 2013 della classe MotoGp, che lascia pensare ad una gara spettacolare, combattuta e incerta fino all’ultimo, magari con clamorosi colpi di scena che potrebbero incidere sulla classifica del Mondiale. Noi speriamo che Valentino faccia una gara perfetta e regali ai suoi tifosi un bellissimo successo: di certo il distacco con i tre big spagnoli è inferiore al solito, quindi tutto potrà succedere in questa gara in terra di Spagna. Per commentare le prove ufficiali e proiettarci verso la gara del Gran Premio d’Aragona, abbiamo sentito Giacomo Agostini, quindici volte campione del Mondo. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Marquez ancora primo in queste prove ufficiali, è sempre lui il pilota da battere? Non c’è niente da meravigliarsi, Marquez è veramente il più forte pilota attualmente e lo dimostra ogni volta nelle prove.
Il margine su Lorenzo è però davvero minimo… Lorenzo è veramente un avversario difficile da battere, il Mondiale della MotoGp non è ancora deciso e lui farà di tutto per sconfiggere Marquez. Credo poi che questo distacco così minimo da Marquez darà molto interesse alla gara.
Terzo Pedrosa, ma gli manca sempre qualcosa rispetto agli altri due piloti spagnoli? Bisogna considerare che di fuoriclasse ne nasce uno ogni vent’anni. Marquez è sulla strada per diventarlo, Lorenzo certo non è da meno. Questo significa che Pedrosa è anche lui un pilota molto valido.
Quarto Valentino Rossi, ma il distacco è ridottissimo, segno d’equilibrio e di spettacolo? Sì, come dicevo prima questo darà molto interesse al Gran Premio d’Aragona, che si preannuncia spettacolare e pieno d’equilibrio. Una cosa molto buona per la MotoGp.
Che gara sarà dunque? Combattuta, incerta fino all’ultimo, molto bella e emozionante.
Il suo pronostico? Difficile fare un pronostico con quattro piloti racchiusi in pochi secondi nelle prove ufficiali.
Cosa pensa del Valentino Rossi manager? E’ stata una grande idea la sua, veramente da elogiare. Il motociclismo italiano ha sempre avuto una grande tradizione, ora avrebbe bisogno di recuperare un po’ di terreno, di tornare forte come era un tempo. Valentino ha avuto il merito di investire sui giovani, di fare il manager per far crescere una scuola di piloti italiani che un giorno potrebbe dare grandi risultati. (Franco Vittadini)

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