Si è dovuto accontentare dell’ottavo posto sulla griglia di partenza per il Gran Premio d’Australia della MotoGp: questo è stato il verdetto delle qualifiche di Phillip Island, a dire il vero piuttosto deludente per il Dottore della Yamaha, che dovrà inseguire da lontano il solito Marc Marquez, autore della pole position per la dodicesima volta nel corso di questa stagione per lo spagnolo leggendaria. Questa invece è stata l’analisi di Rossi sul deludente piazzamento: “Non ho raccolto quanto fatto di buono nelle prove libere a causa di errori. Con la prima gomma avevo fatto bene, con la seconda, invece, abbiamo fatto una piccola modifica per far curvare meglio la moto. Invece prima ho preso un’imbarcata, ma nonostante quello ero sotto di due decimi, poi però alla curva 9 ho sbagliato, troppo in difficoltà con i freni a causa di quella modifica e sono sceso in terza fila. Peccato, però la gara è lunghissima e io ho un passo niente male. Dovrò recuperare il prima possibile, ma sto guidando forte, posso farcela”.
Marc Marquez ha conquistato la pole position, dunque sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Australia 2014 della MotoGp a Phillip Island partirà davanti a tutti, come molto spesso gli è accaduto quest’anno. Ecco il commento dello spagnolo della Honda, già matematicamente campione del Mondo, al termine della sessione: “Siamo in un bel momento, ma domani ci aspetta una gara divertente per tutta la gente che è qui. Ci sono tanti piloti bravi che possono fare bene e Rossi è forte ed ha un ottimo passo”. Siamo in Australia, terra di grandi campioni come Mick Doohan, dunque è normale chiedere a Marc del record di vittorie in una sola stagione, attualmente detenuto proprio da Doohan con 12, mentre lo spagnolo è già a quota 11 quest’anno: “Il record di vittorie di Doohan? Sarebbe bello farlo in Australia, il suo paese. Proverò a rischiare e a vincere la gara. I record sono sempre importanti, soprattutto quando ti confrontano con delle leggende”.
Pole position di Marc Marquez, come spesso è avvenuto in questo mondiale, ma in un certo senso contro il pronostico della viglia, vista la fatica fatta in tutte le sessioni fino a qui. Almeno se comprarate con lo strapotere dimostrato ovunque in questo campionato. Secondo si piazza un buonissimo Cal Crutchlow con un tempo che di un soffio relega Lorenzo al terzo posto. Rossi è ottavo, Iannone settimo. Dovizioso non riesce ad andare oltre al decimo posto
La Q1 di MotoGp a Phillip Island si conclude con un protagonista ritrovato e uno inatteso. Il protagonista ritrovato è Dani Pedrosa, che riesce a mettere sull’asfalto un 1:29:097, il tempo più basso di tutto il week-end. E che a causa dell’altro protagonista rimarrà tale. Questo misterioso protagonista è la pioggia. L’acqua cade in modo non uniforme e i team sono in imbarazzo. Le rain non si possono utilizzare, le slik sono pericolose. La direzione gara potrebbe decidere anche di annullare la sessione. Tra poco lo sapremo. Il secondo qualificato in Q1 è un sorprendente Aoyama
Tra pochi minuti la MotoGp entrerà nel vivo conl’inizio della Q1, ultimo atto prima di disegnare la griglia di partenza del Gran Premio di Australia a Phillip Island. La prima notizia è che in Q1 ci ritroviamo niente meno che Dani Pedrosa. Tanta delusione per lui, in estrema difficoltà anche in FP4, non trova l’assetto giusto per la sua Honda, Honda che – eccezione fatta per Marquez, comunque sempre nelle prime posizioni – su questo circuito è quasi un handicap. Ducati e Yamaha qui vanno molto meglio, e i risultati dell’FP4 (con il miglior tempo di Iannone), oltre ai combinati delle tre sessioni ufficiali, sono li a dimostrarlo. Valentino Rossi ha stupito per il passo gara mostruoso, gli ingredienti per una gara combattuta ci sono proprio tutti…
Ancora protagonista in diretta la MotoGp, che si accinge a vivere le qualifiche del Gran Premio d’Australia 2014 sul circuito di Phillip Island, sedicesimo appuntamento di questa stagione. Siamo giunti alla seconda di tre gare consecutive extra-europee, un tour de force per i piloti e il personale delle varie squadre, ma anche per gli appassionati che per seguire le sessioni decisive per stabilire le posizioni sulla griglia di partenza e chi conquisterà la pole position dovranno essere svegli già all’alba – anzi, prima. Infatti il Q1 avrà inizio alle ore 6.10 italiane (le 15.10 di Phillip Island), seguito poi alle ore 6.35 dal Q2, la sessione decisiva per fissare le prime quattro file della griglia. Ricordiamo infatti il format delle prove ufficiali della classe più attesa: dalla prima parte delle qualifiche sono esentati i migliori dieci della classifica combinata delle prime tre sessioni di prove libere, e questo turno determinerà quali saranno gli ultimi due ammessi alla seconda e decisiva fase delle prove ufficiali, che emetterà i verdetti definitivi con l’emozionante lotta dei 12 più forti centauri per le principali posizioni sulla griglia di partenza. L’appuntamento è sull’affascinante pista di Phillip Island, che spicca nel calendario sia per la bellezza della località australe in riva all’Oceano, che sorge sull’omonima isola 140 km a sud-est di Melbourne, intitolata alla memoria di Arthur Phillip, che fu il primo governatore inglese del New South Wales: qui si disputano corse fin dal 1928, con una 100 Miglia stradale. Il circuito invece nacque nel 1956, anche se il primo Gran Premio iridato fu corso solo nel 1989. Ieri avevamo celebrato le vittorie dei piloti australiani in casa propria, ora ricordiamo i tanti successi italiani su questa pista agli antipodi della nostra Italia. La prima vittoria arrivò nel 1990 grazie a Loris Capirossi in 125, e fu decisiva per la conquista del titolo iridato da parte del giovanissimo Loris, che proprio quell’anno aveva debuttato nel Mondiale. Capirossi vincerà anche l’anno successivo a Eastern Creek (sede del Gp dal 1991 al 1996), e poi anche nel 1996 in 500. Da ricordare anche le vittorie di Luca Cadalora nel 1991 e 1992 nella classe 250 e quelle di Max Biaggi nel 1994 e 1996 sempre in 250, poi nel 2000 in 500, quando ormai dal 1997 si era fatto stabilmente ritorno a Phillip Island. Altro italiano che ha ottenuto grandi risultati a Phillip Island è Marco Melandri, che si impose nel 1999 in 125, nel 2002 in 250 e nel 2006 in MotoGp, ma adesso il palcoscenico deve andare a Valentino Rossi. Il Dottore infatti a Phillip Island ha vinto ben sette volte: prima la doppietta in 250 nel 1998 e 1999, poi i clamorosi cinque successi consecutivi in 500/MotoGp dal 2001 al 2005. Decisamente da ricordare la vittoria del 2003 con la Honda, quando Rossi fu capace di accumulare un vantaggio tale da consentirgli di vincere nonostante una penalizzazione di 10” per un sorpasso con le bandiere gialle, e ancora di più quella del 2004 con la Yamaha, un duello memorabile con Sete Gibernau – battuto di soli 97 millesimi – che valse a Valentino la conquista matematica del titolo iridato. Detto che in quegli anni gloriosi per il nostro motociclismo vinsero anche Manuel Poggiali (2002), Andrea Ballerini (2003) e Andrea Dovizioso (2004) in 125 e Roberto Rolfo (2003) in 250, dopo il successo di Melandri in 2006 – che pose fine alla striscia di Rossi – restano da ricordare le vittorie dell’indimenticabile Marco Simoncelli in 250 nel 2008 e nel 2009 e quelle di Alex De Angelis sempre nella quarto di litro nel 2010 e 2011. Ma adesso non è più il momento per rievocazioni storiche, numeri e statistiche, perché invece è giunto il tempo di far parlare la pista e di lasciare spazio ai campioni di oggi: le qualifiche Q1 e Q2 del Gran Premio d’Australia 2014 della classe MotoGp sul circuito di Phillip Island stanno per cominciare…