Nuovo appuntamento con la MotoGp, il Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi. Marc Marquez ha ormai in mano il titolo, che potrebbe già conquistare matematicamente in questa gara nipponica, in casa della Honda. A contrastarlo proveranno come sempre Dani Pedrosa, suo compagno di squadra, e poi i piloti Yamaha Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, tutti a quota una vittoria nel corso della stagione. Per il resto potremo aspettare una buona Ducati e un Gran Premio comunque importante in una nazione come il Giappone, culla delle principali Case costruttrici motociclistiche. Per presentare la gara di Motegi abbiamo sentito Pierfrancesco Chili. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Marquez diventerà campione del mondo a Motegi? Non ne sarei così sicuro, non c’è niente di scontato anche se è l’ipotesi più probabile. Prima però dovrà conquistarselo…

Ultimamente infatti ha avuto qualche problema… Marquez è caduto sia a Misano sia ad Aragon. Non ha fatto calcoli, come ha detto lui stesso: ha corso anche per divertirsi e questa cosa gli servirà d’esperienza per il futuro.



Pedrosa potrà contrastarlo? Direi di sì, anche perché Pedrosa vorrà dimostrare di essere il pilota migliore sulla pista di proprietà della Honda. In fondo è stato il primo a mettere in difficoltà Marquez quest’anno.

E Valentino Rossi come potrebbe infastidirlo? Non lo so, forse passeggiando ai box con lui (ride, Ndr). Scherzi a parte, sarà solo Marquez che potrà mettere in difficoltà Marquez…

Cosa possiamo aspettarci da Lorenzo? Si impegnerà al massimo per togliere a Valentino il terzo posto e arrivare così sul podio della classifica mondiale.

Come giudica la crescita della Ducati? Sta migliorando e sta facendo un discreto lavoro, ma c’è anche da dire che rispetto alla Honda e alla Yamaha è una moto che gode di alcuni vantaggi concessi alle Open, può usare più benzina, più motori e le gomme morbide nelle prove, questo la aiuta a fare tempi migliori.



Dopo le tante cadute di Aragon, cosa pensa del problema sicurezza? Innanzitutto è chiaro che con la pioggia succedono più inconvenienti, e possono accadere risultati strani – complimenti ad Aleix Espargaro per la sua gara. Una cosa però che vorrei sottolineare è che non mi sembra che sia stato fatto il massimo in questi anni, vedi la scelta di introdurre l’erba sintetica, che non si è rivelata certo ideale. Non capisco proprio perché sia stata presa questa decisione. (Franco Vittadini)