Al termine del Gran Premio del Qatar, prima gara stagionale della MotoGP, Valentino Rossi è decisamente entusiasta. Il suo secondo posto è stato un risultato oltre le aspettative, il fatto di aver lottato con Marc Marquez per la vittoria galvanizza il Dottore che ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato che “la gara è stata bellissima, sono contentissimo e ringrazio tutti, soprattutto Galbusera il cui cuore in questo esordio sarà andato un po’ in alto…”. Per quanto riguarda la seconda posizione “sono contento, ho fatto una grande rimonta. Ho rischiato un po’ ma non ho sbagliato niente: quando sono arrivato con Marc avevo la possibilità di vincere. Ci ho provato ma lui mi ha ripassato; poi ero un po’ troppo staccato, purtroppo non ce l’ho fatta. Peccato: bravo lui, ma io sono contento, è stata una ‘garissima’ e speriamo di andare sempre così forte”. E’ un Rossi quasi al settimo cielo, che bacchetta tutti quelli che gli davano del finito (“è la cosa più facile da dire: io dal podio sorrido”) e spiega il perchè di una qualifica al ribasso. “Nel giro secco i ragazzini mi danno quei due o tre decimi che mi fanno partire dietro, ma lavoro sempre tanto per la gara e in questo weekend abbiamo lavorato tantissimo con il mio Team e Silvano, abbiamo fatto un’altra modifica che mi ha aiutato tantissimo. Con più grip la mia Yamaha va meglio, con queste nuove gomme soffriamo e invece siamo andati a un passo dalla vittoria. Mi sono divertito da matti”. Adesso però, è lui il primo a saperlo, bisogna confermarsi per evitare che vada a finire come lo scorso anno…



Weekend col botto quello della Yamaha a Losail. Sulla pista a fianco del deserto si è aperta la stagione della MotoGP: Gran Premio del Qatar, al quale si arrivava con tanti dubbi per dei test invernali che avevano dato poche risposte e parecchi grattacapi. Jorge Lorenzo, a caccia del riscatto dopo un 2013 sfortunato, aveva chiuso con un diavolo per capello per un pacchetto moto-gomme che a suo dire non era competitivo; lo stesso Valentino Rossi pur esprimendo soddisfazione non aveva la faccia serena e sorridente dei giorni migliori. Al via delle ostilità le prime schermaglie sembravano confermate: nelle qualifiche la Yamaha stentava, con il Dottore addirittura decimo (dentro la Q2 per il rotto della cuffia e poi incapace di migliorarsi). Quando poi è scattata la gara per gli ingegneri della M1 si è aperto l’incubo: neanche il tempo di terminare un giro e Lorenzo si è sdraiato nella polvere, sbagliando una curva verso sinistra e chiudendo in anticipo la sua gara. Con Valentino che partiva decimo, una bella gatta da pelare. Ci ha pensato la classe infinita del Dottore, sorretto ovviamente da una moto che infine ha funzionato: la rimonta del nove volte campione del mondo è stata entusiasmante, ha risucchiato tutti i piloti davanti fino ad arrivare a Marc Marquez. Sorpassato anche lui, per un attimo abbiamo tutti pensato che Rossi ne avesse a sufficienza per andare a vincere. Non è stato così: perchè Marquez è un fenomeno che ricorda tanto il Valentino dei tempi d’oro, quello che superava i limiti e vinceva gare impossibile; e perchè la Honda ufficiale effettivamente aveva qualcosa in più. Il duello andato in scena al terzultimo e penultimo giro è stato da pelle d’oca: sorpassi e controsorpassi, staccate al limite, moto che si sfioravano. L’ha spuntata il catalano, ma Valentino ha fatto un figurone e dimostrato che quest’anno può davvero dire la sua (sperando che questo secondo posto non si trasformi in quello che poi è stato il 2013). Per quanto riguarda Lorenzo, una gara da dimenticare in fretta: il maiorchino ha abituato tutti a rialzarsi subito e tirare fuori il meglio di sè anche nelle condizioni più difficili. E’ quello che dovrà fare a cominciare dal Gran Premio delle Americhe, sul circuito texano di Austin; la stagione è appena cominciata, c’è tutto il tempo per recuperare.



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