Undicesima tappa del motomondiale 2014: domenica 17 agosto si corre sul circuito di Brno in Repubblica Ceca. Amarcord particolare per Valentino Rossi che nel 1996 vinse su questa pista il suo primo Gran Premio nella classe regina. La realtà di oggi dice però Marc Marquez: il campione del mondo in carica sta dominando la stagione e sinora ha vinto tutte le gare disputate (dieci su dieci); ormai nessuno pone più limiti al giovane catalano che di questo passo potrebbe vincere tutti i gran premi 2014. Chi può interrompere l’egemonia di Marquez? Questo ed altro abbiamo chiesto al telecronista di SportMediaset Guido Meda, che per anni ha raccontato il motomondiale prima di passare alla Superbike da questa stagione. Intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.



Crede che Marquez possa vincere tutte le gare da qui alla fine? E’ probabile, ha i mezzi per farlo anche se poi nel motomondiale subentrano sempre fattori imponderabili che non possiamo prevedere. Però Marquez ha vinto la prima metà dei gran premi, questo significa che può vincere anche la seconda.

Dopo il titolo dell’anno scorso si aspettava che potesse ripartire così forte? Lo temevo. E’ chiaro che la MotoGp è più bella se i vincitori si alternano, però già l’anno scorso Marquez aveva fatto vedere di andare più forte di tutti.



Livio Suppo ha fatto il gioco dei paragoni: lei vede un pilota cui Marquez è più avvicinabile? Mi viene da accostarlo a Valentino Rossi soprattutto per il rapporto che ha con il pubblico e i media, e per il divertimento che trasuda alla guida. Quanto alla tecnica di guida invece si può dire che in lui ci sia qualcosa di Stoner, ma ben arrangiato da par suo.

Il prossimo Gran Premio si corre a Brno: in questo momento quale pilota può interrompere l’egemonia? Direi un “banale” Lorenzo, sinceramente ad oggi non vedo altri piloti che possano spodestare Marquez. Lorenzo però deve riprendersi ancora un pò dal punto di vista fisico, non credo sia al cento per cento delle sue possibilità. Valentino sta dando battaglia e da lui possiamo sempre aspettarci un guizzo, ma se devo indicare qualcuno contro Marquez dico Lorenzo.



Nel frattempo Pedrosa ha rinnovato con la Honda: deve rassegnarsi a fare da scudiero a Marquez? Sì ma d’altra parte è una vita che lo fa. Pedrosa è sottovalutato: è un pilota fortissimo e questo resta un dato di fatto, nonostante l’avvento di Marquez nella sua squadra. Il suo rinnovo è comunque la soluzione migliore per ambo le parti. 

Perché? La Honda sa che può trattenerlo senza strapagarlo, perché fin quando non vince il mondiale non può ottenere un aumento straordinario; lui dal canto suo sa che al momento non ci sono moto migliori dell’HRC, quindi accetta anche di fare lo scudiero.

Uno sguardo in casa Ducati: le ultime gare sembrano dire che i piloti ci sono, la moto invece arriva ancora fino a un certo punto… Era una situazione già scritta alla vigilia di questo mondiale. Fino a quando Gigi Dall’Igna (direttore generale del team, ndr) e lo staff non prepareranno a puntino la nuova moto i limiti della Ducati resteranno quelli risaputi dell’anno scorso, difetti genetici potremmo dire. D’altra parte è vero che i piloti sembrano essere quelli giusti: Iannone regala sempre un guizzo in prova mentre Dovizioso dà tutto sè stesso, pur non avendo forse il talento dei migliori.

Quanto tempo crede che ci vorrà per la nuova Ducati? Credo e spero che il mondiale dell’anno prossimo saranno pronti; per adesso resta molto difficile per non dire impensabile veder vincere una Ducati.

Per quanto ha detto sinora il Motomondiale 2014, può indicare un suo pilota rivelazione e una delusione?

Tra le sorprese voglio citare proprio Iannone, penso meriti un pò di attenzione. Già in Moto2 era uno dei pochi che riusciva a tenere le ruote davanti a Marquez, nei momenti più illuminati; quest’anno ha confermato di essere un pilota velocissimo che deve cercare di cadere di meno e usare un pò più la testa. Poi sicuramente i fratelli Espargarò meritano una citazione, stanno mantenendo un rendimento costante.

Da chi invece si aspettava di più? Da Crutchlow. Sembrava fosse l’uomo della rinascita per la Ducati ma la stagione sta dimostrando che non è così. Purtroppo non può bastare il pilota inglese con lo sguardo matto per far rendere la moto, è una storiella rimbalzata più volte in ambiente Ducati ma a cui io non ho mai creduto troppo. Per come sta lavorando Dovizioso direi che per ora batte Crutchlow dieci a zero.

Una domanda più personale: com’è vivere il motomondiale da “semplice” spettatore? Sto scoprendo tutto quello che non ho fatto negli ultimi tredici anni, apprezzo la maggiore libertà che ho nel senso che non devo più seguire dal primo minuto di prove del venerdì fino all’ultimo collegamento post gran premio; però devo dire che ogni tanto mi manco un pò anch’io per così dire. Non voglio giudicare il lavoro di chi mi ha sostituito perché non è giusto, però mi manca l’ambiente: ne ho trovato un altro positivo in Superbike ma ho avvertito lo stacco, questo sì. Diciamo che sto vivendo il motomondiale con passione e nostalgia.

Per chiudere il pronostico su Brno: possiamo aspettarci una sorpresa da Rossi, nel luogo della prima volta? Questa è una speranza più sentimentale che realistica, perchè la pista mi sembra più adatta alle Honda. Ciò non toglie che Valentino sia in palla, mi sembra più a posto con la moto e in tal senso devo dire che forse l’allontanamento dall’ex capo tecnico Jeremy Burgess gli ha portato un cambiamento di mentalità. Possiamo aspettarci un secondo posto ma se devo sbilanciarmi sul vincitore ricadiamo ancora su Marquez.

(Carlo Necchi)