«Un appassionato come me della moto e di tutta la Motogp ha sofferto in questi giorni per tutto quanto è successo: mi dispiace davvero per come i piloti sono stati trattati», lo dice Sete Gibernau a commento della vicenda tra Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo che in questi giorni sta tenendo banco in tutto il mondo. Le immagini viste, continua Sete, ex campione di Motogp nel team Gresini con la Honda non ufficiale e protagonista di vari duelli con Valentino qualche anno fa, non fanno il bene di questo sport e il motivo è presto detto: «finche però non ci sarà una regola chiara che dica cosa si possa o non si possa fare in pista, è chiaro che ognuno farà a modo suo e ci saranno sempre squilibri, una regola ci vuole ora e subito», molto netto Gibernau ai microfoni di Sky Sport Motogp. Equilbrista anche il nostro Sete visto che alla domanda su cosa ne pensa di quello fatto da Marquez, risponde con un «sa solo Marc cosa ha fatto, tutti noi possiamo dire quello che vogliamo ma poi è lui solo che sa come sono andate le cose». Altra maestria nell’equilibrismo la dimostra sul suo tifo nel Mondiale in corso: se vince Valentino vorrà dire che se l’è meritato, altrimenti onore a Lorenzo. Insomma, quasi più forte qui di quando sfrecciava in pista: eh bravo Sete!



Ora almeno si può parlare di pista con i protagonisti della Motogp che dopo due settimane di dichiarazioni e silenzi al veleno hanno sconvolto l’intero mondo internazionale dello sporto: Valentino Rossi ha cominciato alla grande queste prove dimostrando che come tempi starebbe con quelli davanti, anzi potrebbe giocarsi le sue chanches per la vittoria. Peccato che per la questione scontro con Marc Marquez dovrà partire dall’ultima piazza come oramai anche i sassi sanno e per questo motivo il grande favorito è diventato Jorge Lorenzo. Fa il punto sui prossimi giorni decisivi il responsabile della telemetria di Valentino, ovvero Matteo Flamigni che ai microfoni di Sky Sport Motogp rilascia queste dichiarazioni durante la FP2: «Intensità delle qualifiche ridotte? Macchè, dobbiamo tirare al massimo per vedere a che punto è la nostra moto e quante chanches potrà realmente giocarsi Valentino nella gara decisiva qui a Valencia». Per Flamigni poi bisogna tranquillamente continuare a lavorare forzando poi in ogni sessione per vedere a che punto arriviamo: o la va o la spacca insomma, si potrebbe sintetizzare.



Sale l’adrenalina per l’ultimo e decisivo week-end della MotoGp con Valentino Rossi che si giocherà il titolo contro Jorge Lorenzo. Il Dottore partirà ultimo dopo la presunta spinta ai danni di Marc Marquez durante l’ultimo Gran Premio che ha portato alla penalizzazione del pilota italiano e ha suscitato tante polemiche in tutto il Mondo. Da ricordare anche l’incursione delle due Iene, Stefano Corti e Ale Onnis che hanno cercato di portare al pilota spagnolo Marquez una coppa goliardica che non è stata accettata dall’entourage e della famiglia del pilota Honda. I due inviati delle Iene sono stati derubati della telecamera da parte del padre di Marquez che ha tolto il disco con l’intero video e ha sfasciato la telecamera provocando alcune lesioni a Corti e Onnis. In Spagna però la famiglia Marquez ha accusato i due inviati delle Iene di essere entrati senza permesso nella casa di proprietà del pilota spagnolo. Dopo tutta questa particolare vicenda, Marquez ha bloccato su Twitter i due inviati delle Iene come testimoniano le foto su Instagram di Stefano Corti e Ale Onnis. Quest’ultimo è stato anche bloccato da Maurizio Gasparri dopo il famoso servizio delle Iene sugli insulti ad una fan di Fedez.



Il weekend lungo di Valencia è cominciato per il circus della Motogp ma le polemiche non è che si sono placate, semplicemente il buon senso dei piloti e dei team manager delle scuderie stanno evitando di parlare ancora dei fatti di Sepang e della squalifica di Valentino Rossi nella manovra contro Marc Marquez, oltre che della lotta non proprio pulita nella questione ricorso al Tas tra Jorge Lorenzo e lo stesso Dottore di Tavullia. Ora ci si gioca il mondiale e mai come questa volta ci sarebbe bisogno di una gara corretta e lottata dall’inizio alla fine: dunque secondo questa linea si aspettavano tutti che le parole della Dorna e della Fim – le società che gestiscono il motomondiale – fossero del tutto in linea e che ci fossero anche dure reprimende per chi questo spirito di sportività l’ha diciamo un po’ così perso nelle ultime gare. E invece nulla, una farsa come raccontano in tanti, in primis piloti onesti come Pedrosa o lo stesso Danilo Petrucci, o come riportano i team manager con Livio Suppo o Massimo Meregalli ai microfoni di Sky Sport MotoGp; la riunione di ieri della Dorna e della FIM con tutto il circus è durato sei minuti e c’è stata una bella lezioncina sui valori dello sport e nulla più. “Dopo un po’ abbiamo iniziato a guardarci in faccia per dire, è uno scherzo o cosa?”, racconta un pilota. “Ci hanno detto che se anche avessimo voluto fare delle domande non ci avrebbero risposto, se non formalmente in un’altra sede e ci hanno distribuito un foglio che conteneva il discorso del presidente che parlava dei valori dello sport”, racconta un pilota alla Gazzetta dello Sport. Ma serviva davvero questo oppure con la posta in palio così alta si potevano usare altre maniere?

Forse è passato leggermente in secondo piano dopo la grande attesa delle prime parole dei piloti dopo due settimane di critiche, polemiche, e fatti legati a Sepang tra Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e l’intero mondo della Motogp scosso dalla squalifica al Dottore che partirà ultimo a Valencia dopo le prove libere di oggi e le qualifiche di domani. In secondo piano un passaggio che noi reputino decisivo per il futuro prossimo della Motogp lo ha detto Valentino in conferenza, sentiamolo: «Io ho un contratto fino al 2016 e non ci penso nemmeno ad andarmene, sia che vinca il titolo e sia che purtroppo lo perda: sarò ancora qua e sono curioso di sapere quali grandi novità ci saranno dalle gomme all’elettronica nel prossimo Mondiale». Importante e molti per due ragioni: intanto Valentino non intende smettere con la moto e questo è la vera bella notizia per tutti gli appassionati di questo sport e dei grandi campioni e secondo punto, non meno importante, dalla Yamaha non si schioda assolutamente, per cui se qualcun altro – ogni riferimento a piloti spagnoli maiorchini non è puramente casuale – vuole campo libero non l’avrà e dovrà sempre fare i conti, almeno per un altro anno con il fenomeno di Tavullia. Uomo avvisato…

Nelle scorse ore è uscito allo scoperto Lin Jarvis, che altri non è se non il responsabile corse della scuderia Yamaha. In vista del Gran Premio di Valencia, ultimo appuntamento con il mondiale 2015 delle MotoGp, il dirigente della casa nipponica ha commentato così il ricorso di Valentino Rossi, poi respinto dal Tas di Losanna, tirando le orecchie a Lorenzo: «Rossi aveva diritto di fare ricorso perché era stato ritenuto colpevole di un’azione e cercava giustizia, mentre Lorenzo si è intromesso in qualcosa che non lo riguardava, perché nessun suo diritto era stato violato o danneggiato. Ci aspettiamo che un dipendente, se intraprende un’azione simile, ci informi, anche se non possiamo fermare nessuno: avremmo però potuto dare dei suggerimenti sulle conseguenze che avrebbe comportato».

«Sono deluso più che arrabbiato perché potevo giocarmi il Mondiale ad armi pari e invece non è andata così», laconico Valentino Rossi nella conferenza stampa di ieri dove a tutto il mondo ha mostrato un sorriso amaro per la vicenda ormai arcinota con Marc Marquez a Sepang che lo ha portato, dopo il ricorso al Tas bocciato, a partire ultimo in griglia a Valencia domenica vista la penalità che è rimasta dopo la sentenza di Losanna. Un Valentino che può ancora farcela ma che dovrà tirar fuori dal cilindro una prestazione maiuscola, superare in poche curve gli ultimi 10-15 per poter rincorrere in maniera possibile il rivale Jorge Lorenzo che rischia di scappare a prendersi la vittoria e quindi il mondiale di Motogp 2015. Ricordiamo che i punti sono 7 di disavanzo e che basta a Jorge arrivare di due posizioni davanti a Rossi per laurearsi campione mentre al Dottore, con lo spagnolo primo deve servire il secondo posto. Insomma molti calcoli ma il vero problema è la resa finale in queste condizioni di tensione a livelli inimmaginabili negli altri anni e non certo solo per motivi positivi: gli strascichi dei fattacci di Sepang si sentono in tutti e tre i protagonisti con la differenza che l’unico che davvero rischia di rimetterci è Valentino, con il duo spagnolo che invece è vicino all’obiettivo, ovvero non fare vincere il decimo mondiale a Rossi. Lorenzo per motivi giusti, sta lottando anche lui per il mondiale, su Marquez invece i dubbi sono maggiori visto quanto capitato nelle ultime gare: quando si ritroveranno tutti e tre in pista oggi domani e dopo cosa succederà? Iniziano i giorni più duri, speriamo siano di grande spettacolo.