Domenica 12 aprile è in programma il secondo appuntamento del motomondiale 2015: il Gran Premio delle Americhe che si terrà in Texas sul circuito di Austin. La gara partirà alle ore 21:00 italiane (le 14:00 locali): grande attesa per Valentino Rossi che ha vinto due settimane fa in Qatar aprendo come meglio non poteva la nuova stagione. Ci si attende la risposta del bi-campione in carica Marc Marquez che a Losail si è classificato quinto, ma attenzione anche alle Ducati di Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone, rispettivamente secondo e terzo al debutto. Marcherà Dani Pedrosa che settimana scorsa si è operato all’avambraccio, per risolvere la sindrome compartimentale che lo affligge da tempo: al suo posto correrà per la Honda il giapponese Hiroshi Aoyama, collaudatore della scuderia nipponica. Per presentare il Gran Premio delle Americhe 2015 ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’ex pilota Piefrancesco Chili.



Gran Premio di Austin per una conferma di Valentino? In realtà tutti si attendono una riscossa di Marquez che ama molto questa pista e che quindi potrebbe vincere dopo il quinto posto del Qatar. Potrebbe fare bene Iannone, sarà fondamentale comunque che la guidabilità della Ducati sia migliore rispetto al Qatar.

Valentino si può considerare favorito in virtù della vittoria al debutto? Quando si vince si hanno sempre le motivazioni migliori per fare una grande gara nel Gran Premio seguente e Valentino in Texas avrà sicuramente la carica giusta. Sarà tra i favoriti.



Tornando al Qatar cosa può essere stato determinante a livello tecnico per la Yamaha di Valentino? La decisione sull’assetto della moto e la scelta della gomma anteriore sono stati elementi importanti per il suo successo.

Grande delusione per Marquez: al di là dell’errore in Qatar sembrava non fare la differenza… Diciamo che in prova le gomme della Honda erano prestazionali, poi è vero che Marquez all’inizio del Gran Premio aveva due secondi di distacco da Valentino, che alla fine sono diventati sette. Questo aumento del gap si spiega anche con il fatto che Marquez possa avere un pò mollato, vedendo che il duello di testa per una volta non lo riguardava.



Cosa si attende da Jorge Lorenzo ad Austin? L’anno scorso si eliminò da solo partendo prima del semaforo rosso e compromettendo così la sua gara (gli era stato assegnato un drive through, ndr). In Qatar è stato in testa fino a quasi alla fine poi il problema il casco l’ha condizionato. Sicuramente ad Austin dovrebbe fare una grande gara.

Mancherà Pedrosa: cosa potrà fare Aoyama, il suo sostituto? Non lo vedo all’altezza dei migliori, non ha le qualità dei piloti più forti, penso che potrà fare parte del secondo gruppo.

Le altre moto le vede sempre distanti? Direi di sì, l’Aprilia è al primo anno e deve ancora abituarsi alla MotoGp, invece la Suzuki bisogna ammetterlo è cresciuta molto.

Possibile una conferma positiva per la Ducati? Sì, la Ducati ha lavorato molto bene, Dovizioso fa della regolarità una sua qualità e questo potrebbe avvantaggiarlo, rispetto a Iannone che magari è un pilota più istintivo.

Come giudica la pista di Austin? Favorisce più la Honda o la Yamaha? Diciamo che è la pista ideale per Marquez che parafrasando il termine violenta le curve. Come ho detto prima potrà fare molto bene.

(Franco Vittadini)