Continua lo spettacolo in MotoGp, con un Valentino Rossi che porta a casa la vittoria numero 110 della sua magnifica carriera, dopo una rimonta che ha qualcosa di epico, e che sarà ricordata negli annali del motociclismo sportivo. Il Gran Premio d’Argentina 2015, sul circuito di Termas de Rio Hondo, parte con l’incognita gomme, il Dottre prova a trovare la sua personale cura per una qualifica non entusiasmante. Il pilota della Yamaha parte infatti dalle retrovie, ma sceglie una gommatura diversa dal resto del gruppo, molti pensano che sia un azzardo ma la numero 46 scende in griglia con una gomma extra dura, la strategia è chiara: perdere qualcosa nei primi giri ma ritrovarsi una gomma ancora sfruttabile nella bagarre alla fine della gara.



Partenza scontata con Marc Marquez che parte benissimo (come al solito) e se ne va da solo, Valentino invece si trova in piena baraonda in mezzo al gruppo, e come se ce ne fosse bisogno riceve anche una “sportellata” da Iannone che non gli permette di scattare “a palla”. Primo giro con Marquez che incrementa il vantaggio e riesce ad acquistare preziosi metri sul gruppetto degli inseguitori (Crutchlow, Dovizioso, Iannone e Lorenzo), Rossi inizia la rimonta puntando Aleix Espargaro e superandolo facilmente sul dritto. Gara che si gioca sul consumo delle coperture, Marquez spinge come un pazzo e non pensa minimamente al consumo delle gomme, ogni curva è una derapata, il suo è uno stile di guida entusiasmante con la moto perennemente di traverso, dietro invece le posizioni si sono cristallizzate con gli inseguitori che si studiano. Rossi punta il compagno di squadra (Lorenzo) e lo passa facilmente, sinonimo questo di un set up migliore e di una forma decisamente diversa. Cal Crutchlow perde qualche posizione ed è l’ultimo del gruppetto degli inseguitori ponendosi in quinta posizione. Rossi continua la sua furiosa rimonta con tempi al limite, impressionante in questa fase della gara la tenuta del pilota pesarese, guida in maniera pulita e riesce a sorpassare facilmente tutti i piloti che gli stanno davanti, al nono giro completa il recupero e infila i due piloti Ducati, posizionandosi in seconda posizione. Vantaggio abissale per Marquez, oltre 4 secondi, ma il Dottore ci crede e complice anche la rivalità con Dovizioso spinge come un pazzo. Giri veloci del duo Rossi-Dovizioso, la voglia di arrivare secondo è tanta per entrambi, ma in questa fase della gara questa voglia si tramuta in uno sprone per raggiungere il pilota di testa, Marquez inizia a sentire il consumo delle gomme e perde qualche decimo in ogni settore. L’azzardo delle gomme sembra pagare e il pilota pesarese scende sotto il secondo dalla prima posizione, Andrea Dovizioso complice le gomme al limite, paga qualche decimo di ritardo rispetto il numero 46, e sembra accontentarsi della terza posizione. Rossi si può concentrare a prendere il pilota spagnolo, cosa che accade al 22° giro. Manca la ciliegina sulla torta del “doctor” ma ha 3 giri a disposizione per provare l’ultimo sorpasso e rendere così la rimonta magnifica.



Terzultimo giro, Rossi è incollato agli scarichi di Marquez, la tattica sembra chiara: sta studiando il rivale, per trovare un punto dove provare il sorpasso. La gara, come spesso accade, si decide in un sorpasso, Rossi complice la sua proverbiale bravura nelle staccate, punta il rivale e lo infila in curva, lo spagnolo resiste e costringe l’italiano ad andare lungo, primo leggero contatto ma il pesarese non ci sta e incrocia le traiettorie, sfruttando il cambio di direzione riesce a rimettere l’anteriore dinanzi a Marquez, nell’incrocio il pilota della Honda gioca il tutto per tutto e tocca con la sua anteriore la posteriore della Yamaha finendo rovinosamente a terra, per fortuna senza conseguenze fisiche (clicca qui per il video della caduta). Gara finita per Marquez e Rossi che va a fare il giro d’onore per conquistare la sua ennesima, splendida vittoria. Nelle retrovia nessun problema per Dovizioso, mentre all’ultima curva con una manovra spettacolare Cal Crutchlow sfruttando un piccolo errore di Andrea Iannone riesce a conquistare, sul filo di lana, il terzo gradino del podio. Nel post gara da segnalare l’esultanza di Rossi che sale sul podio con la maglia numero 10 dell’Argentina (in onore di Maradona). Dichiarazioni nel post gara all’insegna del fair play: Rossi si dice dispiaciuto della caduta di Marquez ma ci tiene a sottolineare come sia stato il pilota spagnolo a calcolare male le traiettorie, da parte sua Marquez (dopo aver sbollito la rabbia al chiuso del paddock) accetta la sconfitta riconoscendo lo sbaglio e soprattutto omaggiando il campione di Tavullia, al quale dice di ispirarsi. Estrema soddisfazione invece per Cal Crutchlow per il terzo poso, si sprecano da parte sua i ringraziamenti verso il personale Honda che sembra avergli messo a punto una moto veramente competitiva.

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