Terzo round del Mondiale 2015 della Superbike: si torna in Europa e siamo ad Aragon, circuito situato ad Alcaniz dove corre anche il Motomondiale. Lo scorso anno si impose Tom Sykes in entrambe le gare; il podio fu praticamente uguale, Loris Baz sempre secondo mentre in terza posizione si piazzarono Jonathan Rea in gara-1 e Marco Melandri in gara-2. Un dominio Kawasaki dunque, e le premesse perchè la stessa cosa si ripeta quest’anno ci sono tutte: nelle prime due gare a fare il vuoto è stata la casa giapponese, in particolare con un Jonathan Rea che ha vinto tre delle quattro gare disputate, facendo doppietta in Thailandia e scavando un solco di 10 punti rispetto a Leon Haslam, che con una vittoria (in Australia) e tre secondi posti lo insegue molto da vicino. Ma nel box della Kawasaki rischia di scoppiare il “caso”: Tom Sykes finora ha raccolto un terzo posto, ha 50 punti e vede il nuovo arrivato (Rea un anno fa correva con la Honda) in testa alla classifica. Forse non siamo alla guerra aperta e ai silenzi ostili, ma certamente Sykes sperava di avere un vantaggio rispetto al suo compagno di squadra e invece deve inseguire. Se il trend dovesse essere confermato, la Kawasaki potrebbe decidere di privilegiare Rea nella corsa al titolo: una scelta comune ai team che quando non hanno una prima guida ben definita si orientano sulla graduatoria e i punti accumulati (ed è logico che sia così). Dunque, le due gare di Aragon potrebbero già essere decisivi per la Kawasaki e le sue strategie interne; ovviamente vanno considerati i potenziali avversari, l’Aprilia in primis con un Haslam scatenato e un Jordi Torres che è per ora la rivelazione ed è andato molto vicino al podio facendo vedere tutto il suo valore. Più attardata la Honda, con il campione del mondo Sylvain Guintoli che non è ancora salito sul podio e ha già 45 punti da recuperare a Rea.