Al Gran Premio di Spagna 2015 della MotoGp a Jerez de la Frontera è arrivato il podio numero 200 della leggendaria carriera di Valentino Rossi. In questa speciale classifica, Valentino non ha rivali visto che al secondo posto c’è Giacono Agostini a quota 159. Questo il commento del Dottore sull’importante traguardo raggiunto: “Quando sono tornato in Yamaha non sapevo se sarei stato nuovamente competitivo. Mi dicevo che sarebbe stato bello raggiungere quota 200, ma la verità è che questo traguardo è arrivato in anticipo rispetto alle mie previsioni. Adesso ne voglio molti altri”. Questa invece l’analisi della gara: “Tutto il weekend è stato difficile, non sono mai riuscito a guidare benissimo. Con Marquez ci potevo stare, ma ho perso troppo tempo dietro ad Espargaro e nel finale ho dovuto rallentare a causa delle gomme. Lorenzo invece è stato molto veloce fin da venerdì, qui è sempre stato molto forte”. 



La vittoria di Jorge Lorenzo e il podio numero 200 della carriera di Valentino Rossi sono gli highlights del Gran Premio di Spagna 2015 di MotoGp a Jerez de la Frontera. Una vera e propria liberazione per il pilota spagnolo della Yamaha, che nelle prime tre gare stagionali non era ancora nemmeno riuscito a salire sul podio. Invece nella gara di casa Lorenzo ha dominato e l’unico problema – per così dire – è stato nei festeggiamenti finali, quando non è riuscito a piantare la bandiera nera ‘Lorenzo’s Land’ con cui celebra le sue vittorie. Ma che ieri Jerez, per la quinta volta nella sua carriera, fosse terra di Lorenzo nessuno lo aveva messo in dubbio…



Il Gran Premio di Spagna 2015 di MotoGp, a Jerez de la Frontera, doveva dare molte risposte, soprattutto riguardo alla tenuta mentale di quello che fino adesso si è dimostrato la seconda guida Yamaha ovvero Jorge Lorenzo. I tifosi cercano risposte anche sulla tenuta fisica di quello che era il più forte pilota l’anno scorso (Marc Marquez), e che nelle ultime gare è sembrato abbastanza appannato. Sul circuito catalano importante sarà la scelta delle gomme, soprattutto perché in Spagna vi è un caldo infernale con punte di temperature dell’aria che superano abbondantemente i 30 gradi centigradi.



Prima fila composta da Lorenzo, Marquez e Iannone, Valentino Rossi parte dalla quinta posizione e Andrea Dovizioso dall’ottava. Sbaglia completamente la partenza Iannone che si pianta e si fa superare facilmente da Rossi, ottima la partenza di Espargaro (Pol) che si inserisce in terza posizione. Errore di Dovizioso che si ritrova ultimo per un lungo, probabilmente dovuto alle gomme fredde (il pilota italiano è l’unico che monta le morbide sull’anteriore). In testa Lorenzo e Marc Marquez che tengono già dal primo giro un ritmo infernale, i due hanno un tempo fotocopia sotto l’1 e 39. Nel frattempo Rossi sorpassa con una staccata fenomenale Espargaro e si lancia all’inseguimento del duo di testa. Lorenzo trova il feeling giusto con la moto e in pochi giri fa il vuoto, lo spagnolo di casa è l’unico che cerca di stargli dietro ma “paga” tre decimi a giro, Rossi al 5° giro ha già un ritardo di tre secondi dal compagno di squadra Gara che si snoda con i tre di testa che fanno il vuoto, le due Yamaha e Marquez sono gli unici che scendono regolarmente sotto il minuto e quaranta. Nelle retrovie Dovizioso cerca di raddrizzare la gara ma continua a stare in coda al gruppo. Regolare la gara di Crutchlow che si prende la quarta posizione a danno di Pol Espargaro.

Lorenzo imprendibile inanella giri “a martello” fermando il cronometro a 1’39’’5, Rossi invece lima qualche decimo a Marquez ma il secondo posto rimane ancora molto lontano. A metà gara posizioni delineate, per qualche giro la rimonta di Rossi sembrava possibile ma Marquez ha ripreso il controllo dei tempi e mantiene il distacco sopra i 2 secondi, Lorenzo ormai guida in scioltezza. Intanto Andrea Dovizioso cerca di rimanere in zona punti e al 15° giro acciuffa la dodicesima posizione, il tutto mentre si registra una spettacolare caduta di Aoyama che va dritto contro le barriere e distrugge il mezzo, per fortuna nessuna conseguenza per il pilota giapponese. Valentino ci riprova e sembra dare il tutto per tutto, la sua guida regolare lo porta sotto i due secondi dalla seconda piazza, il distacco si assottiglia sempre più e lascia ben sperare, a 9 giri dalla fine è a un secondo e sette da Marquez, nel frattempo Dovizioso entra nei top ten superando Danilo Petrucci con un sorpasso da manuale. Gli ultimi giri vedono un duello a distanza tra il dottore e il padrone di casa. Il numero 46 riesce a portare il suo svantaggio nei confronti dello spagnolo a 1 secondo e un decimo, ma pronta arriva la risposta di Marquez che riesce a tirar fuori tutti i cavalli della sua Honda, e sembra riuscire a respingere l’attacco del pilota pesarese. Cede l’anteriore di Valentino che dopo aver provato a mettere paura allo spagnolo si accontenta del terzo posto. Il gradino più basso del podio gli permette di rimanere primo in classifica generale, grazie anche al decimo posto di Dovizioso. Lorenzo e Marquez anch’essi in gestione gara rallentano il ritmo e guidano con più attenzione, le posizioni sembrano ormai cristallizzate.

Arriva la bandiera a scacchi che vede un ritrovato Lorenzo regolare Marquez e Valentino, quarto Cal Crutchlow dopo una gara regolare e senza grosse emozioni. Iannone sesto, Dovizioso nono dopo una spettacolare rimonta. Gran premio che ha fatto ritornare in auge Jorge Lorenzo. La sua gara è stata una prova di forza che ha zittito i detrattori dello giovane spagnolo. Il compagno di Rossi ha fatto vedere di che pasta è fatto dominando la gara dal primo all’ultimo giro. Buona la prova di Marquez soprattutto in relazione dell’operazione al mignolo che l’ha portato a fermarsi per qualche giorno. Solita prova magistrale di Valentino che è riuscito ad avere il massimo risultato da una gara che per il caldo si dimostrava complicatissima. Brutta la battuta d’arresto per le Ducati che né con Dovizioso né con Iannone sono parsi all’altezza della situazione. Campionato che ritrova un protagonista e lascia ben sperare nella sua spettacolare continuazione.