La vittoria di Valentino Rossi a Silverstone, accompagnato sul podio dalle velocissime Ducati di Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso, ha comprensibilmente fatto felici tutti i tifosi italiani della MotoGp. Umore ben diverso per i piloti spagnoli, che erano considerati i grandi favoriti e hanno ottenuto poco o nulla. In particolare, il quarto posto è una magra consolazione per Jorge Lorenzo, che ha perso ben 12 punti nel confronto con il Dottore. Rientrando ai box, si è sfogato con i suoi uomini: “Si è appannata la visiera”. Lo spagnolo poi ha approfondito il problema: “Non avevo il passo per giocarmi la vittoria, ma avrei potuto battere Dovizioso e forse anche Petrucci, è già la seconda volta che perdo punti per il casco”. Gli era in effetti già successo in Qatar – guarda caso in occasione dell’altra doppietta italiana – ma anche Jorge probabilmente ha la sua parte di responsabilità, visto che non ha indossato la mascherina che molti piloti utilizzano in situazioni come quelle affrontate a Silverstone. Jorge comunque non si arrende: “Con l’asciutto sono più veloce di Rossi, posso rimontare 12 punti in sei gare”.



La vittoria di Valentino Rossi a Silverstone ha restituito al Dottore la leadership nella classifica della MotoGp in una gara indimenticabile anche grazie ad una tripletta italiana. Per Danilo Petrucci il primo podio nella massima categoria, ma anche per Andrea Dovizioso è un risultato molto importante perché il Dovi ha spezzato un periodo molto difficile che durava ormai da tre mesi: “Un podio importante per tanti motivi”, ha detto alla Gazzetta dello Sport. Eppure la gara di Dovizioso si era messa in salita: “In partenza quasi centro il muro: quando ho lasciato la frizione, la ruota posteriore ha slittato e la GP15 si è messa di traverso. Mi hanno superato tutti ma già nel primo giro ho passato tanti piloti e ho potuto impostare la mia gara”. Gara molto bella, anche se è arrivato dietro a un incredibile Petrucci: “Stargli dietro non è confortevole: gli ho visto fare delle staccate da paura, ogni curva temevo che finisse per terra. Io negli ultimi otto giri ho dovuto rallentare, si vedeva veramente poco. Sono soddisfatto del mio risultato, è importante anche per la squadra. Danilo va fortissimo sull’acqua, abbiamo tenuto un passo stratosferico per recuperare dalle retrovie. Fossi partito dalla seconda fila, avrei forse potuto giocarmi la vittoria con Rossi”. 



A Silverstone ha fatto notizia la vittoria di Valentino Rossi, ma ancora di più il secondo posto di Danilo Petrucci. Il pilota tenano della Ducati, che guida una moto del team privato Pramac, si è esaltato sul bagnato centrando il primo podio della carriera in MotoGp e al traguardo era probabilmente più felice di Rossi. Ecco il suo racconto di una domenica insperata ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Sono partito bene e ho provato a spingere, ma quando sono arrivato dietro a Pedrosa e Lorenzo, che finora in gara ho visto solo alla Playstation, mi sono detto: e ora cosa faccio? Era una situazione difficile per me, perché loro erano Pedrosa e Lorenzo! Quando Jorge si è messo a fare da tappo, ho passato prima Dani e poi lui e a quel punto… ho preso paura perché ero terzo e non volevo cadere giù dal podio”. Non si direbbe, visto da fuoi, perché per qualche giro Petrucci si è addirittura avvicinato a Rossi: “Mi sono ritrovato Valentino molto vicino lì davanti. Non capivo cosa stesse succedendo, mica è normale guadagnare su di lui. Dovi alle spalle spingeva e io spingevo Valentino, ma allo stesso tempo non volevo rischiare”. L’ultimo giro resterà indimenticabile: “Ho sbagliato ogni curva, poi all’ultima mi sono messo a ridere nel casco e pensavo che mi sarei risvegliato nel letto da questo sogno. Invece sono ancora qui, felice”.



Silverstone dove essere un Gran Premio difficile per Valentino Rossi, che invece ha vinto sotto la pioggia guidando una tripletta italiana e rilanciandosi al comando della classifica della MotoGp con un buon margine. Una gara epica: “Durissima, come andare a piedi da Tavullia in Austria…” ha detto il Dottore felice dopo il traguardo. Una giornata tutta da raccontare: “Il mio team è stato eccezionale, ha preparato una moto meravigliosa da guidare. Siamo arrivati sullo schieramento con le peggiori condizioni possibili, con l’asfalto freddo e chiazze di umido. Era pericoloso, ma fortunatamente ha iniziato a piovere e la partenza è stata rimandata”, ha detto alla Gazzetta dello Sport. Poi il capolavoro: “Ho preso immediatamente un buon ritmo, credevo che io e Marquez saremmo arrivati a giocarcela all’ultimo giro. Poi non ho più sentito il rumore della sua moto e guardando su un maxischermo ho visto che era caduto. Mi sono rilassato, uno sbaglio enorme! Pensavo di avere più margine su Petrucci invece avevo solo cinque secondi, che sono diventati tre. Ho cominciato a spingere e ho aumentato il distacco”.

Nel teatro del circuito di Silverstone in Inghilterra, i principali attori del mondiale di Moto Gp hanno riservato uno spettacolo davvero speciale ai fortunati spettatori. Un grandioso Valentino Rossi ha tagliato per primo il traguardo, sfatando finalmente la leggenda che, in questo circuito, lo vedeva arrivare sempre alle spalle del suo compagno di scuderia e rivale Jorge Lorenzo. Oggi il pilota spagnolo ha dovuto accontentarsi della quarta posizione ai piedi del podio.

Un podio che si è tinto tutto di bianco, rosso e verde, perché è stato interamente occupato da piloti italiani. Alle spalle di Rossi sono arrivati uno strepitoso Danilo Petrucci e un ritrovato . La griglia di partenza vedeva una prima fila tutta spagnola con Marc Marquez in prima posizione con a fianco Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Valentino Rossi subito dietro a Marquez in seconda fila era affiancato da Pol Espargaro e Bradley Smith. Gli inizi della gara sono stati piuttosto incerti e burrascosi. Poco dopo la partenza del warm up, la pioggia ha iniziato a cadere mandando in tilt tutti i piloti in pista che montavano sulle loro moto le gomme da asciutto. Il giro di pista è stato concluso con molta lentezza proprio per evitare una scivolata fatale.

Arrivati ai box, ognuno si è precipitato a cambiare la moto e rimettersi in fila sul rettilineo dei box per affrontare da lì la partenza. Ma i giudici di gara, a causa dell’eccessiva confusione che si è andata creando, hanno preso la decisione di annullare la partenza e ritardarla di un altro quarto d’ora. I piloti hanno così potuto ritornare ai propri box, sistemare al meglio le moto con gomme da bagnato e ripartire regolarmente dalla pista mantenendo le posizioni che le qualifiche avevano stabilito. Nonostante le incertezze dovute alla variabilità delle condizioni atmosferiche, tutti i piloti hanno scelto di partire con le gomme rain, da bagnato (cosa che alla fine si è rivelata la scelta più giusta).

Immediatamente dopo il semaforo rosso è Jorge Lorenzo a prendere la testa della corsa a discapito di Marc Marquez. Pol Espargaro e Valentino seguono subito dietro. In una fase un po’ concitata, approfittando del sorpasso di Espargaro ai danni di Marquez, Rossi riesce a infilare entrambi e a guadagnare la seconda posizione. Ma Marquez non ci sta e se la riprende alla curva successiva. Lorenzo cerca di andar via mentre i suoi diretti avversari sono in lotta tra di loro. Ma non fa molta strada. A due giri dall’inizio della corsa, Valentino si porta in prima posizione portandosi dietro Marquez, mentre il suo diretto avversario per la lotta al mondiale, rimane indietro e viene risucchiato nel gruppo dietro dove ci sono Dovizioso, Dani Pedrosa e un fantastico Danilo Petrucci, risalito dalla diciottesima posizione. Marc Marquez è l’unico che appare in grado di tenere il ritmo del pesarese pluricampione mondiale.

I due iniziano a fare un po’ l’elastico. Prima l’uno si avvicina poi l’altro si allontana in un gioco di nervi che non è facile da sopportare. Nel frattempo dietro un Cal Crutchlow molto sfortunato viene falciato via dal compagno di scuderia Jack Miller, proprio quando sembrava in grado di andare a prendersi la terza posizione. Mentre i due di testa se ne vanno, la lotta per il terzo gradino del podio si fa alquanto entusiasmante. Danilo Petrucci, a cavallo della sua Ducati, mostra tutte le sue doti di ottimo pilota su pista bagnata e si riporta su un Lorenzo in evidente difficoltà. Attaccato a lui c’è Andrea Dovizioso, che sembra aver sentito l’odore del podio e non vuole lasciarselo scappare. Entrambi superano il pilota spagnolo della Yamaha che non sembra in grado di reggere e si fa sopravanzare anche da Dani Pedrosa.

Quando mancano 9 giri alla conclusione del Gran premio di Silverstone accade quello che non ti aspetti. In una situazione apparentemente tranquilla, Marc Marquez sbaglia completamente la frenata, utilizzando un po’ troppo il freno anteriore, e finisce lungo sull’asfalto, gettando via la sua gara. Si rialza, per fortuna, senza conseguenze ma incredulo. Nel frattempo Dovizioso, che ha superato Petrucci, risale al secondo posto e continua la sua battaglia contro l’altro italiano, che non si arrende e lo passa nuovamente nel giro successivo. Insieme i due si riavvicinano a Valentino che, dopo la caduta di Marquez, ha rallentato sensibilmente. Petrucci, riuscito a staccare Dovizioso, vede improvvisamente davanti a sé Rossi e inizia a tirare come un dannato per riuscire a raggiungerlo. Ma Vale non resta di certo lì ad aspettarlo. Dovizioso difende molto bene il suo terzo posto dal tentativo di attacco di Lorenzo. La bandiera a scacchi regala all’Italia un podio storico. Valentino Rossi porta a casa la sua vittoria numero 112 in carriera.

Danilo Petrucci centra un secondo posto storico, mentre Andrea Dovizioso riprende confidenza con un podio che all’inizio della stagione era riuscito a cogliere più volte, ma che gli mancava da qualche gara. Lorenzo arriva ai box piuttosto contrariato mostrando al suo team una visiera appannata. Mentre nei box di Rossi, Petrucci e Dovizioso la gioia esplode per una giornata da incorniciare, che si spera di vedere ripetuta tra due settimane a Misano sulla pista del Gp di San Marino.