Otto spagnoli nei primi tredici piloti della classifica di MotoGp 2016: non c’è dubbio alcuno, se un tempo l’Italia dominava il Motomondiale piazzando sempre almeno un pilota sul podio – in tutte le categorie – da qualche tempo la Spagna ha preso il sopravvento. Noi restiamo sulla breccia: non per niente Valentino Rossi è secondo e Andrea Dovizioso è comunque sesto, mentre Andrea Iannone senza resta nella Top Ten facendo sì che tre degli “intrusi” siano comunque italiani. Tuttavia la Spagna sta dominando: non solo Marc Marquez laureatosi campione del mondo con tre gare di vantaggio, anche un Jorge Lorenzo che come abbiamo detto contende a Valentino Rossi il secondo posto nella classifica piloti e un cresciutissimo Maverick Vinales che dal prossimo anno sarà compagno del Dottore in Yamaha, ma che per il momento con tre podi stagionali e la prima vittoria in MotoGp fa volare la Suzuki e, conti alla mano, potrebbe ancora ottenere la piazza d’onore alle spalle di Marquez. Abbiamo poi Dani Pedrosa, la cui stagione sembra essere finita in anticipo (potrebbe rientrare a Valencia per l’ultimo Gp) che è quinto con 155 punti, Pol Espargato ottavo con 106 punti e Hector Barbera decimo con 84; questi in Top Ten e sono già sei, gli altri due sono Aleix Espargaro undicesimo con 82 punti (ma puntava a un risultato decisamente migliore) e Alvaro Bautista che è tredicesimo con 63 punti, ma entra nei primi 15 da quattro gare consecutive. 



Sebbene matematicamente e informalmente il mondiale piloti della Motogp 2016 si sia concluso oggi con la vittoria di Motegi del Gran Premio del Giappone da parte di Marquez, con la quale si laurea anche campione del mondo, in realtà nei prossimi appuntamenti del mondiale della Motogp, non solo le sfide non saranno poche ma saranno anche molto agguerrite e accese. Per dirne una basta vedere cosa sta succedendo a circa metà della classifica piloti, e per la precisione nel duello spagnolo tra Hector Barbera e Aleix Espargaro per rimanere nella top ten del motomondiale: Barbera, ora in Ducati ufficiale per sostituire l’infortunato Pedrosa resiste, nonostante la brutta prestazione vista a Motegi a quota 84 punti, ma ad appena due lunghezze di distanza troviamo l’Espargaro della Suzuki, che invece ha tagliato la bandiera a scacchi del gp del Giappone in quarta posizione. Certo l’avventura di Motegi di barbera p stata condizionata da ancora una certa timidezza di approccio con la nuova ducati, oltre che a una certa inesperienza con quel tipo di moto, mentre la Suzuki, sta vivendo un momento d’oro in questa parte finale del campionato. Appare dunque assai difficile chi dei due rientrerà nella top ten della classifica piloti: che l’Australia si dimostri la prova decisiva? 

Se con la vittoria di Marquez del titolo mondiale 2016 della Motogp dopo la sua splendida vittoria al gp del Giappone 2016 di Motegi potrebbe dare l’impressione di un campionato finiti, ad animare questi ultimi appuntamenti della classe regina vi sono diversi duelli a metà classifica davvero entusiasmanti. Basta vedere la situazione al 7 posto del mondiale piloti, dove vediamo il britannico della Honda Cal Crutchlow ( a quota 116 punti) inseguito a soli 10 punti di distanza dallo spagnolo Pol Espargaro della Yamaha. Per loro il gp di Motegi si è concluso al 5 posto dopo la bandiera a scacchi per il britannico e al sesto piazzamento per Espargaro: diventa difficile con prestazioni piuttosto altalenanti in questo campionato di Motogp (e i relativi spostamenti in ordine classifica mondiale piloti) prevedere come andrà a finire questa sfida ravvicinata. Ogni Gran Premio ormai risulta decisivo e il prossimo appuntamento Australiano potrebbe regalarci in questo senso grandi sorprese: lo spagnolo in Motogp a Phillip Islanda ha finora ottenuto un solo posizionamento e un ritiro mentre Crutchlow oltre a 3 ritiri ha ottenuto un quarto posto e un settimo piazzamento. L’Australia non sembra portare vantaggio dunque a nessuno dei due: come questo influenzerà la lotta per il 7° posto nella classifica piloti? 

Il Gran Premio del Giappone 2016 non ha visto solo l’esordio di Hector Barbera (a sostituzione di Iannone) sulla Ducati, ma Motegi ha fatto da scenario anche il ritorno in Motogp del giapponese Hiroshi Aoyama: il giapponese, intervenuto sulla Honda per sostituire l’infortunato Dani Pedrosa è oggi riuscito, grazie al suo 15° posto alla bandiera a scacchi a mettere il suo nome nella classifica del mondiale piloti 2016 a un punto. Certo l’avventura del giapponese all’interno della classifica è puramente casuale e di breve durata, come spesso gli è capitato nella sua carriera, basti considerare la stagione 2015 del Motomondiale, dove collezionò, su 4 gp disputati tre ritiri e un undicesimo posto in America che gli valse solo 5 punti in classifica. Eppure Ayoama è un veterano della classifica piloti del Motomondiale, dove nella classe regina ha per lo più occupato i gradini più bassi. Con lui in fondo alla classifica piloti 2016 c’è anche Hayden, che entrato con una wild card ad Aragona ha guadagnato un solo punto, mentre sta raccogliendo maggiori successi nella SBK 2016. 

Il lungo cammino fatto da Marc Marqeuz in questo mondiale 2016 della Motogp, che grazie a questa vittoria al Gran Premio del Giappone a Motegi, lui già leader della classifica piloti, è diventato matematicamente il campiona del mondo 2016, ricorda molto la stagione 2014: i fattori simili sono infatti tanti: in entrambe le stagioni il pilota della Motogp della Honda si era consacrato matematicamente Campione del Mondo, in entrambi i campionato proprio al Gran Premio del Giappone a Motegi. Nel 2014 finì la sua gara, da leader incoronato del mondiale piloti, a cui bastò un secondo posto per il titolo. Oggi Marquez ha quasi strafatto con una splendida vittoria. Complice certo al contemporanea caduta di Lorenzo e Valentino Rossi, i quali però stentavano ad essere dei veri contendenti nella classifica del mondiale piloti e che dovranno rimandare a Phillips Island in Australia la loro lotta in casa Yamaha per il secondo posto nel mondiale piloti. Nel 2014 Marquez, dopo il titolo terminò il suo campionato Motogp con due splendide vittorie e una pole position (e ricordiamo anche un ritiro in Australia per caduta): chissà se il Motomondiale 2016 riserverà lo stesso trionfo per il catalano.

Il bel secondo posto ottenuto da Andrea Dovizioso in questo Gran Premio del Giappone 2016 ha permesso al pilota della Ducati di fare un bel passo avanti nella classifica del Mondiale 2016 di Motogp dei piloti. Motegi ha portato molto bene all’italiano che ora nella classifica si è messo in sesta a posizione a quota 124 punti, a meno 149 dal leader della classifica e neovincitore del mondiale piloti per la Motogp 2016 Mar Marquez. Davanti a Dovizioso resistono i 155 punti di Dani Pedrosa, ma si tratta di un ostacolo facilmente superabile, salvo imprevisti per il ducatista. Nella seconda sessione di prove libere proprio a Motegi lo spagnolo della Honda è caduto provocandosi la frattura in quattro punti della clavicola destra, danno che lo terrà dunque lontano per un po’ dalla Motogp. Il rientro di Pedrosa infatti è stato pronosticato nel migliore dei casi a Valencia, ultimo appuntamento della Motogp, lasciando così a Dovizioso ampio spazio per salire la classifica piloti. 

Ha trasportato a Phillips Islanda la resa dei conti in ottica della classifica del mondiale Motogp Piloti tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: al Gp del Giappone 2016 infatti a causa della caduta prima del dottore e poi dello spagnolo suo compagno di squadra alla Yahama entrambi i protagonisti i questo duello al secondo posto della classifica piloti hanno terminato la loro prova di Motegi a 0 punti, consegnando di fatto il titolo mondiale a Marc Marquez. Ma se sulla vittoria del motomondiale 2016 per lo spagnolo della Honda era ormai scontato, rimane accesissimo lo scontro alle sue spalle: al momento la situazione infatti appare inalterata con Rossi al secondo posto inseguito da Lorenzo. A cambiare nella classifica sono solo i distacchi tra i due piloti Yamaha da maiorchino con il Dottore a quota -77 e il connazionale a -91: ora infatti ad animare questi ultimi appuntamenti della stagione 2016 saranno loro due. Gli ultimi 3 appuntamenti del motomondiale saranno dunque più che decisivi per la lotta interna nella casa giapponese, staremo a vedere.  

A Motegi può davvero sorridere Marc Marquez, che da leader incontrastato in questa stagione 2016 della Motogp, è riuscito ad agguantare anche il titolo mondiale piloti: complice la sua ottima prestazione e la contemporanea esclusione per incidente di Jorg Lorenzo e Valentino Rossi, il maiorchino della Honda ottiene il terzo titolo personale nella Motogp, proprio in occasione del Gran Premio del Giappone 2016. Ma nella festa che circonda Marc Marquez, andiamo a vedere come lo spagnolo è riuscito a costruire questo fantastico titolo, andando a vedere i risultati ottenuti nella classifica piloti in questo motomondiale 2016. Stando alle classifica piloti quello che si ammira del percorso di Marquez è sicuramente la costanza, diversi successi strategicamente piazzati e la costanza presenza nella top ten alla bandiera a scacchi dei diversi Gp, dove spesso ha preferito puntare ai punti e non rischiare di andare fuori pista, oltrepassando i limiti. Il bilancio è di 5 vittorie, 3 secondi posti e 3 terzi podi con un solo Gp in cui Marquez ha terminato la sua gara oltre la top ten: al Gran Premio di Francia a Le Mans, dove una brutta caduta gli aveva fatto perdere la testa della corsa  e dove il connazionale Jorge Lorenzo era riuscito a superarlo di appena 5 punti nella classifica del mondiale piloti. Un piccolo successo per lo spagnolo della Yamaha, costretto poi a inseguire a grande distanza proprio Marquez, fino a questa splendida vittoria a Motegi.

Si è conclusa con un’altra splendida vittoria di Marc Marquez anche questo Gran Premio del Giappone 2016, quindicesimo appuntamento del mondiale della Motogp 2016: a Motegi lo spagnolo della Honda ha così riconfermato la sua posizione di leadership all’interno della classifica del mondiale piloti, modificando di poco anche la situazione all’interno della classifica dei team. Con questa ennesima vittoria, (sebbene l’assenza di Dani Pedrosa, potrebbe in questo senso farsi sentire in maniera importante nei prossimi appuntamenti della Motogp) ha fatto salire la Honda a quota 316 punti, ampliando la sua distanza in classifica dal team secondo classificato, ovvero la Yamaha: brutte notizie per il team giapponese, che con i suoi due maggiori piloti Valentino Rossi e Jorge Lorenzo out  in questo Gran Premio del Giappone 2016 ha perso punti preziosi. Terzo posto per la Ducati, in netta risaluta grazie alla prestazione a Motegi di Andrea Dovizioso. Quarto posto per la Suzuki a quota 171 punti mentre chiude la classifica team l’Aprilia con solo 81 punti. 

Il Gran Premio del Giappone 2016 a Motegi da un senso definitivo alla classifica della MotoGp. Lo spagnolo Marc Marquez festeggia la vittoria del titolo con la vittoria e il ritiro da parte di Valentino Rossi che è caduto. Lo spagnolo in classifica vola infatti a 273 punti con il pilota della Yamaha che lo segue a 196, ormai irraggiungibile. In terza posizione abbiamo Jorge Lorenzo che rimane a 182 punti dopo essere stato costretto al ritiro anche lui. Un bel passo in avanti lo compie Maverik Vinales che arrivato terzo oggi in gara sale a 165 punti in classifica generale avvicinando quindi Lorenzo. Dietro di lui c’è poi Dani Pedrosa, superato proprio oggi, che rimane a 155 punti che oggi non ha corso a Motegi per la frattura della clavicola destra riportata durante le prove libere. Buon balzo in avanti anche per l’italiano della Ducati Andrea Dovizioso che ha raggiunto il secondo posto e in generale si porta a 124 punti superando Crutchlow fermo a 116. 

In attesa di vivere il Gran Premio del Giappone 2016, quindicesimo atto del Mondiale 2016 di MotoGp che si disputerà sul circuito di Motegi, diamo uno sguardo alla classifica del Mondiale Piloti della classe regina del Motomondiale. Stiamo per iniziare il trittico di gare orinetali consecutive che caratterizza il mese di ottobre, ma una certezza c’è già: il titolo iridato è praticamente nelle mani di Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda infatti è in fuga nella classifica della MotoGp con 248 punti e ben 52 lunghezze di vantaggio sul rivale più vicino, l’eterno Valentino Rossi. In tal senso potrebbe rivelarsi fondamentale il successo ottenuto tre settimane fa da Marquez in Aragona, nell’ultimo Gran Premio finora disputato. Infatti il numero 93 spezzò nel più autorevole dei modi la serie di quattro gare consecutive nelle quali Valentino Rossi gli era arrivato davanti ri accendendo le speranze. Adesso però il margine è risalito da 43 a 52 punti, un margine enormi a soli quattro Gp dal termine della stagione.

Infatti addirittura Marquez potrebbe vincere il Mondiale già oggi, anche se l’ipotesi è puramente teorica, dal momento che dovrebbe portare a 76 punti il margine di vantaggio sia su Rossi sia su Jorge Lorenzo. Ciò vorrebbe dire guadagnare oggi a Motegi 10 punti sul connazionale, che attualmente ha 66 lunghezze di ritardo, mentre a Valentino il numero 93 dovrebbe guadagnare addirittura 24 punti, ipotesi possibile solo con una vittoria di Marquez e con Rossi contemporaneamente al massimo quindicesimo, mentre Lorenzo non dovrebbe salire sul podio. Combinazione ai limiti dell’impossibile, ma che ci dice chiaramente come i giochi siano ormai fatti.

A questo punto potrebbe essere più appassionante la lotta fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per il secondo posto. Lotta poco più che platonica, sia chiaro, perché la piazza d’onore non cambierebbe la carriera di questi due campioni, ma senza dubbio sia Valentino sia Jorge ci terranno a chiudere davanti al compagno di squadra dopo le ruggini ereditate dal 2015. Rossi infatti vorrebbe dimostrare di essere ancora il migliore, accreditando la scelta fatta da Yamaha di far partire lo spagnolo tenendo Valentino, mentre ovviamente Lorenzo vorrebbe dare un segnale del fatto che in prospettiva futura avrebbe dovuto essere lui il punto di riferimento, come dice la carta d’identità.

Altra lotta che avrebbe potuto rivelarsi interessante sarà quella per il quarto posto fra Dani Pedrosa e Maverick Vinales, che attualmente vede in vantaggio il pilota della Honda con 155 punti contro i 149 del connazionale della Suzuki. Pedrosa ovviamente però deve adesso fare i conti con l’infortunio rimediato nelle prove, perderà le gare orientali e probabilmente anche il quarto posto; Vinales invece vorrebbe presentarsi al fianco di Valentino Rossi con la soddisfazione di avere battuto un pilota ufficiale Honda con la Suzuki. Alle loro spalle ecco Cal Crutchlow, pessimo fino ad Assen ma poi grande protagonista con le perle delal vittoria a Brno e dei secondi posti al Sachsenring e a Silverstone, sesto posto che gli vale nettamente il ruolo di miglior privato e gli consente pure di precedere la coppia Ducati, con Andrea Dovizioso settimo a quota 104 e Andrea Iannone (che sarà di nuovo assente oggi) ottavo con 96 punti. Il bottino avrebbe potuto essere certamente migliore per entrambi, ma troppe gare sono andate diversamente da come avrebbero potuto e dunque la Ducati – a parte il totale dominio di Zeltweg – si deve accontentare di un 2016 da comprimaria. 

1. Marc Marquez (Honda) 273

2. Valentino Rossi (Yamaha) 196

3. Jorge Lorenzo (Yamaha) 182

4. Maverick Vinales (Suzuki) 165 

5. Cal Crutchlow (Honda) 116 

6. Dani Pedrosa (Honda) 155

7. Andrea Dovizioso (Ducati) 124

8. Pol Espargaro (Yamaha) 106 

9. Andrea Iannone (Ducati) 96

10. Hector Barbera (Ducati) 84

11. Aleix Espargaro (Suzuki) 82 

12. Eugene Laverty (Ducati) 71

13. Scott Redding (Ducati) 55

14. Alvaro Bautista (Aprilia) 54

15. Danilo Petrucci (Ducati) 50

16. Stefan Bradl (Aprilia) 49

17. Jack Miller (Honda) 42

18. Bradley Smith (Yamaha) 42

19. Michele Pirro (Ducati) 36

20. Tito Rabat (Honda) 27

21. Loris Baz (Ducati) 24

22. Yonny Hernandez (Ducati) 13

23. Nakasuga (Yamaha) 5

24. Alex Lowes (Yamaha) 3

25. Aoyama (Honda) 1

26. Nicki Hayden (Honda) 1