Con Marc Marquez già campione del Mondo e Valentino Rossi che ha consolidato il secondo posto, in MotoGp la battaglia nella classifica Mondiale Piloti che potrebbe essere più interessante nel fiunale di stagione è quella per il terzo posto fra Jorge Lorenzo e Maverick Vinales, presente e futuro della Yamaha. Con il terzo posto di Maverick a fronte del sesto di Jorge, dopo Phillip Island il vantaggio di Lorenzo nel confronto con il connazionale è sceso a soli 11 punti e di conseguenza non può dirsi rassicurante per il campione del Mondo uscente, che ci terrebbe a chiudere nei primi tre come in MotoGp è sempre riuscito a fare tranne che nella stagione del debutto. Inoltre il fatto che la lotta sia proprio con il pilota che lo sostituirà in Yamaha dà ulteriore sapore alla sfida. Questo vale naturalmente anche per Vinales: presentarsi al nuovo team dopo avere fatto meglio di Lorenzo sarebbe davvero un fantastico biglietto da visita per Maverick, il cui trend nella seconda metà delal stagione è molto più positivo di quello del rivale. 



La vittoria di Cal Crutchlow a Phillip Island è stata la seconda in stagione per il pilota britannico, che ha spezzato un digiuno che in MotoGp (e prima in 500) per la Gran Bretagna durava addirittura dal 1981. Ben 35 anni senza mai vincere nemmeno una gara nella classe regina, poi due successi nel giro di due mesi che rendono Cal un idolo per i sudditi di Sua Maestà. Eppure la stagione di Crutchlow è stata a dir poco strana: fino ad Assen praticamente un disastro con soli 20 punti in otto gare e il sesto posto di Montmelò come unico risultato dignitoso, il 2016 sembrava essere il peggiore anno della sua carriera. Dal secondo posto al Sachsenring però è cambiato tutto; la vittoria di Brno ha spezzato il digiuno, poi ecco un altro secondo posto a Silverstone, un bellissimo podio davanti al pubblico di casa e in Australia un nuovo successo, risultato ancora più eccezionale se si pensa che fino a Brno non aveva ancora mai vinto alcun Gran Premio nel Motomondiale. Una stagione dunque pazza ma felice per Crutchlow e per il suo team, gestito da Lucio Cecchinello.



A Phillip Island ancora una volta il mondo della MotoGp ha potuto ammirare la classe di Valentino Rossi, capace di rimontare dal quindicesimo posto sulla griglia di partenza al secondo posto sul traguardo del Gran Premio d’Australia. Per Valentino anche un pizzico di rimpianto, perché senza il caos nelle prove e dunque con una partenza in posizioni più normali probabilmente avrebbe vinto. Con i “se” però non si fa la storia, dunque possiamo comunque celebrare una eccellente rimonta. Mai Rossi era arrivato secondo partendo così indietro e questa è la sua seconda miglior rimonta in MotoGp in termini di posizioni guadagnate. Meglio aveva fatto solo a Valencia l’anno scorso (da ventiseiesimo a quarto), ma evidentemente l’ultima gara del Motomondiale 2015 non può essere un dolce ricordo per il numero 46. Sicuramente meglio questa Phillip Island, che tra l’altro avvicina di molto Valentino al secondo posto finale nella classifica Piloti, visto che adesso ha 24 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo.



Il Gran Premio di Australia di MotoGp 2016, che si corre sul circuito di Phillip Island, è vinto da uno straordinario Cal Crutchlow che precede Valentino Rossi e Maverick Vinales; già andato il Mondiale, nella classifica piloti il Dottore fa un passo avanti decisivo per la seconda posizione, visto il sesto posto di Jorge Lorenzo. e che almeno a guardare il fine settimana sarà scontato, con la Honda di Marquez a farla da padrona. Nel warm up eliminata “l’incertezza meteo”, che almeno dalle previsioni dovrebbe essere senza quella pioggia che ha impazzando per tutto il week end. Piloti in pista per il “giro di ricognizione”, tutte le moto allineate in griglia, si attende solamente il via. Partiti. 

Scatta benissimo P.Espargaro che beffa Marquez per qualche centinaio di metri, lo spagnolo però grazie alla potenza della sua Honda riesce a passare per primo nella prima curva, terzo l’italiano Petrucci. Scatta ottimamente Valentino che già alla fine del rettilineo recupera 2 posizioni. Ottima la partenza anche di Lorenzo che nonostante un errore si ritrova in 8^ posizione. Il neo campione del mondo aveva promesso di non fare il “ragioniere” e sta mantenendo la promessa, la sua Honda fila che è una meraviglia e dietro di lui già c’è il vuoto.

Nelle retrovie Rossi è in lotta con il suo futuro compagno di squadra Vinales che sorpassa con una manovra perfetta. 5° giro, Rossi e Maruqez si danno “battaglia a distanza” sul filo dei centesimi, in pista sono i piloti più veloci, e se lo spagnolo ormai ha fatto il vuoto, l’italiano inanella sorpassi su sorpassi, dopo Lorenzo il pesarese infila Petrucci e si porta in 6^ posizione. Dietro Marquez i piloti devono fare i conti con la risalita del “dottore”, oggi la sua moto è di un altro pianeta, in ordine infila Pol Espargaro e Dovizioso e si porta in 4^ posizione. Crutchlow Però non ci sta a fare “l’agnello sacrificale” e inizia a spingere, l’impressione è che più che andare a prendere Marquez vuole “coprirsi le spalle” da Rossi, che nel frattempo passa anche Espargaro e sale “virtualmente” sul podio, completando una rimonta che ha dello storico.

Al 9° giro colpo di scena, Marquez “perde l’anteriore” e va giù, forte botta per lo spagnolo che si rialza senza conseguenze, Crutchlow in 1^ posizione e Valentino alle sue spalle. Passa qualche giro con i piloti che metabolizzano la nuova situazione, Rossi tira il fiato, probabilmente le sue coperture sono al limite dopo 10 giri “fatti a tutta”, Crutchlow ha 3 secondi di vantaggio sul “dottore” che a sua volta deve guardare negli specchietti il ritorno di Espargaro.

Al 16° giro il distacco tra Crutchlow e Rossi è di 4 secondi, i due hanno “tempi fotocopia”, dietro le posizioni sono cristallizzate con Espargaro che precede Dovizioso, e con Lorenzo autore di un’anonima gara. 17° giro “il Dovi” sfruttando la potenza della sua Ducati passa Espargaro e sale sul “podio virtuale”, in pista è questa per il momento l’unica “battaglia”. 19° giro sorpasso e contro sorpasso Dovizioso- Espargaro, nella battaglia per il podio rientra anche Vinales che cerca di approfittare della “lotta” tra i due.

Avanti ormai Crutchlow e Rossi hanno tirato i “remi in barca”, mentre dietro gli appassionati si gustano una battaglia serrata per la 3^ posizione. Dovizioso, Vinales e Espargaro se le suonano di santa ragione con sorpassi al limite, dai box i meccanici Suzuki provano a “riportare la calma” ma non ci riescono, e alla fine devono assistere alla caduta di Espargaro, intanto Vinales si appropria del terzo gradino del podio stante il rallentamento di Dovizioso a causa delle gomme “super degradate”.

Ultimo giro con Crutchlow che gestisce, Valentino guida sulle “uova” a causa del degrado delle gomme, Vinales fiuta la seconda posizione e vien su come una furia, ultime curve al cardiopalma per il “dottore” che passa sotto il traguardo un soffio avanti alla Suzuki, “medaglia di legno” per Dovizioso, 6° Lorenzo. 

Gara spettacolare, impreziosita dalla rimonta di Rossi, che per un soffio non ha centrato il risultato pieno, onore al team del dottore che in una notte ha reso competitiva la Yamaha. Bella la vittoria di Crutchlow che porta un raggio di variabilità in un campionato che dimostra ancora una volta la sua imprevedibilità.

 

1 Marc MARQUEZ Honda SPA 273
2 Valentino ROSSI Yamaha ITA 216
3 Jorge LORENZO Yamaha SPA 192
4 Maverick VIÑALES Suzuki SPA 181
5 Dani PEDROSA Honda SPA 155
6 Cal CRUTCHLOW Honda GBR 141
7 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 137
8 Pol ESPARGARO Yamaha SPA 117
9 Andrea IANNONE Ducati ITA 96
10 Hector BARBERA Ducati SPA 84
11 Aleix ESPARGARO Suzuki SPA 82
12 Eugene LAVERTY Ducati IRL 73
13 Scott REDDING Ducati GBR 71
14 Alvaro BAUTISTA Aprilia SPA 67
15 Danilo PETRUCCI Ducati ITA 65
16 Stefan BRADL Aprilia GER 60
17 Bradley SMITH Yamaha GBR 53
18 Jack MILLER Honda AUS 48
19 Michele PIRRO Ducati ITA 36
20 Tito RABAT Honda SPA 29
21 Loris BAZ Ducati FRA 24
22 Yonny HERNANDEZ Ducati COL 20
23 Katsuyuki NAKASUGA Yamaha JPN 5
24 Alex LOWES Yamaha GBR 3
25 Nicky HAYDEN Honda USA 1
26 Mike JONES Ducati AUS 1
27 Hiroshi AOYAMA Honda JPN 1