Andrea Dovizioso avrà grande voglia di essere protagonista della MotoGp ad Austin, e il pilota forlivese farà di tutto per piazzare la Ducati sul gradino più alto del podio, dopo le ottime prestazioni in Qatar (secondo) e domenica scorsa a Termas de Rio Hondo, quando stava riconfermando la seconda piazza, alle spalle di Marquez, prima di essere travolto dal compagno di squadra Andrea Iannone. Un colpo durissimo, ma guardando in positivo possiamo dire che la Ducati ha le potenzialità per arrivare fino in fondo e nei primissimi posti della classifica finale del Gp delle Americhe.



Tutti gli occhi ad Austin saranno puntati inevitabilmente su di lui, Andrea Iannone. Nonostante le scuse pubbliche al team e al suo compagno di squadra, per Iannone non sarà un weekend di MotoGp facile, sapendo che dovrà partire con una penalizzazione sulla griglia di partenza e che probabilmente a livello psicologico il pilota Ducati non avrà avuto tempo di recuperare dallo shock della caduta provocata in occasione dell’ultima curva dell’ultimo giro del Gran Premio d’Argentina, quella che ha permesso a Valentino di piazzarsi in seconda posizione, un risultato incredibile se solo si pensa che fino a pochi secondi prima Rossi era quarto.



Domenica si corre il Gran Premio delle Americhe. Tutti gli appassionati della MotoGp sperano in una grande corsa ad Austin, ricca di emozioni come è stato (forse anche troppo) l’ultimo GP d’Argentina, che ha visto Marc Marquez salire sul gradino più alto del podio, precedendo Valentino Rossi e il compagno di squadra Dani Pedrosa. Sono cadute tutte e due le Ducati, all’ultima curva, quando il podio era ormai certo. Le Rosse di Borgo Panigale hanno regalato un secondo posto insperato a Valentino, che può ritenersi oltremodo soddisfatto di come è andata la gara, dal momento che il suo compagno di scuderia, Jorge Lorenzo, era caduto al sesto giro. La classifica piloti vede al comando Marquez, che precede di 8 punti Valentino Rossi e di 16 Jorge, vittorioso nel primo Gran Premio del Qatar. Terzo però è Pedrosa, che accusa un ritardo di 14 lunghezze dal leader della classifica piloti.



Lui sogna di essere ancora protagonista come nelle edizioni precedenti del GP delle Americhe, gara che lo vede strafavorito dopo la vittoria in Argentina. Si profila un altro successo per il pilota della Honda, grande rivale di Valentino, che nonostante test invernali particolarmente deludenti è riuscito a trovare il bandolo della matassa, dominando in Argentina e conquistando un ottimo terzo posto alla prima gara stagionale, tenendo dietro Valentino. Lo spagnolo può allungare su tutti e due i piloti ufficiali Yamaha ma Valentino venderà cara la pelle, così come Jorge Lorenzo.

Saràlui  l’altro protagonista più atteso. Nella prima parte di gara di domenica scorsa il Dottore ha esaltato tutti gli sportivi italiani, rendendosi autore di una gara tutta all’attacco insieme a Marquez. Una gara sempre in bilico fino al rientro ai box, quando Valentino ha ricevuto una moto non esattamente uguale a quella che aveva avuto in precedenza, tanto da far scappare Marquez e arrendersi agli attacchi di Vinales prima e delle due Ducati dopo. Tutti e tre i piloti che l’hanno superato sono però caduti, consegnandoli così il secondo posto finale.

Il Gran Premio delle Americhe potrebbe essere anche la gara della rivincita di Lorenzo. Dopo la partenza lanciata in Qatar, il maiorchino non è riuscito a ripetersi in Argentina, una pista che non ha mai digerito. La caduta al sesto giro ha causato il primo 0 in casella per il campione iridato, che adesso è distante 16 punti da Marquez, 8 dal suo compagno di squadra Valentino. Sapremo dai primi turni del venerdì se Lorenzo ha superato lo shock del Gp d’Argentina oppure no. 

Quanto alle Case, il Gran Premio delle Americhe sta alla Honda come lo scudetto in Italia sta alla Juventus. Perdonateci la metafora calcistica, ma è l’unica che ci è venuta in mente per spiegare lo strapotere che la Honda ha messo in mostra negli anni passati su questo circuito. Difficilmente la Yamaha potrà impensiere la rivale giapponese, anche se la differenza potrebbero farla alla fine i due piloti, Lorenzo da una parte e Valentino dall’altra. Anche in questo caso capiremo il reale potenziale della Yamaha quest’anno una volta che le moto scenderanno in pista venerdì.