La vittoria di Jack Miller al Gran Premio d’Olanda ad Assen nel Motogp ha sorpreso ovviamente tutti. Un risultato quasi storico se si vanno a rivedere come sono finite le gare negli ultimi anni. Per il giovanissimo pilota australiano è il primo successo in MotoGp dopo che quest’anno si era ritirato per ben tre volte e aveva ottenuto piazzamenti non importanti entrando nella top ten una sola volta in Catalogna e poi arrivando diciassettesimo in Spgna e quattordicesimo in Qatar. Sono arrivati per lui anche i complimenti di Casey Stoner tramite il suo profilo di Twitter, proprio il pilota che era stato l’unico a vincere oltre ai ”Fantastici 4” in questi ultimi anni. Ecco la cinguettata: “Didn’t get to see the MotoGp race yet as I was on a plane… Wow, must have been a disaster. Congrats to Jack Miller on a great win”, “Non ho avuto tempo ancora di vedere la gara del MotoGp visto che ero su un aereo. Wow, deve essere stato un disastro! Complimenti a Jack Miller per la sua grande vittoria”, clicca qui per il tweet.



Il Gran Premio d’Olanda, anche quest’anno sul classico ed emozionante circuito di Assen, ha fatto numerose vittime tra i piloti della Motogp. L’appuntamento di domenica sarebbe stato assai decisivo per definire meglio i giochi in ordine di classifica del Mondiale Piloti: un evento importantissimo soprattutto per Valentino Rossi, che avrebbe potuto approfittare per lanciare la zampata decisiva su Jorge Lorenzo ed avvicinarsi sempre di più a Marquez, in testa alla classifica piloti Motogp. Purtroppo l’abbondante pioggia e la voglia di spingere tanto sulla sua Yamaha ha provocato una brutta caduta (clicca qui per saperne di più) e il conseguente ritiro di Rossi, che ha terminato a zero il Gp di Assen. Chiaramente le parole del Dottore sono assai tristi: “Questo risultato è molto deludente considerata la nostra competitività del fine settimana. Avremmo potuto conquistare punti importanti per il campionato e arrivare secondi prendendo un bel vantaggio su Lorenzo. Avrebbe potuto essere una buona occasione ma ho buttato via molti punti. Ora la distanza da Marquez si è allungata”. Nuova occasione il prossimo Gran Premio di Germania il 17 luglio, dove il dottore proverà di nuovo a rosicchiare punti importanti in classifica.

Il podio di Assen, teatro del Gran Premio d’Olanda 2016, classico appuntamento di punta del Mondiale di Motogp è stato completato nel gradino più basso da Scott Redding: il pilota britannico della Octo Pramac, agguanta il suo primo podio stagionale dopo una gara condotta sempre all’inseguimento della testa della corsa. Per Redding, 18° nella classifica piloti del Mondiale 2016 si tratta di punti davvero importante e significativi, soprattutto dal punto di vista personale. Reddings, ha avuto un inizio di stagione piuttosto tormentato e l’ultimo podio (anch’esso un terzo posto) risale al Gran Premio di San Marino nel 2015. Le parole del pilota della Pramac non possono che essere commosse: “È una grandissima soddisfazione dopo una gara molto difficile. In alcuni momenti, prima della bandiera rossa, non riuscivo a vedere praticamente niente. Ho guidato con l’istinto e sono riuscito a rimanere in piedi. Il feeling con la moto era ottimo ed è stato così anche nella seconda parte della gara. Abbiamo avuto tanta sfortuna finora e questo week end con la prima fila in griglia ed il podio è un premio per aver sempre continuato a credere in quello che facevamo”.

C’è stato un momento in questo emozionante e bagnatissimo Gran Premio d’Olanda sulla scivolosa pista di Assen in cui in testa vi era Yonni Hernandez: il pilota della Aspar e ventiduesimo nella classifica del Mondiale piloti riesce a mettersi dietro tutti e a condurre la gara per 9 emozionanti giro, fino a che a causa dell’abbondante pioggia che stava cadendo ad Assen, il pilota colombiano per il controllo della propria Ducati e cade rovinosamente (per ulteriori informazioni clicca qui) Una terribile caduta per Hernandez che salvo la grossissima delusione, non ha avuto serie conseguenze. Chiaramente deluso per quanto successo Yonni Hernandez ha dichiarato: “Pensavo di poter vincere la gara, non mi sentivo al limite e pensavo di avere tutto sotto controllo. Un peccato non aver raggiunto un risultato che sarebbe stato bellissimo. Ad ogni modo ho fatto una buona gara e sono contento anche solo di aver condotto la corsa anche solo per nove giri. Spero di aver presto l’opportunità di fare un’altra gara come quella di Assen”.

Il Gran Premio d’Olanda che si è da poco concluso sul circuito di Assen ha visto la vittoria a sorpresa di Jack Miller: l’inglese ha infatti trionfato sull’asfalto scivolosissimo di Assen davanti ai big della classifica del mondiale piloti di Motogp, molti dei quali sono rovinosamente caduti proprio nella parte finale della gara. Il primo pilota rimasto vittima delle abbondanti piogge che sono cadute sulla pista olandese è il pilota della Ducati Andrea Iannone: è proprio lui il primo a cadere prima ancora che la gara venisse sospesa dalla direzione di gara (per approfondire clicca qui). Nonostante questo inghippo Iannone è riuscito a portare la sua Ducati al quinto posto dopo la bandiera a scacchi, sebbene sia partito entrambe le volte in fondo alla griglia di partenza. Il commento del pilota della ducati è chiaramente amareggiato per le difficoltà incontrate: “In MotoGP non è mai facile recuperare, però sono contento di entrambe le mie partenze: nella prima dopo il primo giro ero undicesimo e poco dopo già sesto, e quindi forse partendo qualche fila più avanti mi sarei potuto giocare il podio. Anche alla seconda partenza ero molto indietro, in diciassettesima posizione, ma sono riuscito a recuperare bene e a tagliare il traguardo in quinta posizione“. Il suo bilancio non è però totalmente negativo: “In generale credo che sia stato un fine settimana positivo per noi perché sull’asciutto siamo sempre stati competitivi. Alla fine il risultato di oggi è stato abbastanza positivo per noi e siamo riusciti a portare a casa dei punti importanti“.

La vittoria di Jack Miller ad Assen in MotoGp nel Gran Premio d’Olanda era un evento quasi impossibile anche solo da immaginare. Basterebbe dire che il pilota australiano in sella ad una Honda privata aveva raccolto solo 8 punti in classifica fino alla gara nell’Università della Moto, che in un sol colpo gliene ha portati 25. Le difficilissime condizioni atmosferiche e le tante cadute hanno ovviamente rimescolato le carte, così eccoci a celebrare il successo del quarto australiano di sempre in MotoGp dopo Casey Stoner, Troy Bayliss e Chris Vermuelen. Da notare che anche Bayliss e Vermuelen vantano un solo successo, mentre Stoner naturalmente spicca con le sue 38 vittorie. Se si considera anche la 500, Miller è invece il dodicesimo australiano vincitore nella classe regina. Ancora più impressionante è pensare che era dal Gran Premio d’Australia 2012 che a vincere erano sempre Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Marc Marquez e Dani Pedrosa, i ‘Fantastici 4’ della MotoGp attuale: allora a vincere fu proprio Stoner, che comunque possiamo parificare a quei quattro, essendo uscito dall’élite solo per il suo precoce ritiro. Comprendendo anche Stoner nel gruppo dei migliori, l’ultimo nome a sorpresa è quello di Ben Spies, proprio ad Assen nel 2011, cioè esattamente cinque anni fa.

Dopo un weekend in completa ombra ad Assen, dove la Motogp domenica ha corso il Gran Premio d’Olanda, Jorge Lorenzo, secondo nella classifica del Mondiale Piloti rassicura i suoi fan, delusi dalla sua prestazione sul circuito olandese. Nella prima parte della gara infatti Lorenzo  ha concluso diciannovesimo, ultimo, ma dopo la ripresa la prestazione dello spagnolo della Yamaha è leggermente migliorata, grazie alla moto in assetto da pioggia, ma la sua posizione finale è comunque deprimente per un campione come lui: soltanto decimo allo sventolare della bandiera a scacchi. Nonostante quanto ottenuto ad Assen Jorge Lorenzo vuole rimanere positivo: “le condizioni erano terribili. Ho guidato con maggior facilità rispetto alla prima parte di gara e ho ottenuto un risultato importante per il campionato. Marquez ha guadagnato molti punti dopo questa prova ma Rossi avrebbe potuto recuperare tanto e pendere anche un vantaggio, così non è stato. Dobbiamo pensare positivo, ho molte gare per recuperare”. Lorenzo rimane infatti in seconda posizione della classifica piloti a – 14 dal leader della classifica Marc Marquez.

Proprio ieri si è concluso sotto la pioggia battente il Gran Premio d’Olanda della Motogp, sullo storico circuito di Assen: una gara a tratti assai tormentata con diverse cadute e una sospensione temporanea decisa dai commissari per la troppa pioggia che ha modificato non poco l’andamento della gara. Ne sa qualcosa il maiorchino Marc Marquez, che proprio per colpa della pioggia ha preferito con grande intelligenza e strategia non entrare troppo nella bagarre concludendo comunque con un ottimo secondo posto, che molto lo aiuta in termini di classifica del Mondiale piloti: “Oggi è stata una di quelle gare dove puoi cadere e perdere molti punti o poi vincere. Una corsa da affrontare con due tipi di mentalità: prendere dei gradi rischi per vincere o puntare al risultato utile per la classifica e correre senza sbagliare. Questo è esattamente quello che ho fatto. Restare nelle prime cinque posizioni e non commettere errori fino a fine della gara. Con Lorenzo in fondo al gruppo e con Rossi fuori, questo secondo posto è come una vittoria”. Una mentalità che ha sicuramente premiato lo spagnolo della Honda, che ha potuto allungare ulteriormente il proprio vantaggio portandosi a +14 dal secondo classificato Jorge Lorenzo. CLICCA QUI PER IL VIDEO DEL GRAN PREMIO D’OLANDA 2016 AD ASSEN (MOTOGP): HIGHLIGHTS DELLA GARA  – – – – CLICCA QUI PER LA CLASSIFICA PILOTI DELLA MOTOGP 2016 AGGIORNATA 

Gran premio di MotoGp che si corre in Olanda, sullo storico, difficile e tecnico circuito di Assen, e che vede Valentino Rossi avere la possibilità di limare lo svantaggio, soprattutto nei confronti del compagno di squadra Jorge Lorenzo, apparso per tutto il week end in evidente difficoltà. In mattinata situazioni che si ribalta completamente con l’arrivo della pioggia sul circuito, l’acqua che appare e scompare porta gli organizzatori a decretare l’avvio come “bagnato”, e di conseguenza i piloti a scegliere le gomme “rain” sicuramente con più grip ma molto meno performanti. Negli attimi precedenti al via del giro di ricognizione, tensione in casa Yamaha, con tutti i meccanici attorno la moto di Valentino Rossi, il pilota pesarese sembra avere dei problemi e parla fitto fitto con il suo capo tecnico, la discussione porta un meccanico a sostituire un “pacco di batterie”, con il dottore che prende regolarmente il via. Semafori spenti e partenza abbastanza lenta, con Dovizioso che perde la prima posizione a danno di Valentino Rossi, dietro di loro Redding viene risucchiato dal gruppo, e Jannone che già dopo la seconda curva risale dall’ultimo posto all’undicesimo. Anche Marquez sembra aver trovato il feeling con la moto, il pilota spagnolo supera Espargaro e si lancia all’inseguimento del duo di testa. Rossi dalla sua guida come un indemoniato, e inizia a scavare un solco su Dovizioso. 

Da dietro sale lo sconosciuto Hernandez, il colombiano sfruttando la sua dote di guida sul bagnato, gira almeno un secondo e mezzo più veloce al giro, e arriva sui due di testa, non contento della sua performance supera Dovizioso e poi Rossi, e impensabile ma vero prende la testa della corsa. Il pilota colombiano ha sorpreso tutti con la sua scelta di montare le gomme morbide, coperture che per pochi giri forniscono delle buonissime prestazioni, prestazione che degradano però alquanto improvvisamente, probabilmente prima di allora però ci sarà il cambio delle moto, stante la pista che sta improvvisamente asciugandosi. Da dietro arriva Petrucci, anche il corridore italiano sfrutta benissimo la sua vecchia Ducati e passa come una scheggia Marquez, impossessandosi della quarta posizione. Intanto in avanti il degrado delle gomme di Hernandez si fa “importante”, Rossi e Dovizioso guadagnano metri e presto riprenderanno il leader temporaneo della corsa. E mentre i meccanici sono pronti con le moto di asciutto, sul circuito inizia nuovamente a diluviare. 10° giro errore di Rossi che va dritto, nessun problema per il pilota pesarese che rientra tranquillamente in pista, ma che deve cedere la sua seconda posizione a Dovizioso. 11° giro sul circuito si abbatte una vera e propria tempesta, cade Hernandez e testa della corsa presa da Dovizioso. 12° giro Lorenzo è penultimo, se la gara si chiudesse cosi sarebbe raggiunto da Rossi in classifica generale. 14° giro sorpasso e contro sorpasso di Petrucci-Rossi, i due italiani stanno dando spettacolo su una pista ai limiti dell’agibilità, che porta all’improvvisa caduta anche di Jannone. Ed infatti la direzione gara espone la bandiera rossa, troppo pericoli per i piloti in pista, moto ai box in attesa di una nuova partenza. Altri 12 giri ancora da fare, sempre se la pioggia smetterà di cadere, tutti i piloti scelgono le gomme da pioggia morbide, e si tolgono il casco rimanendo in attesa. Direzione gara che da una nuova partenza alle 14.45. Piloti nuovamente schierati sulla griglia (con le posizione ottenute prima dell’interruzione) in attesa dello spegnimento dei semafori, partiti. Ottima partenza di Marquez, che si appropria della prima posizione, ma che va lungo e viene immediatamente ripassato da Rossi e Dovizioso, nella bagarre cade Pedrosa, che però riesce a risalire sulla sua moto e a continuare. Pista difficilissima con pezzi completamente bagnata, che si alternano a pezzi asciutti, cadono infatti in rapida successione Petrucci e Dovizioso, entrambi le cadute per fortuna non hanno conseguenze per i nostri connazionali. I piloti devono stare attentissimi, cosa che non fa Rossi che vede anche la sua gara concludersi sulla ghiaia. È un ecatombe con Marquz che prende la testa della corsa, e con Miller che risale superando persino il leader della classifica generale, e prendendosi la prima posizione. Il pilota spagnolo della Honda non fa nulla per contrastare il giovane pilota australiano, il suo secondo posto vale oro, un oro ancora più splendente visto il ritiro di Rossi e l’abulica prova di Lorenzo. Ultimi giri cristallizzati con i piloti che pensano solamente a rimanere in piedi, nelle retrovie risale Ridding che superato Espargaro sale sul podio. Ultimo giro con tutti in attesa solamente della bandiera a scacchi. Vittoria in questa gara pazza per Miller, secondo Marquez terzo Ridding, a leggere i nomi dei piloti sul podio si capisce quanto questa gara sia stata difficile per tutti, una gara che però ha consegnato altri punti di vantaggio a Marquez, che adesso ha oltre 20 punti di vantaggio su Lorenzo, e più di 40 su Rossi in una classifica generale che parla sempre di più spagnolo. 

La classifica del mondiale piloti relativa alla MotoGp 2016 vede in testa un duo spagnolo, composto da Marc Marquez della Honda e da Jorge Lorenzo della Yamaha. 145 punti in classifica per Marquez, 121 per Lorenzo; il primo italiano in graduatoria è Valentino Rossi, che su una delle piste preferite ha dovuto incassare l’amarezza di un ritiro dannoso per il morale e soprattutto per la classifica piloti. Il Dottore è rimasto a 103 punti perdendo l’occasione di accorciare il gap dalla vetta; Rossi resta comunque l’unico in grado in spezzare il monopolio dei piloti spagnoli nella classifica del mondiale piloti MotoGp: dal quarto al settimo posto si susseguono infatti Daniel Pedrosa (86 punti), Maverick Vinales (79), Pol Espargarò (72) ed Hector Barbera (58). Ottavo Andrea Iannone, a quota 52: il ventiseienne abruzzese è giunto quinto al traguardo di Assen, mentre il suo compagno in Ducati Andrea Dovizioso si è ritirato per la quarta volta nella stagione 2016, rimanendo a 43 punti (è undicesimo nella classifica piloti). Diciassettesimo Danilo Petrucci con 24 punti, diciannovesimo Michele Pirro a 19.  – Marc Marquez ancora leader nella classifica generale dei piloti di MotoGP. Il pilota spagnolo della Honda è arrivato secondo nel Gran Premio di Assen approfittando della caduta di Valentino Rossi e della gara non perfetta di Lorenzo. Ora i punti di distacco dal Campione del Mondo in carica Lorenzo sono ventiquattro, non un gap elevatissimo considerando che si trova a centoquarantacinque punti contro i centoventuno del pilota della Yamaha. Le cose si complicano davvero tanto per Valentino Rossi, al terzo posto con centotré punti, quasi improbabile che il Dottore riesca a colmare una differenza punti così elevata, considerando che anche oggi non ha portato a casa alcun punto a causa del ritiro. Pedrosa invece al quarto posto con ottantasei punti, Valentino Rossi deve necessariamente portare punti nei prossimi Gran Premi se vuole ancora sperare nel titolo Mondiale. 

-Un Gran Premio di Assen davvero insolito quello di quest’oggi che a causa della pioggia non sta regalando lo spettacolo che tutti si aspettavano. Bandiera rossa a causa del temporale, ma alla ripresa cade prima Pedrosa e quindi Valentino Rossi riesce a passare in testa davanti anche a Dovizioso e Marquez. Ma questa non sarà l’unica caduta di giornata visto che poco dopo termina a terra anche Crutchlow, Dovizioso e Petrucci al secondo giro ad Assen mentre alla terza curva assistiamo anche alla caduta di Valentino Rossi. Il pilota si trovava in testa nel Gran Premio ma la pista bagnata ha tradito anche lui costringendolo al ritiro. Marc Marquez così ha la strada spianata quest’oggi considerando che si trova dietro a Miller mentre Jorge Lorenzo è solo undicesimo. Una vittoria oggi potrebbe essere fondamentale per la corsa al titolo in classifica generale, con Rossi ormai fuori dai giochi e Lorenzo che difficilmente arriverà sul podio in queste condizioni meteo.

Si sono appena spenti i semafori rossi ad Assen, storico circuito del Gran Premio d’Olanda, un appuntamento imperdibile nel Mondiale di Motogp. In attesa della conclusione e della nuove definizione della classifica del Mondiale piloti godiamoci i primi giri di questa prova olandese: fortunatamente la pioggia degli scorsi giorni sono terminate e la pista finalmente si sta asciugando. A prescindere dall’incognita del meteo Assen è sicuramente uno degli eventi più attesi, non solo per la spettacolarità del circuito in sè, ma perchè il Gran Premio d’Olanda rappresenta il punto di svolta di tutto il mondiale e potrebbe essere la gara decisiva per molti piloti in ottica classifica. Grande attenzione per Marc Marquez, che ieri a causa delle condizioni meteo avverse è riuscito a guadagnare soltanto il quarto posto. Deluse le sue parole al termine delle qualificazioni: “poi è arrivata la pioggia e tutto è cambiato. Se in gara dovesse piovere potrebbe diventare una lotteria. Nella sessione di qualifica ho fatto un errore e sono caduto. Grazie al grande lavoro del mio box sono riuscito a tornare in pista e le condizioni erano peggiori e ho segnato solo il quarto tempo”.

In attesa di vivere il Gran Premio d’Olanda 2016, ottavo atto del Mondiale 2016 di MotoGp che si disputerà sul circuito di Assen, uno degli appuntamenti più attesi della stagione – con lo storico passaggio della gara alla domenica – diamo uno sguardo alla classifica del Mondiale Piloti della classe regina del Motomondiale. Dopo le prime sette gare stagionali regna ancora l’incertezza fra i tre big della MotoGp, nessuno dei quali ha ancora trovato la continuità, fra errori, guasti e anche qualche episodio sfortunato. Questa però è una buona notizia per lo spettacolo, perché i giochi sono ancora apertissimi e niente è impossibile per i tre campioni più amati del Circus. Al primo posto attualmente troviamo Marc Marquez a quota 125 punti, lo segue in seconda posizione Jorge Lorenzo che di punti finora ne ha collezionati 115, poi al terzo posto troviamo Valentino Rossi che grazie alla vittoria di Barcellona è salito a quota 103 punti. Dunque Marquez, Lorenzo e Rossi sono racchiusi in un fazzoletto di 22 punti, meno di quelli in palio in un singolo Gran Premio quando ne mancano ancora 11 alla fine della stagione (Assen compresa). Grande equilibrio dunque, di certo sarà fondamentale trovare la continuità che finora ha difettato a tutti, fra grandi prestazioni e ‘buchi’ pesanti. L’anno scorso ad esempio era vivissima la lotta fra i due piloti Yamaha, tuttavia Marquez era già staccato in modo significativo. In quarta posizione troviamo Dani Pedrosa a quota 82 punti, nemmeno lontanissimo da Rossi ma che quest’anno non è mai riuscito a competere con i tre big, salvandosi solo grazie ad una buona continuità di risultati – cioè curiosamente quello che manca a chi lo precede in classifica. Alle spalle di Pedrosa troviamo iuna sfilza di altri piloti spagnoli: per rendere l’idea della situazione, basterebbe dire che ai primi otto posti ci sono sette iberici, con Valentino Rossi unica eccezione a un dominio che è garantito anche da Maverick Vinales, Pol Espargaro, Aleix Espargaro ed Hector Barbera, che troviamo in quest’ordine dal quinto all’ottavo posto. Questo chiama in causa la Ducati, i cui piloti ufficiali hanno avuto una prima parte di stagione decisamente difficile, tanto che Andrea Dovizioso e Andrea Iannone non vanno oltre il nono e il decimo posto con i quali completano la top ten. 

 

1. Marc Marquez (Honda) 145

 2. Jorge Lorenzo (Yamaha) 131

3. Valentino Rossi (Yamaha) 103

4. Dani Pedrosa (Honda) 82

5. Maverick Vinales (Suzuki) 79

6. Pol Espargaro (Yamaha) 72

7. Hector Barbera (Ducati) 58

8. Andrea Iannone (Ducati) 51

9. Aleix Espargaro (Suzuki) 49

10. Eugene Laverty (Ducati) 48

11. Andrea Dovizioso (Ducati) 43

12. Stefan Bradl (Aprilia) 37

13. Bradley Smith (Yamaha) 29

14. Alvaro Bautista (Aprilia) 29

15. Danilo Petrucci (Ducati) 24

16. Cal Crutchlow (Honda) 20

17. Michele Pirro (Ducati) 19

18. Scott Redding (Ducati) 16

19. Tito Rabat (Honda) 13

20. Jack Miller (Honda) 8

21. Loris Baez (Ducati) 8

22. Yonny Hernandez (Ducati) 3