La classifica della MotoGp scaturita dalla gara al Sachsenring di ieri boccia senza pietà i piloti ufficiali della Yamaha, ed in effetti il confronto con la passata stagione è a dir poco imbarazzante per Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che di questi tempi l’anno scorso vivevano un periodo decisamente migliore. In particolare il Dottore aveva 179 punti ed era al comando della classifica Piloti, tallonato proprio da Lorenzo che invece di punti ne aveva 166. Il calcolo è presto fatto: Lorenzo ha perso 44 punti rispetto a dodici mesi fa, Valentino addirittura ne ha 68 di meno, sono 112 punti persi in due. Una situazione pesante: dopo il dominio totale dell’anno scorso, quest’anno il titolo rischia di essere già nelle mani del grande rivale Marc Marquez, che invece sta facendo molto meglio di un 2015 per lui assai difficile. 



La MotoGp al Sachsenring ha dato gloria ad alcuni piloti che finora non avevano avuto un 2016 particolarmente felice. L’eccezione è naturalmente Marc Marquez, che grazie alla vittoria ha lanciato una fuga in classifica che potrebbe risultare decisiva, ma la pioggia che ha turbato il Gran Premio di Germania ha per il resto rimescolato i valori proiettando nelle prime posizioni centauri che di solito lottavano nelle retrovie. Questo vale soprattutto per Cal Crutchlow, che fino ad Assen stava vivendo la stagione probabilmente più difficile della sua carriera con soli 20 punti all’attivo dopo i primi otto Gran Premi. Bottino che il pilota inglese della Honda – con il team privato di Lucio Cecchinello – ha esattamente raddoppiato grazie ai 20 punti portati in dote dallo splendido secondo posto conquistato sulla pista tedesca. Per Crutchlow si è tratto del nono podio della carriera in MotoGp, il terzo secondo posto che uguaglia il miglior risultato della carriera già ottenuto per due volte, entrambe nel 2013, a Le Mans e proprio qui al Sachsenring.



La classifica della MotoGp sorride a un Marc Marquez ormai lanciatissimo in fuga, ma al Sachsenring ha ritrovato finalmente il sorriso anche Andrea Dovizioso. Certo, il pilota della Ducati avrebbe potuto fare ancora meglio del terzo posto e resta un pizzico di rimpianto per una vittoria che per gran parte della gara avrebbe meritato, tuttavia per il forlivese è comunque molto importante il ritorno sul podio in una stagione che fino a questo momento per Dovizioso è stata davvero sfortunata. La partenza era stata ottima con il secondo posto in Qatar, poi però ad Andrea ne erano successe di tutti i colori, fra errori propri, problemi con la moto e anche qualche episodio davvero sfortunato, soprattutto quando a Termas de Rio Hondo fu abbattuto dal compagno di squadra Andrea Iannone, che gli tolse un podio ormai certo. Ecco perché il terzo posto al Gran Premio di Germania deve comunque essere accolto con un sorriso: la classifica di Dovizioso ne aveva grande bisogno, adesso è nono con 59 punti.



La classifica della MotoGp vede Marc Marquez lanciatissimo in fuga dopo la gara del Sachsenring. Infatti non solo il pilota spagnolo della Honda ha vinto il Gran Premio di Germania, ma ha pure approfittato dei brutti risultati di Valentino Rossi (ottavo) e Jorge Lorenzo, addirittura quindicesimo, per portare il suo margine di vantaggio a 48 punti su Jorge e addirittura 59 sul Dottore. Imbarazzante la differenza negli ultimi quattro Gran Premi. Marquez, Lorenzo e Rossi ne hanno vinto uno a testa, ma la differenza è fatta dagli altri tre: Marc infatti accompagna la vittoria di ieri con tre secondi posti, invece Lorenzo dopo il successo al Mugello ha raccolto un ritiro al Montmelò, il decimo posto di Assen e il quindicesimo in Germania e Rossi – a parte la vittoria di Barcellona – ha i ritiri al Mugello ed Assen e appunto l’ottavo posto di ieri. Morale della favola: 85 punti per Marquez, 33 per Rossi e 32 per Lorenzo. La situazione adesso si fa durissima per i due piloti Yamaha, che nella seconda metà della stagione dovranno tentare una rimonta assai difficile.

La pausa estiva della MotoGP arriva dopo che Marc Marquez ha allungato in classifica nel mondiale piloti, conquistando sul circuito tedesco del Sachsenring la sua settima vittoria consecutiva nel GP di Germania. Lo spagnolo, ha ora quasi due GP di vantaggio sul duo della Yamaha, con Jorge Lorenzo che resta al secondo posto seppur avendo incamerato solo un punticino, ed ha 48 punti di distacco dal leader e Rossi che arrivando ottavo ha incamerato solo 8 punti non riuscendo nemmeno ad agganciare il compagno di squadra, dal quale ora lo divide un distacco di 11 punti. Per i due piloii all’inseguimento e per la Yamaha sarà quindi necessaria una ripresa molto più incisiva, quando il 14 agosto si tornerà a correre in Austria, pena la fuga definitiva di Marquez verso il titolo 2016. L’asso spagnolo ha vinto questa gara, ancora una volta anomala, a causa delle condizioni meteo, scegliendo la mossa vincente, ed anticipando il cambio gomme rispetto agli avversari, che hanno allungato il percorso con le “rain”, mentre la scelta giusta era quella di passare alle “slick”. Sull’insidiosa pista del Sachsenring, il pilota della Honda ha messo in fila Crutchlow, arrivato secondo ed Andrea Dovizioso, terzo, mentre Rossi ha finito ottavo, ma con un distacco di 26 secondi dal primo, e Lorenzo, in crisi nera durante tutto il weekend, si è dovuto accontentare della 15esima posizione.

La scelta operata da Lorenzo, in accordo con il suo box, è stata quella vincente, visto che nel corso della rimonta, mentre la pista si stava sempre di più asciugando, gli ha permesso di recuperare quasi 6 secondi ogni giro; Lorenzo era in nona posizione, ed aveva anche effettuato una uscita di strada nel corso dell’11esimo giro, per fortuna senza conseguenze, se non la perdita di alcune posizioni, quando ha effettuato questa scelta, non seguito dagli altri, che hanno preferito ancora puntare sulle gomme da bagnato, giudicando rischioso il cambio. Il britannico Crutchlow, piazzatosi secondo, ha disputato una grande gara, così come Dovizioso che è il primo classificato tra quelli che hanno effettuato più tardi il cambio gomme. I primi giri della gara del Sachsenring hanno visto protagonista anche un altro italiano, Danilo Petrucci, partito quarto in sella alla sua Ducati Pramac, ed arrivato a guidare la gara con una serie di sorpassi mozzafiato, mantenendo il comando sino al primo terzo di corsa, salvo poi scivolare alla curva 3 ed essere costretto a rientrare ai box, dove ha cambiato la moto, ma era ormai troppo attardato. Dopo la sua uscita è stato proprio Dovizioso a prendere il comando della gara, che ha mantenuto sino a quando non è stato costretto a rientrare ai box per il cambio gomme, insieme a Valentino Rossi, il quale ha sicuramente sbagliato strategia. Per Dovizioso si trattava di una bella occasione per tornare alla vittoria, ma anche lui non ha ritenuto opportuno seguire la scelta di Marquez.

Rossi, come detto, ha deluso; la sua partenza è stata molto intelligente, con la conquista della prima posizione in avvio, poi si è piazzato nelle posizioni di immediato rincalzo, ma ha sbagliato la tempista del rientro ai box, ed anche al momento dell’uscita, insieme ad altri, è rimasto attardato, non riuscendo a trovare immediatamente il feeling con la nuova situazione in pista. La distanza da Marquez, nonostante le dichiarazioni di Rossi, si è allungata, ed ora appare decisamente difficile da colmare. Quella del Gran Premio di Germania, è stata una buona gara anche per gli outsider, che come di consueto sfruttano le condizioni più “improbabili”, per risalire posizioni, in gara e nella classifica generale. Ecco così il quarto posto conquistato da Redding, il settimo di Miller, vincitore ad Assen, che è stato anche l’ultimo dei piloti ad effettuare il cambio gomme, ed il nono di Hecrtor Barbera, che dopo essere scattato dalla seconda casella alla partenza, stava portando avanti una buona gara sull’asfalto bagnato, ed ha ottenuto forse meno di quanto meritava. La seconda delle Ducati, con Iannone, si è piazzata in quinta posizione, ed ha preceduto la seconda Honda, quella di Pedrosa, che dopo delle prove abbastanza anonime, aveva dimostrato invece di andare forte nel warm-up mattutino. La gara è partita sull’asfalto bagnato, con una pioggerellina che andava e veniva e quindi la partenza è stata abbastanza guardinga da parte di tutti i piloti.

Dopo poche curve del tracciato del Sachsenring Valentino Rossi passa in testa ma da dietro si fanno largo anche le due Ducati, quella ufficiale di Dovizioso e quella Pramac di Petrucci. I due italiani saltano il pilota di Tavullia e si piazzano nelle prime due posizioni, per un podio provvisorio tutto tricolore. Intanto dietro risalgono anche Miller e Barbera, mentre Rossi sta molto attento ad evitare problemi con l’asfalto scivoloso. Petrucci scivola a terra all’11esimo giro , lo stesso nel quale Marquez fa un “dritto”; passa in testa Andrea Dovizioso, mentre la pista si asciuga. Quando mancano 12 giri alla fine Marquez anticipa il rientro e cambia le gomme, mentre Rossi si riporta secondo e pensa anche ad attaccare Dovizioso. Dai box della Yamaha gli segnalano di rientrare, ma Rossi ignora i richiami e prosegue, mentre dietro Marquez inanella giri che gli fanno recuperare il distacco a 6 secondi alla volta. Quando i primi quattro della gara, a 7 giri dal termine, rientrano, è troppo tardi; Marquez si trova dietro al solo Miller e lo “svernicia” due giri dopo. Rientrati tutti in pista di accende la bagarre, con Dovizioso che riesce a riprendersi il podio nell’ultimo giro della gara superando Redding in un bel duello. Nella cronaca della gara non c’è menzione per Lorenzo; il maiorchino in effetti è sembrato in tilt, l’ombra del grande pilota che ha sempre dimostrato di essere. Forse le cadute ne hanno minato la tranquillità, ma anche al Sachsenring ha visto riaffiorare i “fantasmi” e certamente continuando con questo comportamento non potrà che avvantaggiare i suoi rivali nella corsa al titolo che detiene.

È il vero leader della classifica generale piloti della MotoGP. Con la vittoria di oggi il pilota spagnolo della Honda ha in tasca il Mondiale, contando il fatto che ci sono quarantotto punti di distanza da Jorge Lorenzo al secondo posto e cinquantanove punti di differenza da Valentino Rossi. Proprio il Dottore della Yamaha ha perso l’occasione di fare una gran gara oggi, complice anche la sua decisione di non fermarsi ai box per il cambio di gomme, che farà sicuramente discutere. Quarto posto nella classifica generale per Dani Pedrosa della Honda con novantasei punti, da sottolineare come il gap tra Lorenzo e Rossi sia sia ridotto ad undici punti dopo il Gran Premio di Germania concluso da qualche ora. Vinales si trova invece al quinto posto con ottantatré punti mentre il primo italiano, Iannone, è attualmente all’ottavo posto con sessantatré punti seguito a ruota dal suo compagno di squadra in Ducati, Dovizioso, a quota cinquantanove. 

MotoGp, classifica mondiale piloti: la classe regina va in vacanza e per Marc Marquez non poteva esserci modo migliore di girare la boa stagionale. Il pilota spagnolo della Honda ha vinto il Gran Premio di Germania 2016 grazie ad un’ottima strategia di gara, che gli ha permesso di sopperire ad avversità (una partenza più complicata) ed imprevisti (un’uscita di pista a metà gara). Quanto ai piloti italiani il primo in classifica piloti è sempre Valentino Rossi, che però ha cavato solo 8 punti dalla gara del Sachsenring: il Dottore è scivolato a meno 59 da Marquez ma se non altro si è avvicinato al secondo posto di Jorge Lorenzo, addirittura quindicesimo in Germania e quindi salito di un solo gradino (122 contro i 111 di Valentino Rossi). Andrea Iannone è ottavo in classifica piloti e secondo tra gli italiani: 63 i punti del pilota abruzzese che si vede incalzare dal compagno di squadra Andrea Iannone, che al Sachsenring ha conquistato il suo primo podio stagionale portandosi a quota 59. Danilo Petrucci ha vissuto un Gran Premio dai due volti in Germania: scatenato in avvio e problematico nel prosieguo, fino al ritiro che gli ha impedito di accumulare altre punti nella classifica piloti. Il venticinquenne originario di Terni è rimasto così a 24, una posizione sotto di lui l’ultimo italiano in classifica piloti ovvero Michele Pirro (19), che in Germania non è sceso in pista.  

Tra qualche ora partirà ufficialmente il Gran Premio di Germania di MotoGP, con i piloti che cercheranno di allungare in classifica dopo la pausa di due settimane. Jorge Lorenzo non sembra particolarmente incisivo in questo weekend, sin dall’inizio delle prove libere del venerdì: è già caduto tre volte, e nel warm up è arrivato in ventesima posizione. Alle sue spalle solo Bradl, anche lui caduto nelle qualifiche e nel warm up, ma sarà costretto a saltare la gara per una botta alla testa. Difficile quindi che Lorenzo possa arrivare nelle prime posizioni oggi, ma non di certo impossibile: Marc Marquez ha un gap di 24 punti di vantaggio su Lorenzo e 42 su Rossi, sintomo che se oggi dovesse arrivare a podio sarà davvero difficile per le Yamaha poi agganciarlo nuovamente nelle prossime gare stagionali. Le condizioni della pista sono ancora critiche, il maltempo sul circuito di Sachsenring sta sicuramente rovinando i piani dei piloti.

In attesa di vivere il Gran Premio di Germania 2016, nono atto del Mondiale 2016 di MotoGp che si disputerà sul circuito del Sachsenring, diamo uno sguardo alla classifica del Mondiale Piloti della classe regina del Motomondiale. Dopo le prime otto gare stagionali si sta forse profilando il primo vero tentativo di fuga che spezza un inizio di Mondiale decisamente equilibrato: il problema dei tre big era quello di trovare una continuità di risultati e il primo a riuscirci sembra essere Marc Marquez, attualmente primo a quota 145 punti. La notizia è interessante perché fino all’anno scorso il limite di Marquez sembrava proprio essere l’incapacità di accontentarsi di un piazzamento quando non era possibile vincere, ma il numero 93 sembra avere fatto un salto di qualità in questo senso. Il suo vantaggio sul secondo classificato, cioè Jorge Lorenzo, comincia a farsi interessante perché il maiorchino della Yamaha finora ha raccolto 121 punti e paga il pessimo risultato di Assen, dove non è mai riuscito ad essere competitivo. Ancora peggio però è andata a Valentino Rossi, che è terzo a quota 103 punti ma paga carissimo la caduta nel Gran Premio d’Olanda quando avrebbe potuto recuperare tanto su Marquez e ancora di più su Lorenzo. Invece è stato proprio il Dottore a non raccogliere nulla e adesso per lui la rincorsa al sogno chiamato decimo titolo iridato si fa sempre più difficile.

Dunque Marquez adesso ha 24 punti di vantaggio su Lorenzo e addirittura 42 su Rossi: nulla di decisivo naturalmente quando mancano ancora dieci gare al termine della stagione (Sachsenring compreso), ma il grande equilibrio è stato spezzato e adesso i due piloti Yamaha non potranno più permettersi errori se vorranno recuperare. In quarta posizione troviamo Dani Pedrosa a quota 86 punti, nemmeno lontanissimo da Rossi ma che quest’anno non è mai riuscito a competere con i tre big, salvandosi solo grazie ad una buona continuità di risultati – cioè curiosamente quello che manca a chi lo precede in classifica. Alle spalle di Pedrosa troviamo iuna sfilza di altri piloti spagnoli: per rendere l’idea della situazione, basterebbe dire che ai primi nove posti ci sono sette iberici, con Valentino Rossi e Andrea Iannone uniche eccezioni a un dominio che è garantito anche da Maverick Vinales, Pol Espargaro, Aleix Espargaro ed Hector Barbera. Questo chiama in causa la Ducati, i cui piloti ufficiali hanno avuto una prima parte di stagione decisamente difficile, tanto che Andrea Dovizioso è addirittura solo undicesimo, mentre l’ottavo posto di Andrea Iannone non può comunque bastare per essere soddisfatti.

 

Pos. Rider Bike Nation Points
1 Marc MARQUEZ Honda SPA 170
2 Jorge LORENZO Yamaha SPA 122
3 Valentino ROSSI Yamaha ITA 111
4 Dani PEDROSA Honda SPA 96
5 Maverick VIÑALES Suzuki SPA 83
6 Pol ESPARGARO Yamaha SPA 72
7 Hector BARBERA Ducati SPA 65
8 Andrea IANNONE Ducati ITA 63
9 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 59
10 Eugene LAVERTY Ducati IRL 53
11 Aleix ESPARGARO Suzuki SPA 51
12 Scott REDDING Ducati GBR 45
13 Jack MILLER Honda AUS 42
14 Cal CRUTCHLOW Honda GBR 40
15 Stefan BRADL Aprilia GER 37
16 Bradley SMITH Yamaha GBR 35
17 Alvaro BAUTISTA Aprilia SPA 35
18 Danilo PETRUCCI Ducati ITA 24
19 Michele PIRRO Ducati ITA 19
20 Tito RABAT Honda SPA 18
21 Loris BAZ Ducati FRA 8
22 Yonny HERNANDEZ Ducati COL 3

1 Marc Marquez (Spa, Honda), 170 punti

2 Jorge Lorenzo (Spa, Yamaha), 122

3 Valentino Rossi (Ita, Yamaha), 111

4 Daniel Pedrosa (Spa, Honda) 96

5 Maverick Vinales (Spa, Suzuki) 83

6 Pol Espargaro (Spa, Yamaha) 72

7 Hector Barbera (Spa, 65)

8 Andrea Iannone (Ita, Ducati) 63

9 Andrea Dovizioso (Ita, Ducati), 59

10 Eugene Laverty (Irl, 53)

11 Aleix Espargaro (Spa, Suzuki) 51

12 Scorr Redding (GBR, Ducati) 45

13 Jack Miller (Aus, Honda) 42

14 Cal Crutchlow (GBR, Honda) 40

15 Stefan Bradl (Ger, Aprilia) 37

16 Bradley Smith (GBR, Yamaha) 35

17 Alvaro Bautista (Spa, Aprilia) 35

18 Danilo Petrucci (Ita, Ducati) 24

19 Michele Pirro (Ita Ducati) 19

20 Esteve Rabat (Spa, Honda) 18

21 Loriz Baz (Fra, Ducati) 8

22 Yonny Hernandez (Col, Ducati) 3