Dopo la brutta caduta a Losail il Gp d’Argentina, seconda prova del calendario della Motogp 2017, doveva rappresentare la grande occasione per Andrea Iannone e la sua Suzuki: la penalizzazione per non chiaro movimento in girgli di partenza ha però determinato inevitabilmente la sua gara, chiusa all’ultimo posto. Al termine della gara in terra argentina, lo stesso Iannone ha così descritto il suo weekend ai microfoni di Sky Sport: “diciamo che è stata un’altra giornata davvero storta: peccato perché al warm up ero andato bene, eravamo riusciti a migliorare qualche cosa in gara e ho avuto un ritmo buono, dove potevamo lottare per le prime 5 posizioni. La mia penalizzazione? Non sono d’accordo, adesso le cose sono cambiate, ma hanno applicato il regolamento vecchio. Io non sono partito a semaforo rosso, mi sono mosso ho messo la marcia ma non ho superato la mia casella: non ho guadagnato nulla si è mossa solo la forcella. Il campionato è partito così storto, cercheremo di raddrizzarlo il prima possibile”.
Valentino Rossi ha festeggiato sul secondo gradino del podio di Rio Hondo, al Gp d’Argentina il suo 350^ Gran premio nella sua lunga carriera: esordito nella Motogp nel lontano 1996, è protagonista assoluto della classe regina ormai dal 2002. Per il Dottore della Yamaha , classe 1979 ogni Gp pare un traguardo importante, ma l’obbiettivo reale anche per questa stagione rimane il decimo titolo mondiale. Ieri a Rio Hondo si è toccato un record storico quello dei 350 Gp di Rossi premiato anche dal secondo posto nella classifica mondiale dietro al compagno di squadra Maverick Vinales, che curiosamente è nato proprio l’anno prima che lo stesso Rossi esordisse nella Motogp. Vent’anni di carriera per il Dottore di Tavullia condotti davvero al massimo livello ogni istante, con lo stesso smalto e la stessa volontà di contendersi il primo posto del podio con gli ultimi arrivati, mentre nel frattempo il modo di guidare e interpretare la MotoGP è cambiato almeno 5 volte. Ecco il commento di Guido Meda, commentatore e vice direttore di Sky Sport sul record di Valentino Rossi.
Il Gp d’Argentina non è stato certo scevro di colpi di scena e cadute rovinose (delle quali nessuna grave):il circuito di Rio Hondo è infatti riuscito a beffare ben 7 piloti nella secondo weekend della Mondiale della Motogp 2017, tra cui anche il campione del mondo in carica Marc Marques. Proprio lo spagnolo della Honda è poi intervenuto ai microfoni di Sky Sport affermando: “la mia caduta? È stato un errore grave. Principalmente perché mi sentivo bene, con un bel passo e stavo spingendo fin dall’inizio, ma non ho spinto così tanto. E’ stata una caduta strana perché ero diritto con la moto solo a 25°, che di solito in quel posto si va sui 35°, si è bloccato davanti e sono caduto. E’ stato un vero peccato perché stato un inizio di stagione, l’ho detto tante volte, un errore qua fai tanta fatica a recuperarlo. Sapevamo che dovevamo prendere punti: ci dovevamo provare, e ora beh non ci resta che imparare da questo e guardare ad Austin”.
Il Gp d’Argentina 2017 ha visto il trionfo delle Yamaha: nel secondo appuntamento della Motogp 2017 la scuderia del diapason, porta due piloti sui gradini più alti del podio di Rio Hondo. Se della splendida vittoria di Vinales si è già parlato a lungo, non è meno importante il secondo posto di Valentino Rossi, autore di una prestazione importante che finalmente rassicura i suoi fan rispetto ai numero problemi registrati con la moto nelle settimane precedenti. Lo stesso dottore di Tavullia ha infatti dichiarato al termine del Gp d’Argentina 2017 ai microfoni di Sky Sport: “non è che è una magia, è che noi lavoriamo così e sembra che questa moto dobbiamo sempre soffrire nelle prove poi io sono uno che ci arriva step by step: anche qui abbiamo fatto un grande lavoro nel warm up abbiamo provato tante cose. Come posizione sembrava che fossi più lontano che in Qatar poi se vai a vedere il passo, si mi mancava qualsia ma davvero poco. Però è stata una gran gara, meglio del Qatar perché sono stato competitivo dall’inizio alla fine, ero più a posto, ho lavorato tanto ed ero più in forma. Ho potuto spingere fino alla fine e sono contento: sono riuscito a battere Crutchlow che oggi andava davvero forte. Dopo il Qatar speravo di arrivare qui nei primi 5-6 nelle prove invece ero 16^, anche per scaramanzia ormai non dico più nulla, ma se devo scegliere un giorno per essere più veloce la domenica è il migliore di sicuro. Vinales? È stato perfetto, ma noi ci proviamo”.
Il Gp d’Argentina 2017 a Rio Hondo ha visto come vincitore assoluto ancora una volta Maverick Vinales: una fantastica doppietta per lo spagnolo della Yamaha in questa prima parte della stagione della Motogp, dopo il trionfo in Qatar nella corsa di apertura. Al termine della corsa, condotta in maniera magistrale sull’asfalto di Rio Hondo, Vinales ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: “E’ incredibile, ancora non ci credo, quello che stiamo facendo in queste due gare, è incredibile. E’ stato un weekend magnifico, più di così non poteva essere. Dopo che è caduto Marquez è stato difficile, non volevo rischiare troppo però Cal e Valentino andavano forte dietro e ho dato il mio massimo: devo ringraziare il team che sta facendo un lavoro incredibile. Ora stiamo guidando a mio modo, sono contento per questo, posso dare il mio 100%. Mi sono trovato molto meglio sulla moto, meglio che in Qatar, ho potuto sfruttare al meglio la Yamaha. Devo pensare gara a gara non al mondiale e fare il mio meglio: penso che la Yamaha possa stare sempre davanti”. (agg Michela Colombo)(
Nel Gran Premio d’Argentina 2017 MotoGp, a Termas de Rio Hondo, arriva ancora una vittoria per Maverick Vinales, dopo quella inaugurale riportata a Losail. Il pilota iberico della Yamaha ha infatti dato luogo ad una sorta di monologo, precedendo infine il compagno di scuderia Valentino Rossi e un ottimo Cal Crutchlow, capace di insidiare il pesarese sino alla fine e di completare il podio con la sua Honda clienti.
Il Gran Premio d’Argentina 2017, disputato sul circuito di Termas de Rio Hondo, è stato peraltro caratterizzato da una lunga serie di cadute, anche illustri, a partire da quelle che ha impedito la prosecuzione a Jorge Lorenzo, appiedato in partenza, e a Marc Marquez, scivolato al quarto giro dopo aver preso il comando della corsa. Oltre a loro non hanno finito la corsa Dani Pedrosa, uscito quando era in quarta posizione, e Andrea Dovizioso.
La corsa è stata subito vivacizzata dall’ottimo avvio di chi era stato attardato sulla griglia di partenza da prove non ottimali, a partire proprio da Valentino Rossi. Oltre a lui sono scattati bene in partenza anche Jorge Lorenzo, Andrea Jannone e Dovizioso, che hanno deciso di rompere immediatamente gli indugi, regalando grande vivacità ai giri iniziali. La caduta al quarto giro di Marquez, quando si trovava agevolmente in testa, ha però lasciato campo libero a Maverick Vinales, lesto ad approfittare dell’evento e ad involarsi.
Nelle fasi successive si è quindi messo in evidenza il francese Johann Zarco, che ha iniziato ad attaccare a tutto spiano, sorpassando Pedrosa e Petrucci, installandosi così in quarta posizione. Il pilota della Yamaha non è però riuscito a resistere al ritorno di Pedrosa, che a questo punto è sembrato poter dire la sua anche nel discorso di vertice. Un’impressione rivelatasi però fallace, in quanto alla tredicesima tornata anche il pilota iberico è finito fuori pista, proprio pochi secondi prima che un contatto mettesse ai margini della corsa pure Dovizioso e Espargaro.
Con Vinales ormai in fuga, è quindi scoppiata la bagarre tra Crutchlow e Rossi, con il driver di Tavullia sempre più minaccioso. Il sorpasso ha avuto luogo nel diciannovesimo giro, quando l’italiano ha infilato il pilota britannico involandosi così verso una meritata seconda piazza. Alle spalle dei primi tre, è quindi divampata la lotta per le posizioni di rincalzo, che ha premiato alla fine Bautista, quarto davanti a Zarco, Folger e Petrucci.
Con la seconda vittoria stagionale, Maverick Vinales inaugura la prima fuga stagionale, per effetto dei quattordici punti di vantaggio su Valentino Rossi. Considerato quanto successo nelle prime due gare, ora la concorrenza dovrà svegliarsi, se non vorrà assistere ad un vero e proprio monologo della Yamaha. La prossima tappa del mondiale MotoGP è negli Stati Uniti, ad Austin, ove si attendono segnali di riscossa soprattutto da parte di Marquez e Lorenzo, ma non solo.
1 | Maverick VIÑALES | Yamaha | SPA | 50 |
2 | Valentino ROSSI | Yamaha | ITA | 36 |
3 | Andrea DOVIZIOSO | Ducati | ITA | 20 |
4 | Scott REDDING | Ducati | GBR | 17 |
5 | Cal CRUTCHLOW | Honda | GBR | 16 |
6 | Jonas FOLGER | Yamaha | GER | 16 |
7 | Jack MILLER | Honda | AUS | 15 |
8 | Marc MARQUEZ | Honda | SPA | 13 |
9 | Alvaro BAUTISTA | Ducati | SPA | 13 |
10 | Dani PEDROSA | Honda | SPA | 11 |
11 | Johann ZARCO | Yamaha | FRA | 11 |
12 | Aleix ESPARGARO | Aprilia | SPA | 10 |
13 | Danilo PETRUCCI | Ducati | ITA | 9 |
14 | Loris BAZ | Ducati | FRA | 9 |
15 | Karel ABRAHAM | Ducati | CZE | 8 |
16 | Alex RINS | Suzuki | SPA | 7 |
17 | Hector BARBERA | Ducati | SPA | 6 |
18 | Jorge LORENZO | Ducati | SPA | 5 |
19 | Tito RABAT | Honda | SPA | 5 |
20 | Pol ESPARGARO | KTM | SPA | 2 |
21 | Bradley SMITH | KTM | GBR | 1 |