In questo weekend caratterizzato dal Gran Premio d’Italia della MotoGp al Mugello, sono davvero tanti i ricordi di Nicky Hayden, che naturalmente è ancora ben presente nella memoria di tutti i protagonisti del Motomondiale e anche dei piloti. Cominciando dalla commemorazione ufficiale, va ricordato che in segno di rispetto e per commemorare un pilota amato da tutto il paddock, domenica alle ore 10:20 – prima dell’inizio delle gare delle tre classi – in punto all’Autodromo Internazionale del Mugello verranno osservati 69 secondi di silenzio in memoria di Nicky Hayden. Il numero dei secondi naturalmente è il numero che da sempre veniva utilizzato da Hayden, un marchio di fabbrica per il centauro del Kentucky e dunque un ulteriore omaggio da parte della Dorna, società organizzatrice del Mondiale della MotoGp.



Inoltre, sempre in occasione del Gran Premio d’Italia questo fine settimana sono esposte nel paddock del Mugello alcune delle moto condotte dal ‘Kentucky Kid’ nel corso degli anni, messe a disposizione dai team Repsol Honda, Ducati e Aspar con cui Hayden ha vissuto le sue stagioni in MotoGp, per finire con le Honda CBR 1000RR SP e SP2 con cui Hayden ha disputato le gare in Superbike nell’ultimo biennio, dopo il passaggio al campionato delle derivate di serie.



Omaggi di ogni tipo sono però iniziati già da giovedì, quando ad esempio Loris Capirossi ha girato al Mugello con una Ducati che sul capolino aveva l’immancabile numero 65 del pilota romagnolo, ma sui fianchi recava molto visibile il numero 69 di Nicky Hayden. Qui dunque la fantasia si sbizzarrisce, non solo al Mugello ma anche nei vari eventi collaterali che caratterizzano l’intera settimana italiana del Circus della MotoGp. Ad esempio la giornata da turisti per i piloti del Motomondiale Danilo Petrucci, Sam Lowes, Andrea Migno e Francesco Bagnaia, che nei giorni scorsi hanno visitato Firenze in vista del Gran Premio del Mugello.



Uno sguardo al Duomo, ma anche un’esibizione in sella per loro con lo scopo di promuovere la corsa; durante l’esibizione Petrucci, Lowes, Migno e Bagnaia non hanno mancato di ricordare lo sfortunato Nicky Hayden, indossando cappellini e magliette con il suo numero 69. Anche Valentino Rossi ricorda sempre l’ex compagno di squadra. Ecco ad esempio le parole rilasciate in un’intervista a La Nazione: “Da lui c’era molto da imparare nella guida verso sinistra, e quando andava in Moto Gp nel suo stile.

A parte il pilota, era una persona fantastica. Un ragazzo fantastico, di sani principi, che metteva la famiglia al primo posto, sempre molto leale”.