Dani Pedrosa lascia la Motogp: è questo l’annuncio  che il pilota spagnolo ha fatto ieri pomeriggio in conferenza stampa al Sachsenring, alla vigilia del Gp di Germania 2018. La gara di Valencia sarà l’ultima della sua carriera, alla fine di questo Mondiale: si chiude quindi una grande pagina della storia della Motogp e di certo i traguardi raggiunti dal pilota di Sadabell sono immensi. Pedrosa di record ne ha collezionati tanti: campione del mondo 125 nel 2003 e 250 nel 2004 e 2005, 54 successi nel Motomondiale in tutte le classi, al settimo posto di tutti i tempi. Gli è mancato solo il titolo nella classe regina: la sfortuna, avversari molto forti, tante cadute che ne hanno pregiudicato alcune stagioni il motivo. Resta un pilota che rimpiangeremo, oltre che per la sua bravura in pista, la sua professionalità, anche per il suo stile, il suo comportamento. Per parlare del ritiro di Dani Pedrosa abbiamo sentito l’ex pilota Pierpaolo Bianchi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



 Dani Pedrosa abbandona le corse: cosa ci lascia? Devo dire che prima o poi questa cosa tocca a tutti e quindi il suo ritiro non mi stupisce, poteva accadere prima o poi.

Quanto ha significato in questo sport il pilota spagnolo? E’ stato uno dei piloti più forti della storia del motociclismo, un vero campione che è arrivato al successo tantissime volte.



Secondo lei perchè non è mai riuscito a vincere il Mondiale della MotoGp? Qualche volta prima dell’inizio della stagione cadeva, poi altre volte non è stato fortunato quando poteva vincere il titolo. E’ andata così purtroppo.

Tecnicamente come lo giudica? Un pilota completo, bravo in gara, capace nella messa a punto, veramente in grado di gestire sempre la moto. 

Dove lo mette nella classifica dei piloti più forti di sempre? Nei primi dieci di sempre, uno come Pedrosa ha veramente dimostrato di essere un pilota eccezionale.

Quanto ha imparato Marquez da lui? Marquez non impara niente da nessuno, semmai sono tutti gli altri piloti che devono sempre imparare da lui!



Professionalmente e umanamente Pedrosa sempre un pilota eccezionale, da cui imparare tutti i giorni. Un esempio per tutti sia a livello professionale che umano. Pedrosa è stato ed è un grande in questo senso, un pilota che non ha mai creato problemi a nessuno. 

Che cosa si aspetta da lui ancora in questa stagione prima del ritiro di Valencia? Niente, perchè negli ultimi due anni non ha fatto qualcosa di speciale. E’ veramente calato ultimamente.

Secondo lei cosa potrebbe fare a fine carriera? Mi auguro che lasci il motociclismo e non faccia più niente, dalla Superbike, a altre categorie della moto. 

C’è un pilota del passato a cui Pedrosa assomiglia? No Pedrosa è Pedrosa, unico nel suo genere, irripetibile, capace di fare cose sempre straordinarie.

Perchè è entrato anche nel cuore della gente. Proprio per questa sua serietà umana e professionale, una dote che è piaciuta a tutti gli amanti, i tifosi del motociclismo. Un Pedrosa sempre eccezionale in tutti i sensi.

 

(Franco Vittadini)