E’ davvero il momento di Jorge Lorenzo: terza vittoria negli ultimi sei Gran Premi disputati nel Mondiale MotoGp per il pilota spagnolo, che si conferma in gran forma e anche nel Gran Premio d’Austria, a Zeltweg, dimostra di essere tornato al massimo della sua competitività. Ormai Lorenzo sembra avere un feeling con la sua Ducati che stride pesantemente con la scelta di divorziare dalla casa di Borgo Panigale a fine stagione. Una situazione che ha riportato Lorenzo ad essere il principale antagonista nella corsa al titolo Mondiale piloti, assieme a Dovizioso, di un Marc Marquez che si è dovuto accontentare del secondo posto, con tutto ciò che ne consegue in termini di morale. Dovizioso aveva fatto molto bene in prova, ma i due spagnoli lì davanti sono andati troppo forti nella pista iberica, e il “Dovi” si è dovuto accontentare di salire sul podio, mantenendo comunque aperte le sue prospettive stagionali. La parte iniziale di gara di Marquez è stata furiosa, ma a Zeltweg Lorenzo è parso davvero a casa sua e ha giocato un po’ al gatto col topo, facendo prendere in mano la situazione nei primi giri al rivale, per poi prendersi la testa della corsa e, conseguentemente, il Gran Premio praticamente di forza. Dovizioso ha corso di testa, comprendendo come Lorenzo e Marquez fossero avanti e perdendo ogni possibile chance di lotta a tre andando lungo nel finale e, una volta ripreso il controllo della moto, valutando come fosse più prudente mantenere la terza piazza.



MARQUEZ CI PROVA MA DEVE CEDERE

Marquez dalla sua non ha rinunciato fino all’ultimo giro a insidiare un Lorenzo apparso davvero in stato di grazia, e che respinto l’ultimo assalto si è potuto godere l’importante vittoria. Chi archivia negativamente questo weekend austriaco è senz’altro Valentino Rossi, sesto alla fine e neanche malissimo, vista la scarsa competitività dimostrata dalla Yamaha del ‘Dottore’. Il rapporto tra Rossi e la Yamaha continua ad andare avanti tra frecciate e incapacità del team di contrapporsi alle lamentele del pilota mettendo a punto una moto in grado di battersela con i migliori. Con queste premesse, è già tanto la sesta piazza al fianco di Crutchlow e di un Petrucci che può sicuramente sorridere, ma considerando quanto fatto vedere nelle prove, poteva attendersi anche qualcosina in più. In fase di commento, sicuramente la soddisfazione di Lorenzo è netta, anche per aver comunque ricacciato indietro un Marquez che fino a tre giri dal termine della corsa era riuscito comunque a contendere in un vero testa a testa la prima posizione: in attesa del futuro, Lorenzo può pensare al presente con fiducia. Così come vorrebbe pensarci un Valentino Rossi senza dubbio deluso da una Yamaha che, nonostante le modifiche dell’ultim’ora, non è riuscito neanche minimamente a pensare a un piazzamento sul podio, con il ‘Dottore’ che ha affermato di aver messo sui suoi radar al massimo Petrucci, senza riuscire però a prendersi neppure il quinto posto. La Yamaha parla di un modello molto più competitivo per la prossima stagione, ma la risposta di Rossi è stata ancora una volta piccata, invitando il team a pensare all’oggi.



CLASSIFICA PILOTI

1 Marc MARQUEZ Honda 201

2 Valentino ROSSI Yamaha 142

3 Jorge LORENZO Ducati 130

4 Andrea DOVIZIOSO Ducati 129

5 Maverick VIÑALES Yamaha 113

6 Danilo PETRUCCI Ducati 105

7 Cal CRUTCHLOW Honda 103

8 Johann ZARCO Yamaha 102

9 Andrea IANNONE Suzuki 84

10 Dani PEDROSA Honda 66

10 Alex RINS Suzuki 66

12 Jack MILLER Ducati 61

13 Alvaro BAUTISTA Ducati 57

14 Tito RABAT Ducati 37

15 Pol ESPARGARO KTM 32

16 Hafizh SYAHRIN Yamaha 24

17 Franco MORBIDELLI Honda 22

18 Aleix ESPARGARO Aprilia 17

19 Bradley SMITH KTM 15

20 Scott REDDING Aprilia 12

21 Takaaki NAKAGAMI Honda 11



22 Mika KALLIO KTM 6

23 Karel ABRAHAM Ducati 4