Il match di domani sera del San Paolo tra Napoli e Parma potrebbe essere una bella vetrina per Fabiano Santacroce. Il difensore italo-brasiliano, attualmente in prestito ai ducali – e ancora di proprietà azzurra – dovrebbe partire dalla panchina. E’ scontata, però, la sua sete di rivincite. Il giocatore, infatti, non ha ancora conosciuto la gioia dell’esordio con i gialloblù. Tanto che oggi, parlando ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, ha confidato, tra l’ingenuo ed il sorpreso: “Sinceramente pensavo che fosse più semplice trovare spazio a Parma”. E invece il buon Fabiano è ancora inchiodato a zero presenze. Motivo in più per mordere il freno e provare a convincere il tecnico Franco Colomba che su di lui si può puntare. Ad occhi chiusi. Santacroce sta vivendo una fase delicatissima della propria carriera. Il talento non si discute, ma continuità e mentalità sì. Al ragazzo, oggi 25enne (ancora giovane, quindi), è stata spesso rimproverata la mancanza di spirito di sacrificio, di voglia di lottare. Il suo impiego a Napoli è stato sempre assai alterno, anche se molto hanno inciso – va detto – i tanti infortuni. Quasi mai il difensore è stato sano al 100%, e quando lo è stato i vari tecnici gli hanno preferito quasi sempre altri giocatori. Con uno come Hugo Campagnaro davanti, poi, gli spazi si sono inevitabilmente ristretti, per non dire annullati. A Napoli le porte erano ormai chiuse, meglio cambiare aria. A Parma doveva nascere una nuova storia, aprirsi un nuovo capitolo della sua carriera, ed invece niente, almeno per ora. Per adesso, intanto, Santacroce può contare sulla ritrovata forma fisica: “Il peggio è passato, ma ora bisogna iniziare a trovare il ritmo partita”, ha spiegato oggi. L’emozione del ritorno al San Paolo sarà fortissima per lui, con la speranza, naturalmente, di farvi ritorno da protagonista. Il difensore ha garantito di essere tuttora un tifoso del Napoli; dunque, niente rancore per la separazione – peraltro temporanea – dai colori azzurri. Il suo obiettivo, quest’anno, è far bene sotto la guida di Colomba per poi tornare all’ombra del Vesuvio con un più cospicuo bagaglio professionale. Maledetta discontinuità. E’ stato quello, essenzialmente, il fattore che più di tutti ha frenato l’ascesa di uno dei potenziali talenti del nostro calcio.
Ora Santacroce ha fretta di recuperare il tempo perduto. A partire da domani sera. Contro il ‘suo’ Napoli: sarà un core ‘ngrato?