Napoli-Parma si chiude con un risultato a sorpresa, 2-1 a favore degli ospiti. Una volta dicevano “clamoroso al Cibali”. Dopo stasera, dovremmo aggiornare il detto, visto che al San Paolo succede qualcosa che è difficile da spiegare a chi non l’ha vissuto. Detta così, cioè che il Parma batte il Napoli in casa 2 a 1, è già abbastanza clamorosa, ma è ancora più strano pensare a come sia maturato tutto. Perché se il Parma era andato in vantaggio, dopo il pareggio del Napoli, con lo stadio impazzito, ci si aspettava la goleada in rimonta. Ma il gol di Modesto gela un’intera città, tranquillizza i desolati interisti, e rilancia il vittorioso Milan, aspettando il risultato della Juventus. Dal canto suo il Napoli, ancora una volta, l’ennesima, dimostra la poca maturità smentendo i facili adulatori di una squadra non ancora pronta per dominare: addirittura Trapattoni la indicava come favorita per il titolo, ma dopo questa sconfitta gli interrogativi sono tanti. Certamente ha influito il pensiero del Bayern, e se così fosse sarebbe un’aggravante, non una giustificazione… Per quanto riguarda il Parma invece, tutti i riflettori erano puntati su Giovinco: la Formica Atomica fa una buona partita, impreziosita da un assist, ma il migliore è senza dubbio Floccari, tra l’altro anche lui assist-man, che permette ai suoi compagni di avere in lui un punto di riferimento.
– La partita inizia lentamente, per 20 minuti non succede niente. Fin dall’inizio si capisce che il Parma ci crede, che non è spaventato dall’ambiente, anzi gestisce la palla e prova a dettare tempi e ritmi di gioco. Nonostante questo il primo squillo è del Napoli, con Cavani che al 20’ sfiora l’incrocio su punizione. Dopo questa occasione non succede più nulla per altri venti minuti: solo il tempo per un dubbio intervento su Lavezzi al limite dell’area, forse rigore, forse no. Negli ultimi sette minuti la partita si ravviva, con una punizione di Giovinco respinta coi pugni, e una grande occasione per Maggio che, in area piccola, viene prima disturbato da Floccari, che tra l’altro si fa tutto il campo per salvare la propria porta, poi da Lucarelli, che al momento del tiro dell’avversario si immola e salva il pareggio. Tutti negli spogliatoi, un po’ stupiti, un po’ con l’idea che, in fondo, il Napoli verrà fuori nella ripresa…o no?
– No, proprio no. O meglio, non come aveva fatto vedere finora. Cambia solo il film della gara, con gli azzurri che gestiscono di più il possesso, che crea qualche occasione in più, ma non c’è l’idea di pericolosità costante a cui eravamo abituati. Nei primi dieci minuti vediamo una rasoiata di Maggio, fuori di un soffio, e una stilettata di Lavezzi dal limite, alta. Poi, in un amen, si concretizza il più vecchio proverbio del calcio: lo conoscete? Beh, all’11’ Hamsik sfonda in area, e a botta sicura tira in porta, ma centra Gobbi… sull’azione successiva, palla per Floccari che di tacco in area, pregevolmente, la passa allo stesso accorrente Gobbi, che infila De Sanctis: “gol sbagliato, gol subito”. Il Napoli non ci sta e reagisce, comincia a spingere finalmente con decisione, sfiorando subito il pareggio con Cavani di testa, fermato da Jadid sulla riga, e con un tiro pazzesco di Inler, fuori di un nulla. Al 31’ si concretizzano gli sforzi partenopei: Lavezzi inventa con una magia un corridoio per Mascara, che a tu per tu con Mirante non sbaglia e pareggia. Bolgia, San Paolo esaltato, ora il Napoli fa davvero paura: passano solo sei minuti però, e arriva il gol di Modesto su cross di Giovinco, creando nello stadio un silenzio surreale che fa quasi paura. Gli ultimi 13 minuti sono solo un affannoso tentativo dei padroni di casa di acciuffare il pareggio, ma passaggi sbagliati, conclusioni imprecise e interventi poco decisi impediscono di raggiungere l’obiettivo.
Passo falso importante del Napoli, che tuttavia ha subito l’occasione per rialzarsi, come successe contro il Chievo: martedì arriva il Bayern, uno squadrone che oggi ha stritolato l’Herta Berlino. Riusciranno i nostri eroi a scamparla?
: Gobbi (P) al 12′, Mascara (N) al 31′, Modesto (P) al 37′ s.t.
: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (21′ s.t. Mascara); Maggio, Gargano, Inler (40′ s.t. Lucarelli), Dossena (29′ s.t. Zuniga); Hamsik, Lavezzi; Cavani. (Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana). All.: Mazzarri.
: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany (21′ s.t. Valiani), Morrone, Jadid (38′ s.t .Blasi), Modesto (42′ s.t. Santacroce); Giovinco; Floccari. (Pavarini, Rubin, Galloppa, Pellè). All.: Colomba.
: Mazzoleni.
: Ammoniti Biabiany e Lavezzi. Recupero: 2′ p.t.’, 4′ s.t.
: 5: butta via l’occasione di fare 3 punti importanti, ma soprattutto di dimostrare di essere maturata. Non basta battere le grandi per vincere un grande torneo!
De Sanctis: 5: sul primo gol non può far molto, sul secondo la palla passa dalle sue parti…
Campagnaro: 5: non è certo il travolgente difensore degli ultimi tempi
Cannavaro: 6: è l’unico a dare l’impressione di essere insuperabile
Aronica: 5.5: buon primo tempo, poi viene sostituito
(21′ s.t. Mascara: 6+: entra e segna, oltre a rendersi pericoloso)
Maggio: 5.5: mancano le sue accelerazioni, spreca un paio di occasioni
Gargano: 6: non perde mai la calma
Inler: 5: sbaglia tanti, troppi passaggi
(40′ s.t. Lucarelli: s.v.)
Dossena: 6: attacca costantemente, rifornisce di cross pericolosi l’attacco, che non li sfrutta
(29′ s.t. Zuniga: 5: entra e, al contrario di Mascara, gestisce male le poche palle che ha)
Hamsik: 5: fa davvero poco, solo un paio di tiri pericolosi
Lavezzi: 6: predica nel deserto, è l’unico del trio che si salva
Cavani: 4.5: non si vede
All.: Mazzarri: 6: aveva già capito come sarebbe finita prima di giocare…bella l’intuizione di Mascara
Impresa in un campo difficilissimo. Carattere che molte squadre vorrebbero avere
Mirante: 7: insuperabile, para un colpo di testa che ricorda la parata di Buffon su Zidane in finale ai mondiali…
Zaccardo: 6: ordinato
Paletta: 6: non è facile fermare quei tre li…
Lucarelli: 6.5: un monumento
Gobbi: 6.5: gol pesantissimo, partita di sostanza
Biabiany: 6+: ottima partita per spirito di sacrificio
(21′ s.t. Valiani: 6+: cambio importante, fa rifiatare i suoi, e non poco)
Morrone: 6: lottatore, nel primo tempo è una diga
Jadid: 6: buona prova, spesso mette i bastoni fra le ruote a giocatori con cognomi ben più affermati del suo
(38′ s.t .Blasi: s.v.)
Modesto: 6.5: gol partita che pesa come un macigno
(42′ s.t. Santacroce: s.v.)
Giovinco: 6.5: imprendibile quando parte, continua a creare problemi
Floccari: 7: migliore in campo, è rigenerato. Costante punto d’appoggio, primo a difendere, oltre ad un assist pregevole
All.: Colomba: 6.5: trasmette carattere alla squadra e gestisce bene i cambi, impresa da ricordare nel curriculum
(Giovanni Gazzoli)