Inter-Napoli si è chiusa sul punteggio di 3-0 per gli ospiti dopo una partita costellata e costituita da episodi destinati a fare discutere. Dopo un avvio equilibrato e in cui i nerazzurri sono andati più volte vicini alla segnatura, il Napoli è salito in cattedra e ha cominciato ad accelerare con ripartenze sempre più frequenti e pericolose. A nulla vale il gol di Pazzini in avvio perché l’attaccante dell’Inter è colto in fuorigioco che – anche se millimetrico – c’è tutto. Gli arbitri non sbagliano le chiamate e pare che quella che si prepara a entrare nel vivo possa essere una partita bella e ben diretta. L’illusione però dura poco. Un cartellino giallo ingisto su Obi a centrocampo si rivela pesantissimo quando Maggio decide di accelerare in area interista. Fallo (iniziato fuori area), penalty ed espulsione per somma di ammonizioni. Pesante situazione, ma oltre al rigore arriva la beffa: Julio Cesar para, e Campagnaro ribadisce in gol. Peccato che al momento del tiro fosse già un paio di metri dentro l’area interista. Un malcostume diffusissimo, ma che oggi è stato determinante. L’Inter tra primo e secondo tempo incassa pure l’espulsione del suo nuovo allenatore Claudio Ranieri e nella ripresa è preda del Napoli: incassa un gol dall’ottimo Maggio e Marek Hamsik pone su assist di Lavezzi il sigillo finale alla partita che si spegne alla mezz’ora. Il Napoli non rischia e si dosa, l’Inter non capisce dove trovare la forza per provarci. Una ventina di minuti di agonia pura su cui non si è quantomeno, abbattuto l’accanimento terapeutico di un eccessivo recupero nonostante i numerosissimi cambi.