Morgan De Sanctis è stato uno dei grandi protagonisti di Napoli-Bayern Monaco. Il portierone azzurro ha ipnotizzato il bomber Mario Gomez, negandogli la gioia del goal dal dischetto, ed ha effettuato almeno altri 2-3 interventi decisivi. Così decisivi (e non è la prima volta, anzi) che qualcuno gli ha affibbiato l’etichetta di ‘quarto tenore’, del giocatore, cioè, che viene subito dopo i tre dell’attacco per importanza negli equilibri di squadra. De Sanctis, però, si schermisce ed ai microfoni di Radio Marte respinge la definizione: “A fare la differenza sono sempre quei tre là davanti. Al quarto posto c’è tutta la squadra, l’allenatore, lo staff medico”. Idee chiare e tanta umiltà, come nello stile del personaggio. Che, però, ammette di star vivendo un “momento magico”. Quella parata sul rigore di Gomez, racconta, nasce da un attento studio. Morgan, come ogni portiere, possiede un archivio sui rigoristi. Di solito, dice, l’attaccante del Bayern tira forte ad incrociare, cambiando però spesso l’angolo. Contro gli azzurri, in verità, non ha angolato per nulla; merito anche della freddezza del portierone abruzzese. Ora il Napoli, giustamente, sogna il passaggio del turno in Champions. Sarà decisiva la sfida con il Manchester City, anche se, secondo De Sanctis, si potrà stilare un quadro più preciso già dopo la trasferta di Monaco di Baviera. E nemmeno il Villarreal, a suo avviso, è spacciato. Domenica, intanto, tornerà il campionato, con l’impegnativa trasferta di Cagliari. Il ko interno con il Parma va archiviato, e alla svelta. Il numero 1 azzurro chiede ai suoi una prova d’orgoglio: “Serviranno organizzazione, forza e qualità”. Tenendo presente, spiega, che in serie A nessuno ti regala nulla, e che tutte le gare sono difficili. Al Sant’Elia, poi, è quasi un derby, vista l’ostilità che da anni accompagna le esibizioni degli azzurri in terra sarda. La squadra, comunque, è pronta a rialzarsi. Secondo De Sanctis gli obiettivi stagionali sono chiari: arrivare tra le prime cinque in campionato e andare il più avanti possibile in Champions. Solidità, maturità e ambizione: questo il mix che traspare dalle dichiarazioni del portiere, tornato di recente a calcare il palcoscenico della Nazionale. Il ct Prandelli ha riconosciuto il suo valore e lo ha promosso come vice-Buffon.
Qualcuno dice che il ‘pirata Morgan’ meriterebbe di giocare titolare al posto dello juventino… Ma il diretto interessato non ci pensa. Il suo pensiero è rivolto a Cagliari: una sfida per volta, please.