Finisce 0 a 0 Cagliari-Napoli, ma sul campo succede veramente di tutto. E’ una partita sentita quella del Sant’Elia, che per l’occasione si riempie come nelle grandi occasioni. Il Napoli deve riuscire a cogliere l’occasione, visto l’inciampo della sera prima della Juventus, e deve stare attento al ritorno del Milan, vittorioso a mezzogiorno a Lecce. Il Cagliari dal canto suo vuol dimostrare che i piani alti della classifica non sono una piacevole sorpresa, ma una meritata condizione. Ne esce una gara veramente divertente, scoppiettante per 90 minuti e a tratti davvero intensa, con occasioni in fila da una parte e dall’altra. 
– Si capisce quale sarà il refrain già dopo pochi secondi, quando Lavezzi sfonda in velocità sulla destra e sforna un cross su cui Dossena al volo si avventa, ma il tiro finisce fuori di poco. La risposta del Cagliari è triplice: al 5’ Nenè ha l’occasione del gol quando, dopo un errore di Gargano, si ritrova a tu per tu con De Sanctis ma viene ipnotizzato; al 16’ Canini devìa di testa dal corner ma non riesce a indirizzarla con precisione; ma al 24’ Nenè ancora, sugli sviluppi di una punizione, di testa centra la traversa. Il Napoli non sta a guardare, e al 32’ da calcio d’angolo dopo un batti e ribatti Santana a colpo sicuro da un metro scocca il sinistro, che per sua sfortuna si stampa sul palo. C’è ancora tempo per un’altra traversa, colpita da Nainggolan con un’eccezionale volee da 30 metri, e per un colpo di testa sempre di Santana, che saggia gli ottimi riflessi di Agazzi. Finisce con la sensazione che i gol pioveranno nella ripresa.
– Invece non solo nella ripresa non ci sono gol, ma anche le emozioni calano. A non calare, anzi ad aumentare semmai, è il ritmo, perché per il primo quarto d’ora gli isolani schiacciano gli ospiti nella loro area, arrivando due volte vicini al gol: al 52’ con Conti, il cui colpo di testa si spegne a lato della porta di De Sanctis, e al 55’, quando Nenè si inventa una serpentina da Slalom e buca l’area di rigore, inceppando però nell’ottima uscita del “Pirata Morgan”. Il Napoli è stanco, lento e prevedibile, soprattutto in attacco: Mazzarri toglie Lavezzi per Hamsik, Santana per Maggio e Inler per Gargano: batteria di purosangue che aiuta solo a dare coraggio ai giocatori ospiti, ma purtroppo per loro non ordine di gioco, tanto che le squadre si allungano a dismisura colpendo di sciabola con Ribeiro prima e Dzemaili poi, i quali però macano di precisione. All’82’ l’occasione migliore del secondo tempo: palla in area a Maggio, che da destra scocca un diagonale rasoterra che Agazzi è bravissimo a deviare, strozzando l’urlo in gola all’esterno del Napoli. E’ l’ultima vera occasione del match, che si chiude a reti inviolate. Altra ennesima occasione sprecata per il Napoli, che in più si fa rosicchiare terreno dalle milanesi, che, da grandi quali sono, non falliscono il compito. L’avevamo detto, i campionati si vincono conquistando le partite con le piccole squadre, non solo nelle serate di gala con gli stadi pieni…quando impareranno la lezione? 



IL TABELLINO

 

Agazzi; Pisano (dal 43′ s.t. Perico), Canini, Astori (dal 20′ p.t. Ariaudo), Agostini; Biondini, Conti, Naingollan; Cossu; Thiago Ribeiro (dal 33′ s.t. Ibarbo), Nenè. (Avramov, Rui Sampaio, Ekdal, Larrivey). All.: Ficcadenti.

De Sanctis; Campagnaro, Fernandez Aronica; Zuniga; Dzemaili, Gargano (26′ s.t. Inler), Dossena; Santana (23′ s.t. Maggio), Lavezzi (10′ s.t. Hamsik); Cavani. (Rosati, Fideleff, Cannavaro, Mascara). All.: Mazzarri.



Banti.

 

Ammoniti: Lavezzi, Nenè, Conti, Cossu. Recupero: 2′ p.t., 4′ s.t.

PAGELLE

 

Agazzi 7: almeno tre grandi interventi, sul finale salva i suoi su Maggio

Pisano 6.5: dalle sue parti non si sfonda

(dal 43′ s.t. Perico 6: entra e regge l’urto)

Canini 6.5: prestazione rassicurante, oltre a temibili proiezioni offensive

Astori 7: nei pochi minuti che gioca, è un incubo per Lavezzi. E scusate se è poco

(dal 20′ p.t. Ariaudo 6: svolge bene il compito affidatogli)

Agostini 6: torello vivace

Biondini 6: grande concretezza, quantità a non finire



Conti 6.5: non si vede ma si sente. indispensabile

Nainggolan 6/7: giocatore di grande prospettiva, con un tiro formidabile

Coss 7: leader indiscusso, qualitativamente un gradino sopra gli altri

Thiago Ribeiro 6: gioca malissimo nel primo tempo, ma si riscatta nella ripresa

(dal 33′ s.t. Ibarbo s.v.)

Nenè 6.5: sprazzi di grande qualità

All.: Ficcadenti 6.5: dispone ordinatamente una squadra con buone potenzialità

De Sanctis 6.5: sbroglia situazioni complicatissime

Campagnaro 5.5: nervoso e istintivo

Fernandez 6: non fa rimpiangere Cannavaro

Aronica 6: roccioso in un ruolo non propriamente suo

Zuniga 5.5: impalpabile, non dà il dinamismo che lo caratterizza

Dzemaili 6: partita disciplinata condita da un paio di occasioni da gol

Gargano 5.5: non lucido, sta giocando troppo

(26′ s.t. Inler 5.5: non aiuta i suoi)

Dossena 5.5: poca corsa rispetto al solito

Santana 7: il migliore dei suoi, dimostra grinta e voglia di stupire

(23′ s.t. Maggio 6.5: in pochi minuti si dimostra il più pericoloso. Valore aggiunto)

Lavezzi 5: innervosito dal duello con Astori, non riesce mai a spuntarla creando pericoli

(10′ s.t. Hamsik 6: cerca di caricarsi i suoi sulle spalle, ma non è supportato a sufficienza)

Cavani 4: toccherà due o tre  palloni in tutta la gara. Inguardabile, a tratti irritante

All.: Mazzarri 4.5: che fatica questo turn over…attaccare ogni volta l’arbitro o la fatalità non aiuta i giocatori a crescere riconoscendo gli errori, e in queste partite tutto ciò emerge.

 

(Giovanni Gazzoli)