Stretta tra la partita contro l’ex capolista Udinese, che ha rilanciato alla grande il Napoli anche in campionato, e la “madre di tutte le partite” di martedì prossimo contro il Bayern Monaco, il calendario del campionato prevede per il Napoli nel decimo turno la sfida contro il Catania. Partita non facile, visto l’ottimo inizio di stagione dei siciliani e il rischio di avere la testa già in Germania, ma per puntare ai massimi traguardi la continuità è necessaria. Per presentare Catania-Napoli abbiamo parlato con Raffaele Auriemma, il giornalista napoletano noto al grande pubblico per le “telecronache tifose” di Mediaset Premium in cui celebra ogni gol degli azzurri con l’urlo “Si gonfia la rete!”. In questa intervista a IlSussidiario.net ci parla della sfida che attende i ragazzi di Mazzarri nell’anticipo di campionato (clicca qui per la diretta live di Catania-Napoli – NO VIDEO)
Auriemma, come vede la partita di sabato a Catania?
Non sarà una partita facile, nonostante l’amicizia che da sempre lega le due tifoserie.
C’è un motivo particolare alla base di questa amicizia?
Non mi pare. Credo sia solo un rapporto di stima e simpatia tra due importanti realtà meridionale. So che tanti a Catania, a partire dal direttore Lo Monaco, si augurano che il Napoli vinca lo scudetto. Ma questo non renderà più facile la partita di sabato, anzi il Napoli storicamente ha sempre sofferto a Catania, è un campo quasi tabù.
Cosa teme in particolare del Catania?
È una squadra ben costruita e affiatata: i dirigenti hanno saputo pescare con intelligenza in Sudamerica, in particolare in Argentina. Soprattutto la velocità di Bergessio e Maxi Lopez potrebbe mettere in difficoltà la difesa napoletana.
E di Montella allenatore cosa pensa?
Montella mi piace, aveva già fatto vedere di essere bravo la scorsa stagione alla Roma, e a Catania si sta confermando. Credo che un giorno potrà allenare una grande.
Magari il Napoli…
Perché no? Il Napoli ormai può scegliere solo allenatori di alto livello, e se Montella farà bene a Catania potrebbe allenare il Napoli in futuro: non guasterebbe un napoletano sulla panchina azzurra.
Sarà la partita del grande ex Mascara?
Penso proprio di sì, anche perché qualcuno dei tre attaccanti titolari dovrà rifiatare.
Questo ci porta a parlare del turn-over, che finora sembra il punto debole del Napoli. Condivide?
Sicuramente la squadra è perfetta con tutti i titolari, mentre con le riserve si soffre un po’ di più. Onestamente credo che a Verona si sia anche esagerato, ma credo pure che sia comprensibile pareggiare o perdere qualche volta. L’importante è essere davanti sia in campionato sia in Champions League. E aspettiamo il rientro degli infortunati come Britos o Gargano.
Teme che la testa dei giocatori sia già alla partita contro il Bayern?
No, su questo sono fiducioso. I ragazzi si sono calati bene in ogni partita, non li ho mai visti distratti. Al massimo il problema è la differente qualità degli interpreti.
L’ambiente come vive questo momento? La città è entusiasta?
Sì, certo, la città è entusiasta, ma senza euforia. I tifosi sono consapevoli della forza della squadra, per cui non esagerano nei proclami dopo le vittorie e non drammatizzano le partite meno brillanti.
Infine, vorremmo alcune parole sulla partita contro il Bayern Monaco.
Sarà la partita più difficile degli ultimi anni per il Napoli, contro una squadra fortissima, soprattutto in difesa. Ci sarà bisogno del miglior Napoli, a partire dai tre attaccanti, che non sempre sono stati al massimo in queste settimane, soprattutto Hamsik e Cavani.
(Mauro Mantegazza)