Termina 1-1 un bellissimo primo tempo tra Catania e Napoli. Pronti via ed è già vantaggio azzurro: il cross tagliato di Dossena da sinistra incrocia il mancino volante del matador Cavani, che sottoporta firma la zampata vincente. Il Catania ha il grosso merito di non farsi schiacciare e di uscire allo scoperto alla ricerca del pareggio. L’offensiva acquista progressivamente efficacia grazie alla spinta sulle fasce e all’ottimo sostegno dei centrocampisti. Ma il Napoli è sempre il Napoli: la minima distrazione può costar cara. Cavani lo ricorda a tutti al 13’, quando sfoga il destro su Andujar dopo aver abusato di Bellusci. La partita che si sviluppa è gradevole e regala occasioni ghiotte: al 22’ l’intuizione arcuata di Gomez, un pallonetto al volo su lancio di Almiron, finisce alta di pochi metri. Poi, il pareggio: la conclusione dello stesso Papu viene sporcata dall’opposizione di Fernandez; sul rimpallo piomba Marchese che scarica in rete un potente rasoterra incrociato (22’). Mentre il Napoli architetta ripartenze insidiose è il Catania a sporcare più decisamente il tabellino: Bergessio da fuori (26’), Gomez dal limite (35’) e soprattutto Almiron con un rigore ni movimento calciato a lato (37ì) mettono i brividi a De Sanctis senza però riuscire a sfondare. Dall’altra parte invece Bellusci salva ad un metro dalla linea su diagonale di Lavezzi, con Andujar già fuori causa. In coda, episodio che pare destinato a cambiare le sorti del match: espulsione di Santana per doppia ammonizione (due scorrettezze in tackle sempre su Ricchiuti). Decisione forse un po’ severa ma comprensibile, che condanna il Napoli ad un secondo tempo di sacrifici supplementari.
: 7
: Marchese voto 7, stantuffo tuttofare sul binario mancino.
: 6,5
: Cavani voto 6,5 sue le occasioni più pericolose.
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