Per il Napoli di Walter Mazzarri sta per iniziare un tour de force. Da qui a Natale gli azzurri giocheranno in pratica senza respiro. Per la Champions tutto sarà più chiaro dopo lo scontro di martedì prossimo contro il Manchester City. Sarà in pratica uno spareggio per decidere chi accederà alla fase successiva; servirà tutto il calore del San Paolo per superare l’ostacolo. Prima, però, c’è il campionato. Sabato sera arriverà a Napoli la lanciatissima Lazio di Edy Reja, temporaneamente prima in classifica (assieme all’Udinese), visto che la Juventus ha una gara in meno (il famoso Napoli-Juve rinviato per pioggia e da recuperare il 29). Tocca mettere in fila gli impegni e stabilire una precisa scala gerarchica. Anzi no, meglio, forse, affrontare una gara per volta, senza pensare troppo alla posta in palio. E’ di quest’avviso anche Mario Alberto Santana, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Marte. Secondo l’ex-viola, contro il City sarà decisiva, ma è meglio pensarci da domenica in poi. Prima bisognerà affrontare una Lazio assai ostica, che sta volando a mille sulle ali dell’entusiasmo e dei gol di Miroslav Klose. Il panzer, però, per fortuna di Mazzarri, non dovrebbe essere della partita, dopo una botta presa in Nazionale. I biancocelesti restano comunque “una squadra molto forte, che durante l’estate si è rinforzata”, è il giudizio di Santana, che considera “fondamentali” in chiave futura le prossime partite. Inevitabile, poi, ritornare sul rosso di Catania, da lui giudicato una punizione eccessiva. Al Massimino l’italoargentino ha giocato da centrale, quasi una novità per lui. Quasi, appunto: “Ho giocato da centrocampista puro già un paio di volte in passato, a Firenze ad esempio, accanto a Donadel”. Quel Donadel letteralmente scomparso dai radar di Castel Volturno. Proprio la sua lunga indisponibilità potrebbe costringere gli azzurri a tornare sul mercato per reperire un nuovo mediano. Ripetere l’esperimento ‘Santana centrale’ potrebbe essere assai rischioso. L’esterno ha poi ammesso di non essere “ancora riuscito ad esprimermi al meglio”. Finora il vero Santana non si è visto, ma siamo appena a novembre e tempo per rifarsi ce ne sarà in abbondanza. Tra i compagni, ha raccontato, lo hanno stupito soprattutto Lavezzi per la velocità ed Hamsik per la serietà con cui si allena.
Santana ha poi speso belle parole per Mazzarri e per i suoi ex-allenatori, da Del Neri (“Quello che mi ha dato di più”) a Prandelli: “Mi è stato vicino in un brutto periodo”. Chiosa sul pubblico azzurro: “E’ straordinario l’attaccamento che i napoletani hanno per i loro colori”.