Certo che spesso e volentieri alcune critiche si trasformano in un boomerang improvviso per chi le provoca. In questi giorni si è parlato molto di Edinson Cavani, bomber del Napoli, il Re Mida della scorsa stagione. Ogni pallone era gol. Già, pochi mesi e tutto può cambiare nel calcio, soprattutto se non la butti dentro con la stessa continuità di prima. Cavani pensa già all’addio, Cavani non è continuo. Ieri il Matador ha buttato tutto alle spalle, c’era la grande sfida contro il Manchester City e lui, che nei grandi appuntamenti non fallisce mai, ha segnato una doppietta decisiva. Il primo di testa su calcio d’angolo battuto dal “gemello diverso” Lavezzi, la seconda rete su assist di Dossena. Quanto basta per mandare al tappeto il City e per avvicinare il Napoli agli ottavi di finale di Champions League. Dove sono finiti i critici? Ammutoliti. Ieri al San Paolo, nella bolgia dei tifosi partenopei, c’erano alcuni emissari del Chelsea. A Londra, sponda Blues, non se la passano bene, Villas Boas, lo Special Two fino a qualche tempo fa, rischia di essere esonerato. Per far rinascere il Chelsea occorrerà una robusta rivoluzione, ovvero fuori alcuni senatori ormai logori fisicamente, fuori quei giocatori che hanno fallito e dentro i nuovi arrivati, gente fresca e affamata che ha voglia di vincere. Cavani è l’identikit giusto, i dirigenti del Chelsea sono pronti a portarlo via da Napoli, Abramovich, presidenti dei londinesi, è disposto a offrire molto per strappare il Matador al club partenopeo. Cavani però non sembra avere un prezzo, De Laurentiis potrebbe anche rispondere come ha fatto con il Milan per Hamsik: 100 milioni di euro. Il problema è che Abramovich potrebbe anche non spaventarsi, ma la cifra è astronomica per chiunque. Sabato sera il Napoli dovrà tuffarsi in campionato, i partenopei giocheranno a Bergamo contro l’Atalanta e troveranno di fronte il nuovo capocannoniere della Serie A, German Denis, uno che a Napoli ha lasciato il cuore. L’attaccante argentino non ha entusiasmato con la maglia degli azzurri anche perchè giocava poco. E’ andato via a malincuore a Udine, ora è a Bergamo grazie a Pierpaolo Marino che lo ha voluto fortemente.



Denis promette di segnare il gol decisivo, il Napoli potrebbe avere ulteriori rimpianti visto che da tempo cerca un vice Cavani. Denis avrebbe fatto sicuramente comodo, un bomber che vede sempre la porta avversaria e che al San Paolo ci sarebbe rimasto volentieri.

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